{"video":[{"pos":{"top":0,"left":0},"time":{"start":1159,"end":1928.138594},"spot":null,"idx":0,"id":"vd-0","videoId":0}],"contents":[{"id":"wk-0","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":88.5,"end":118.5},"art":"Baco da seta","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/5/51/Information-silk.svg/16px-Information-silk.svg.png\"></div><br><div>\n<p><i><b>Bombyx mori</b></i> (<span style=\"font-variant: small-caps\">Linnaeus</span>, 1758) è una specie di farfalla della famiglia Bombycidae. La sua larva, conosciuta come <b>baco da seta</b> ha una notevole importanza economica in quanto utilizzato nella produzione della seta. La sua dieta consiste esclusivamente di foglie di gelso. È originaria della Cina settentrionale.</p>\n<p>Il baco produce la seta in due ghiandole che sono collocate parallele all'interno del corpo. La seta è costituita da proteine raccolte nelle ghiandole, il baco la estrude da due aperture situate ai lati della bocca, i seritteri. La bava sottilissima a contatto con l'aria si solidifica e, guidata con movimenti ad otto della testa, si dispone in strati formando un bozzolo di seta grezza, costituito da un singolo filo continuo di seta di lunghezza variabile fra i 300 e i 900 metri. Il filo microscopicamente è formato da due proteine: due fili di fibroina paralleli ricoperti da sericina.<br>\nIl baco impiega 3-4 giorni per preparare il bozzolo formato da circa 20-30 strati concentrici costituiti da un unico filo ininterrotto dopodiché si trasformerà in crisalide e poi questa in farfalla.</p>\n\n\n<p>I bachi da seta hanno un notevole appetito: mangiano foglie di gelso giorno e notte, senza interruzione, e di conseguenza crescono rapidamente. Il loro pasto è interrotto solo quattro volte, le \"dormite\", in corrispondenza di altrettante mute. Le quattro mute suddividono la vita della larva in cinque cosiddette \"età\". Dopo la quarta muta (ovvero nella quinta età), il corpo del baco diventa giallastro, per la turgidità delle ghiandole della seta all'interno del corpo e la \"pelle\" più tesa; a questo punto, il baco è pronto per avvolgersi nel suo bozzolo di seta (in gergo si dice anche che il baco \"sale al bosco\", in quanto il bozzolo viene costruito attorno a rametti secchi). Prima della filatura del bozzolo la larva deve eliminare tutti i liquidi in eccesso e le feci che non possono essere contenute nel bozzolo, questo momento viene definito dagli allevatori \"purga\". A questo punto il baco che fino ad ora si è nutrito sulla foglia fornita dal bachicoltore su ripiani orizzontali, il \"letto\", inizia a cercare un luogo adatto alla filaturata verso l'alto, lontano dal letto di allevamento per cui diventa piuttosto mobile.</p>\n\n<p>Se la metamorfosi arriva a termine e il bruco si trasforma in falena, l'insetto adulto uscirà dal bozzolo forandolo, utilizzando un liquido e le zampe, rendendo il filo di seta che lo compone inutilizzabile. Di conseguenza, gli allevatori uccidono le crisalidi in appositi essiccatoi prima che questo avvenga. L'immersione in acqua bollente permette il dipanamento del filo di seta sciogliendo parzialmente lo strato proteico di sericina che avvolge il filo di seta. In alcune culture, la crisalide, estratta dal bozzolo, viene mangiata.</p>\n<p>Alcuni bozzoli vengono risparmiati per consentire la riproduzione del baco. La falena del baco da seta è incapace di volare e di cibarsi. Questa specie di insetto esiste ormai solo come risultato di una selezione esplicita da parte dell'uomo e ha presumibilmente perso gran parte delle sue caratteristiche originarie. Per esempio il bruco è incapace di sopravvivere in pieno campo su un gelso: il colore della sua pelle è bianco e manca del necessario mimetismo per cui è facile preda di animali.<br>\nCome per tutti gli animali allevati dall'uomo esistono moltissime \"razze\" di baco da seta. Allevato per millenni ogni paese votato alla bachicoltura ha creato peculiari razze con caratteristiche diverse per quantità di seta prodotta, diametro del filo, colore del bozzolo. Hanno produttività superiore le razze dette \"poliibrido\" giapponese selezionate in quel paese lo scorso secolo.</p>\n<p>A causa della sua lunga storia e della sua importanza economica, il genoma del baco da seta è stato oggetto di approfonditi studi da parte della scienza moderna.<br>\n</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nCPU time usage: 0.244 seconds\nReal time usage: 0.311 seconds\nPreprocessor visited node count: 605/1000000\nPreprocessor generated node count: 6575/1500000\nPost‐expand include size: 10545/2048000 bytes\nTemplate argument size: 2774/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 12/40\nExpensive parser function count: 0/500\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Bombyx mori\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Bombyx mori"},{"id":"wk-1","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":171.8,"end":201.8},"art":"Bruco","lang":"it","wiki":"<div>\n\n<p>Il <b>bruco</b> è lo stadio larvale dei lepidotteri.</p>\n\n\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nCPU time usage: 0.100 seconds\nReal time usage: 0.122 seconds\nPreprocessor visited node count: 38/1000000\nPreprocessor generated node count: 347/1500000\nPost‐expand include size: 339/2048000 bytes\nTemplate argument size: 7/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 8/40\nExpensive parser function count: 0/500\nLua time usage: 0.003s\nLua memory usage: 467 KB\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Bruco\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Bruco"},{"id":"wk-2","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":266.8,"end":296.8},"art":"Seta","lang":"it","wiki":"<div>\n<p>La <b>seta</b> è una fibra proteica di un animale con la quale si possono ottenere tessuti tendenzialmente pregiati. La seta viene prodotta da alcuni insetti dell'ordine dei lepidotteri oppure dai ragni. La seta utilizzata per realizzare tessuti si ottiene dal bozzolo prodotto da bachi da seta, nella maggior parte appartenenti alla specie <i>Bombyx mori</i>. A volte vengono utilizzate anche alcune specie della famiglia Saturniidae.</p>\n\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nCPU time usage: 0.128 seconds\nReal time usage: 0.151 seconds\nPreprocessor visited node count: 38/1000000\nPreprocessor generated node count: 347/1500000\nPost‐expand include size: 335/2048000 bytes\nTemplate argument size: 6/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 8/40\nExpensive parser function count: 0/500\nLua time usage: 0.004s\nLua memory usage: 467 KB\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Seta\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Seta"},{"id":"wk-3","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":306.3,"end":336.3},"art":"Tarma","lang":"it","wiki":"<div>\n<p><b>Tarma</b>, anche detta <b>càmola</b>, è il nome comunemente utilizzato per indicare alcune specie di lepidotteri appartenenti alla famiglia Tineidae, le cui larve si nutrono di tessuti come lana, seta ed anche cotone, oltre ad altre tipologie di sostanze contenenti cheratina.</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nCPU time usage: 0.056 seconds\nReal time usage: 0.069 seconds\nPreprocessor visited node count: 1/1000000\nPreprocessor generated node count: 4/1500000\nPost‐expand include size: 0/2048000 bytes\nTemplate argument size: 0/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 1/40\nExpensive parser function count: 0/500\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Tarma\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Tarma"},{"id":"wk-4","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":367.5,"end":397.5},"art":"Pieris rapae","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/5/51/Information-silk.svg/16px-Information-silk.svg.png\"></div><br><div>\n\n<p>La <b>Cavolaia minore</b> o <b>Rapaiola</b> (<i><b>Pieris rapae</b></i> (<span style=\"font-variant: small-caps\">Linnaeus</span>, 1758)), è un lepidottero appartenente alla famiglia Pieridae.</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nCPU time usage: 0.216 seconds\nReal time usage: 0.264 seconds\nPreprocessor visited node count: 576/1000000\nPreprocessor generated node count: 6305/1500000\nPost‐expand include size: 10362/2048000 bytes\nTemplate argument size: 3044/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 12/40\nExpensive parser function count: 0/500\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Pieris rapae\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Pieris rapae"},{"id":"tx-5","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":466.3,"end":496.3},"title":"René-Antoine Ferchault de Réaumur","text":"<p>Da Enciclopedia Treccani on line</p>\n\n<p><span style=\"line-height:1.6em\">RÉAUMUR, René-Antoine Ferchault de. - Naturalista francese, nato a La Rochelle il 28 febbraio 1683. Fece i primi studî a Poitiers e studiò poi diritto a Bourges, ma dimostrò subito la sua predilezione per le scienze naturali. Nel 1703 si recò a Parigi, e nel 1708 fu fatto membro dell'Académie des sciences. </span></p>\n\n<p><a href=\"http://www.treccani.it/enciclopedia/reaumur_(Enciclopedia-Italiana)/\" target=\"_blank\">Continua a leggere...</a></p>\n"},{"id":"wk-6","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":568.1,"end":598.1},"art":"Pupa","lang":"it","wiki":"<div>\n\n\n<p>La <b>pupa</b> (più diffusamente denominata <b>crisalide</b> nel solo ambito dei Lepidotteri) è uno stadio che si manifesta nel corso dello sviluppo postembrionale degli Insetti olometaboli e che precede lo stadio di adulto. Lo stadio di pupa è talvolta confuso con quello di ninfa, in realtà proprio delle metamorfosi incomplete, tuttavia gli Autori usano spesso l'aggettivo <i>ninfale</i> per fare riferimento anche alla pupa.</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nCPU time usage: 0.096 seconds\nReal time usage: 0.117 seconds\nPreprocessor visited node count: 73/1000000\nPreprocessor generated node count: 387/1500000\nPost‐expand include size: 739/2048000 bytes\nTemplate argument size: 94/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 8/40\nExpensive parser function count: 0/500\nLua time usage: 0.003s\nLua memory usage: 467 KB\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Pupa\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Pupa"},{"id":"wk-7","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":684.3,"end":714.3},"art":"Samia cynthia","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/5/51/Information-silk.svg/16px-Information-silk.svg.png\"></div><br><div>\n<p>Il <b>Bombice dell'ailanto</b> o <b>Filosamia</b> (<i><b>Samia cynthia</b></i> (<span style=\"font-variant: small-caps\">Drury</span>, 1773)) è un lepidottero appartenente alla famiglia Saturniidae, originario dell'estremo Oriente (regioni asiatiche della Russia, Cina, Giappone).</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nCPU time usage: 0.204 seconds\nReal time usage: 0.247 seconds\nPreprocessor visited node count: 548/1000000\nPreprocessor generated node count: 6333/1500000\nPost‐expand include size: 9509/2048000 bytes\nTemplate argument size: 2739/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 12/40\nExpensive parser function count: 0/500\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Samia cynthia\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Samia cynthia"},{"id":"wk-8","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":1159.6,"end":1189.6},"art":"Formica rufa","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/5/51/Information-silk.svg/16px-Information-silk.svg.png\"></div><br><div>\n<p>La <b>formica rossa</b> (<i><b>Formica rufa</b></i> <span style=\"font-variant: small-caps\">Linnaeus</span>, 1758) è una formica diffusa nell'emisfero boreale.<br>\n</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nCPU time usage: 0.260 seconds\nReal time usage: 0.305 seconds\nPreprocessor visited node count: 496/1000000\nPreprocessor generated node count: 6155/1500000\nPost‐expand include size: 8591/2048000 bytes\nTemplate argument size: 1756/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 12/40\nExpensive parser function count: 0/500\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Formica rufa\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Formica rufa"},{"id":"wk-9","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":1220.9,"end":1250.9},"art":"Processionaria","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/5/51/Information-silk.svg/16px-Information-silk.svg.png\"></div><br><div>\n<p>La <b>Processionaria del pino</b> (<i><b>Thaumetopoea pityocampa</b></i> <span style=\"font-variant: small-caps\">Denis & Schiffermüller</span>, 1775) è un lepidottero appartenente alla famiglia Notodontidae.</p>\n<p>Si tratta di un insetto altamente distruttivo per le pinete poiché le priva di parte del fogliame, compromettendone così il ciclo vitale.</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nCPU time usage: 0.212 seconds\nReal time usage: 0.251 seconds\nPreprocessor visited node count: 544/1000000\nPreprocessor generated node count: 6333/1500000\nPost‐expand include size: 9509/2048000 bytes\nTemplate argument size: 2856/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 12/40\nExpensive parser function count: 0/500\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Thaumetopoea pityocampa\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Thaumetopoea pityocampa"},{"id":"wk-10","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":1401.5,"end":1431.5},"art":"Feromoni","lang":"it","wiki":"<div>\n<p><b>Feromone</b> (dal greco antico φέρω <i>phero</i> \"portare\" e ὁρμή <i>orme</i> \"eccitamento\") è il nome dato a sostanze bio-chimiche prodotte da ghiandole esocrine che sono emesse dagli organismi viventi a basse concentrazioni con la funzione di segnali. Classificati nel gruppo dei semiochimici, generano comportamenti e reazioni fisiologico-comportamentale in altri individui della stessa specie che vengono a contatto con esse.</p>\n<p>Un esempio sono i feromoni sessuali che vengono scambiati per contatto o per stimolo olfattivo e che provocano interesse sessuale in un altro individuo.</p>\n<p>I feromoni vengono distinti generalmente in quattro classi a seconda dell’effetto provocato:</p>\n\n<p>Nelle api ad esempio i feromoni dell'ape regina inibiscono lo sviluppo degli organi riproduttori delle operaie.</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nCPU time usage: 0.328 seconds\nReal time usage: 0.354 seconds\nPreprocessor visited node count: 2343/1000000\nPreprocessor generated node count: 11201/1500000\nPost‐expand include size: 2214/2048000 bytes\nTemplate argument size: 728/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 10/40\nExpensive parser function count: 2/500\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Feromone\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Feromone"},{"id":"wk-11","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":1593.9,"end":1623.9},"art":"Bacillus thuringiensis","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/5/51/Information-silk.svg/16px-Information-silk.svg.png\"></div><br><div>\n<p>Il <i><b>Bacillus thuringiensis</b></i> è un batterio sporigeno che vive nel terreno. Quando viene ingerito mediante vegetali contaminati, il batterio sporula nell'ospite liberando tossine dette tossine Bt o più esattamente delta-endotossine (innocue per gli esseri umani) che danneggiano il tratto digerente delle larve di Ditteri come le zanzare o causando nei bruchi di molti Lepidotteri una malattia paralitica.</p>\n<p>Le tossine sono contenute all'interno di cristalli che si dissolvono in particolari condizioni presenti a livello intestinale di alcuni insetti. Al fine di favorire la solubilizzazione del cristallo il pH deve essere alcalino (pH >9). Le tossine Bt sono estremamente specifiche ed interagiscono con l'intestino di determinate specie d'insetti.</p>\n<p>È impiegato per la creazione di piante transgeniche e nell'agricoltura biologica come insetticida. Il formulato commerciale risulta più aggressivo se addizionato di zucchero all'atto della somministrazione. In apicoltura è utilizzato nella lotta biologica alla tarma della cera d'api.</p>\n<p>Venne scoperto nel 1901 in Giappone e nel 1911 in Germania, da Ernst Berliner.</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nCPU time usage: 0.236 seconds\nReal time usage: 0.286 seconds\nPreprocessor visited node count: 420/1000000\nPreprocessor generated node count: 5005/1500000\nPost‐expand include size: 4196/2048000 bytes\nTemplate argument size: 701/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 8/40\nExpensive parser function count: 0/500\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Bacillus thuringiensis\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Bacillus thuringiensis"},{"id":"wk-12","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":1672,"end":1702},"art":"Acarina","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/5/51/Information-silk.svg/16px-Information-silk.svg.png\"></div><br><div>\n<p>Gli <b>Acarina</b> (sinonimo <b>Acari</b>) sono una sottoclasse di aracnidi.</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nCPU time usage: 0.132 seconds\nReal time usage: 0.168 seconds\nPreprocessor visited node count: 406/1000000\nPreprocessor generated node count: 6073/1500000\nPost‐expand include size: 4465/2048000 bytes\nTemplate argument size: 960/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 12/40\nExpensive parser function count: 0/500\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Acarina\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Acarina"},{"id":"wk-13","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":1712.5,"end":1742.5},"art":"Chrysoperla carnea","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/5/51/Information-silk.svg/16px-Information-silk.svg.png\"></div><br><div>\n<p><i><b>Chrysoperla carnea</b></i> <span style=\"font-variant: small-caps\">Stephens</span>, 1836, è un insetto dell'ordine dei Neurotteri (famiglia Chrysopidae), predatore allo stadio di larva. È comunemente chiamato <i>crisopa</i>, ma con questo termine generico si fa riferimento a tutti i Neurotteri della famiglia dei Crisopidi. È una delle specie di maggior interesse nel settore della lotta biologica per la notevole attività delle larve soprattutto nella lotta agli Afidi.</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nCPU time usage: 0.248 seconds\nReal time usage: 0.287 seconds\nPreprocessor visited node count: 464/1000000\nPreprocessor generated node count: 5969/1500000\nPost‐expand include size: 6683/2048000 bytes\nTemplate argument size: 1387/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 12/40\nExpensive parser function count: 0/500\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Chrysoperla carnea\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Chrysoperla carnea"},{"id":"wk-14","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":1774.9,"end":1804.9},"art":"Afidi","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/5/51/Information-silk.svg/16px-Information-silk.svg.png\"></div><br><div>\n<p>Gli <b>Afidi</b> o <b>pidocchi delle piante</b> (<i>Aphidoidea</i> <span style=\"font-variant: small-caps\">Geoffroy</span>, 1762) sono una superfamiglia di insetti fitomizi compresi nell'ordine Rhynchota (sottordine Homoptera, sezione Sternorrhyncha).</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nCPU time usage: 0.272 seconds\nReal time usage: 0.310 seconds\nPreprocessor visited node count: 458/1000000\nPreprocessor generated node count: 6081/1500000\nPost‐expand include size: 6531/2048000 bytes\nTemplate argument size: 1810/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 12/40\nExpensive parser function count: 0/500\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Aphidoidea\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Aphidoidea"}]}
In questa area puoi vedere i video che pensiamo possano interessarti, scelti in funzione dei video che hai visto precedentemente o delle preferenze che hai espresso.
Per accedere a questa area registrati.
registrati
Le tue playlist
In questa area puoi vedere tutti i video che hai memorizzato e che ti sono piaciuti e puoi creare playlist personali.
Per accedere a questa area registrati.
Realizzato grazie al contributo del POR FESR Regione Lazio 2007-2013 – Asse I – Avviso Pubblico "Insieme x Vincere" – Prot. Domanda
n.SVLAZ-SU-2012-1038 – Codice CUP n. F84E14000930007 e Avviso pubblico per la presentazione di progetti di innovazione delle micro e piccole imprese - Prot.
FILAS-MI-2011-1343 del 3/8/2012 – CUP F87I1200233007