{"video":[],"contents":[{"id":"wk-0","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":28,"end":88},"art":"Venezia","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/it/thumb/f/ff/Venezia-Stemma.png/75px-Venezia-Stemma.png\"></div><br><div>\n\n\n<p><b>Venezia</b> (IPA: <span title=\"Questa è una trascrizione IPA della pronuncia. Vedere l'alfabeto fonetico internazionale.\" class=\"IPA\">[veˈnɛʦʦja]</span>, <i>Venesia</i> in veneziano, <span title=\"Questa è una trascrizione IPA della pronuncia. Vedere l'alfabeto fonetico internazionale.\" class=\"IPA\">[veˈnɛːsja]</span>) è un comune italiano di 259.970 abitanti, capoluogo dell'omonima provincia e della regione Veneto.</p>\n<p>È il primo comune della regione per popolazione e per superficie.</p>\n<p>Il Comune di Venezia comprende sia territori insulari che di terraferma ed è articolato attorno ai due distinti centri di Venezia (al centro dell'omonima laguna) e di Mestre (nella terraferma).</p>\n<p>La città di Venezia è stata per più di un millennio capitale della Repubblica di Venezia e conosciuta a questo riguardo come la Serenissima, la Dominante e la Regina dell'Adriatico.</p>\n<p>Per le peculiarità urbanistiche e per il suo patrimonio artistico, Venezia è universalmente considerata una tra le più belle città del mondo ed è annoverata, assieme alla sua laguna, tra i patrimoni dell'umanità tutelati dall'UNESCO: questo fattore ha contribuito a farne la seconda città italiana (dopo Roma) con il più alto flusso turistico, in gran parte proveniente da fuori Italia.<br>\n</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1195\nCPU time usage: 0.668 seconds\nReal time usage: 0.771 seconds\nPreprocessor visited node count: 3231/1000000\nPreprocessor generated node count: 24785/1500000\nPost‐expand include size: 33341/2048000 bytes\nTemplate argument size: 7347/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 19/40\nExpensive parser function count: 8/500\nLua time usage: 0.014s\nLua memory usage: 885 KB\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Venezia\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Venezia"},{"id":"wk-1","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":198,"end":228},"art":"Piazza San Marco","lang":"it","wiki":"<div><p><span style=\"font-size: small;\"></span></p>\n\n\n\n<p><b>Piazza San Marco</b>, situata a Venezia, è una delle più importanti piazze italiane, rinomata in tutto il mondo per la sua bellezza e integrità architettonica.</p>\n<p>È l'unico spazio urbano di Venezia che assume il nome di piazza, in quanto tutti gli altri spazi in forma di piazza sono propriamente definiti campi. Ha forma trapezoidale ed è lunga 170 metri.</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1189\nCPU time usage: 0.200 seconds\nReal time usage: 0.250 seconds\nPreprocessor visited node count: 631/1000000\nPreprocessor generated node count: 4087/1500000\nPost‐expand include size: 6834/2048000 bytes\nTemplate argument size: 2581/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 26/40\nExpensive parser function count: 4/500\nLua time usage: 0.003s\nLua memory usage: 480 KB\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Piazza San Marco\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Piazza San Marco"},{"id":"wk-2","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":305.8,"end":335.8},"art":"Acqua alta","lang":"it","wiki":"<div>\n<p>Il termine <b>acqua alta</b> è un'espressione veneziana, poi mutuata dall'italiano, che indica il fenomeno dei picchi di marea particolarmente pronunciati che si verificano con periodicità nell'Adriatico settentrionale e con particolare intensità nella laguna di Venezia, tali da provocare allagamenti nelle aree urbane di Venezia e Chioggia e, molto più raramente, di Grado e Trieste. Il fenomeno è frequente soprattutto nel periodo autunnale-primaverile, quando si combina con i venti di scirocco, che, spirando dal canale d'Otranto lungo tutta la lunghezza del bacino marino, impediscono il regolare deflusso delle acque, o di bora, che ostacolano invece localmente il deflusso delle lagune e dei fiumi del litorale veneto.<br>\n</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1191\nCPU time usage: 0.060 seconds\nReal time usage: 0.073 seconds\nPreprocessor visited node count: 22/1000000\nPreprocessor generated node count: 146/1500000\nPost‐expand include size: 51/2048000 bytes\nTemplate argument size: 0/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 3/40\nExpensive parser function count: 0/500\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Acqua alta\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Acqua alta"},{"id":"wk-3","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":467.6,"end":497.6},"art":"Gran Teatro La Fenice","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/f/f8/Teatro-la-fenice-sala.jpg/240px-Teatro-la-fenice-sala.jpg\"></div><br><div><p><span style=\"font-size: small;\"></span></p>\n\n\n\n<p>Alla fine del Settecento a Venezia erano attivi sette antichi teatri, due destinati al dramma e gli altri alla musica. Il più lussuoso era il Teatro San Benedetto, che sorgeva nell'area attualmente occupata dal cinema Rossini. Promosso dalla famiglia Grimani nel 1755, fu poi ceduto alla Nobile Società dei palchettisti che, in seguito a un accordo giudiziario del 1787, fu estromessa e costretta a cedere il teatro ai nobili Venier, proprietari del terreno sul quale si trovava l'edificio. La Società si propose di costruirne immediatamente uno nuovo e più grande di quello perduto, che si sarebbe chiamato <b>Gran Teatro La Fenice</b>, come il mitologico e immortale uccello, di cui parla Erodoto nelle sue <i>Storie</i>, in grado di risorgere dalle proprie ceneri, per simboleggiare la rinascita della Società dalle proprie disavventure.</p>\n<p>Il Teatro La Fenice, ubicato nel Sestiere di San Marco in campo San Fantin, è oggi il principale teatro lirico di Venezia. Più volte distrutto e riedificato, è sede di importanti stagioni operistiche, sinfoniche e del Festival Internazionale di Musica Contemporanea. Sovrintendente della Fondazione è attualmente Cristiano Chiarot; direttore artistico Fortunato Ortombina; direttore musicale principale Diego Matheuz; maestro del coro Claudio Marino Moretti.</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1200\nCPU time usage: 0.244 seconds\nReal time usage: 0.292 seconds\nPreprocessor visited node count: 711/1000000\nPreprocessor generated node count: 4013/1500000\nPost‐expand include size: 7071/2048000 bytes\nTemplate argument size: 2633/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 26/40\nExpensive parser function count: 0/500\nLua time usage: 0.005s\nLua memory usage: 480 KB\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Gran Teatro La Fenice\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Gran Teatro La Fenice"},{"id":"wk-4","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":510.3,"end":540.3},"art":"Laguna di Venezia","lang":"it","wiki":"<div><p><span style=\"font-size: small;\"></span></p>\n\n\n\n<p>La <b>Laguna di Venezia</b> o <b>Laguna veneta</b> è una laguna del Mare Adriatico settentrionale, lungo le coste del Veneto.</p>\n<p>La superficie della laguna è di circa 550&nbsp;km², di cui l'8% sono occupati da terra (Venezia stessa e le molte isole minori). Circa l'11% è permanentemente composto d'acqua, o canali dragati, mentre circa l'80% sono piane di marea fangose, paludi d'acqua salata o le artificiali casse di colmata.</p>\n<p>La laguna e Venezia sono state valutate dall'UNESCO patrimonio mondiale dell'umanità.<br>\n</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1120\nCPU time usage: 0.240 seconds\nReal time usage: 0.281 seconds\nPreprocessor visited node count: 565/1000000\nPreprocessor generated node count: 3517/1500000\nPost‐expand include size: 16319/2048000 bytes\nTemplate argument size: 6797/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 13/40\nExpensive parser function count: 0/500\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Laguna di Venezia\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Laguna di Venezia"},{"id":"wk-5","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":668.2,"end":698.2},"art":"Marea","lang":"it","wiki":"<div>\n\n\n<p><br></p>\n\n<p>La <b>marea</b> è un moto periodico di ampie masse d'acqua (oceani, mari e grandissimi laghi) che si innalzano (flusso, alta marea) e abbassano (riflusso, bassa marea) anche di 10-15 metri con frequenza giornaliera o frazione di giorno (solitamente circa ogni sei ore, un quarto di giorno terrestre) dovuto alla combinazione di due fattori:</p>\n\n<p>Ampiezza (detta <i>altezza dell'onda di marea</i>, eguale al dislivello tra bassa e alta marea), frequenza e orario delle maree sono legati ai suddetti fenomeni astronomici e da numerosi aspetti morfologici (superficie della massa d'acqua, forma della costa, differenza di profondità dei fondali). Le maree hanno effetto anche sul livello dei fiumi che sfociano nel mare. Le stesse forze e gli stessi principi che regolano le maree dei corpi liquidi, agiscono pure sui corpi solidi, in particolare è stata documentata la deformazione della crosta terrestre.</p>\n<p>Diversi motivi fanno sì che alcuni litorali dello stesso mare o oceano non conoscano maree di rilievo mentre su altri litorali, anche prossimi, le maree possano avere ampiezza di molto superiore a dieci metri.</p>\n<p>Solitamente le maree hanno una frequenza legata al paesaggio. Fenomeni simili alle \"onde statiche\" (la marea può essere considerata una onda estesa, detta onda di marea, di lunghezza eguale alla semicirconferenza terrestre e periodo di 12 h 25 min) fanno sì che in alcune zone costiere oceaniche non vi sia alcuna marea (per esempio in alcuni mari dell'Europa settentrionale). Mentre solitamente gli orari delle maree variano di giorno in giorno (come la variazione dell'orario della luna) esistono posti (per esempio nell'oceano Pacifico) nei quali le maree avvengono sempre negli stessi orari.</p>\n<p>Su coste oceaniche basse e debolmente inclinate, come quelle delle aree continentali cratoniche e quelle prospicienti pianure alluvionali, l'effetto della marea porta alla sommersione e ell'emersione ciclica di vaste superfici di territorio e dà luogo alla formazione di piane di marea, ambienti sedimentari caratterizzati dal trasporto di sedimento sia verso terra che verso mare e conseguentemente da strutture sedimentarie bidirezionali. Esempi tipici sono la costa franco-olandese in Europa e quella canadese. Questi ambienti sono però diffusi su tutte le aree costiere oceaniche.</p>\n<p>L'ampiezza effettiva del livello del mare dipende inoltre da fenomeni meteorologici per nulla legati alle maree, ma che ne esaltano gli effetti. In particolare si tratta degli effetti del vento (soffiando verso la costa innalza il livello del mare sui litorali, soffiando verso il largo abbassa il livello presso i litorali) nonché di differenziali di pressione atmosferica tra il mare aperto e la zona costiera.</p>\n<p>Il fenomeno della risonanza della marea, molto bene documentato nella Baia di Fundy, è dovuto al fatto che l'onda di marea viene riflessa dalla costa di una baia e incontra la successiva onda di marea che arriva dall'oceano. In tal modo le due onde si sommano formando delle ampiezze di marea particolarmente forti. Il caso opposto avviene quando l'onda di marea riflessa incontra l'onda di marea sfasata (il massimo di marea incontra il minimo di marea o viceversa) rendendo minime le variazione del livello del mare.</p>\n\n<p><br>\n</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1205\nCPU time usage: 0.124 seconds\nReal time usage: 0.146 seconds\nPreprocessor visited node count: 138/1000000\nPreprocessor generated node count: 589/1500000\nPost‐expand include size: 1210/2048000 bytes\nTemplate argument size: 347/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 8/40\nExpensive parser function count: 0/500\nLua time usage: 0.003s\nLua memory usage: 480 KB\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Marea\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Marea"},{"id":"wk-6","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":708.5,"end":738.5},"art":"Sessa (idrologia)","lang":"it","wiki":"<div>\n\n<p>Il termine <b>sessa</b> è riferito al movimento periodico delle acque all'interno di un bacino chiuso: un catino, un lago od anche un mare.</p>\n<p>Le onde di sessa consistono in moti oscillatori che si originano in conseguenza di improvvisi abbassamenti della pressione atmosferica. L'oscillazione fondamentale della sessa ha un periodo caratteristico di 21-22 ore circa; ve ne sono poi di secondarie, la più importante delle quali ha un periodo di circa 11 ore. Nei giorni successivi ad una mareggiata, pur con una pressione atmosferica in aumento ed in assenza di vento, grazie allo sfasamento di quasi 3 ore tra la periodicità astronomica della marea (oltre 24 ore) e la sessa (circa 21-22 ore), spesso l'oscillazione può trovarsi in fase con il massimo di marea astronomica e produrre acqua alta, in alcuni casi con massimi del livello superiori a quello verificatosi durante la mareggiata. Il fenomeno delle sesse è particolarmente importante nell'analisi di particolari fenomeni di marea come l'acqua alta nell'Adriatico settentrionale. In casi particolari di ampie escursioni di marea, onde di sessa e venti di scirocco, nel Nord Adriatico si possono determinare notevoli innalzamenti del livello del mare sotto costa, come avvenne durante l'Acqua alta eccezionale del 4 novembre 1966.</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1190\nCPU time usage: 0.424 seconds\nReal time usage: 0.451 seconds\nPreprocessor visited node count: 3567/1000000\nPreprocessor generated node count: 11507/1500000\nPost‐expand include size: 5139/2048000 bytes\nTemplate argument size: 1847/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 10/40\nExpensive parser function count: 4/500\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Sessa (idrologia)\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Sessa (idrologia)"},{"id":"wk-7","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":1078.7,"end":1108.7},"art":"Harry's Bar","lang":"it","wiki":"<div>\n<p>L'<b>Harry's Bar</b> è uno storico locale pubblico della città di Venezia, Italia, dichiarato nel 2001 patrimonio nazionale dal Ministero dei Beni Culturali.<br>\n</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1125\nCPU time usage: 0.072 seconds\nReal time usage: 0.087 seconds\nPreprocessor visited node count: 22/1000000\nPreprocessor generated node count: 146/1500000\nPost‐expand include size: 51/2048000 bytes\nTemplate argument size: 0/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 3/40\nExpensive parser function count: 0/500\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Harry's Bar\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Harry's Bar"},{"id":"tx-8","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":1163.2,"end":1193.2},"title":"Ludovico de Luigi","text":"<p>Ludovico De Luigi&amp;nbsp;nasce a Venezia l&amp;rsquo;11 novembre 1933. Una famiglia d&amp;rsquo;arte di lunga data. Dal 1950 compie una serie di viaggi, durante i quali soggiorna a Torino, a Roma, in Francia, negli Stati Uniti.</p>\n\n<p><a href=\"http://www.ludovicodeluigi.com/\" target=\"_blank\">Continua a leggere...</a></p>\n","art":"Harry's Bar"},{"id":"wk-9","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":1211.9,"end":1241.9},"art":"Cannaregio","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/0/02/Santa_Maria_degli_Scalzi_(Venice).jpg/250px-Santa_Maria_degli_Scalzi_(Venice).jpg\"></div><br><div>\n<p><b>Cannaregio</b> (in veneto <i>Canarégio</i>) è un sestiere di Venezia.</p>\n<p>Il 12 dicembre 2007 il sestiere contava 13.169 abitanti.</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1207\nCPU time usage: 0.200 seconds\nReal time usage: 0.240 seconds\nPreprocessor visited node count: 771/1000000\nPreprocessor generated node count: 9308/1500000\nPost‐expand include size: 5382/2048000 bytes\nTemplate argument size: 1347/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 15/40\nExpensive parser function count: 4/500\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Cannaregio\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Cannaregio"},{"id":"tx-10","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":1272.4,"end":1302.4},"title":"Stefano Nicolao","text":"<p><p>1983&amp;nbsp;nei pressi di Campo Santa Margherita inizia l&amp;rsquo;attivit&amp;agrave; della&amp;nbsp;sartoria Nicolao Atelier.<br /> Dopo poco, la necessit&amp;agrave; di ampliare gli spazi,&amp;nbsp; lo porta a Rialto, nel cuore di Venezia dove abili ed esperte mani artigiane dirette da Stefano Nicolao continuano la creazione di capi unici. 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Lungo circa 3800 metri (larghezza dai 30 ai 70 m, profondità media 5 m), divide in due parti il centro storico tracciando una \"S\" rovesciata che va dall'innesto del Ponte della Libertà al Bacino di San Marco.</p>\n<p>È affiancato per tutta la lunghezza da magnifici edifici, in gran parte dei secoli tra il XII e il XVIII, che manifestano il benessere e l'arte creati dalla Repubblica di Venezia, rendendolo uno dei simboli della città. Ogni anno i veneziani vi rivivono tradizioni secolari della Serenissima come la Regata Storica.</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1121\nCPU time usage: 0.196 seconds\nReal time usage: 0.237 seconds\nPreprocessor visited node count: 384/1000000\nPreprocessor generated node count: 3010/1500000\nPost‐expand include size: 3487/2048000 bytes\nTemplate argument size: 1142/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 13/40\nExpensive parser function count: 0/500\nLua time usage: 0.004s\nLua memory usage: 480 KB\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Canal Grande\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Canal Grande"},{"id":"wk-12","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":2009,"end":2039},"art":"Peggy Guggenheim Collection","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/9/92/Guggenheim_Venedig.jpg/300px-Guggenheim_Venedig.jpg\"></div><br><div><p><span style=\"font-size: small;\"></span></p>\n\n\n\n<p>La <b>Peggy Guggenheim Collection</b> è un museo sul Canal Grande a Venezia con sede a Palazzo Venier dei Leoni, facente parte della Solomon R. Guggenheim Foundation.</p>\n<p>Raccogliendo principalmente la collezione d'arte personale di Peggy Guggenheim (1898–1979), ex-moglie dell'artista Max Ernst e nipote del magnate Solomon R. Guggenheim, questo museo, un tempo anche abitazione privata di Peggy Guggenheim, raccoglie una collezione in qualche modo più piccola e concentrata di quelle degli altri musei Guggenheim. In ogni caso i lavori esposti includono alcuni esempi preminenti del modernismo statunitense e del Futurismo italiano. La collezione raccoglie inoltre opere cubiste, surrealiste e di Espressionismo astratto. Queste includono lavori degni di nota di Picasso, Salvador Dalí, René Magritte, Brâncuşi (inclusa una scultura dalla serie <i>Bird in Space</i>) William Congdon, Conrad Marca-Relli e Pollock. Completa e di particolare pregio è anche la collezione di astrattismo informale italiano, con importanti lavori di Lucio Fontana, Afro Basaldella, Agostino Bonalumi, Toti Scialoja, Giuseppe Santomaso, Tancredi Parmeggiani, Emilio Vedova, Carla Accardi e Rosalda Gilardi.</p>\n<p>La sua opera più celebre è il bronzo del 1948 <i>L'angelo della città</i> di Marino Marini, posizionato davanti al palazzo Venier dei Leoni, dove si trova il museo.</p>\n<p>La Peggy Guggenheim Collection è uno dei principali musei italiani nel campo dell'arte europea e statunitense della prima metà del ventesimo secolo.</p>\n<p>L'attuale direttore del museo è Philip Rylands.</p>\n<p>Fino al 1979, anno della morte di Peggy Guggenheim, per volontà della proprietaria una volta alla settimana la maggior parte della casa veniva aperta gratuitamente al pubblico che poteva così godere della collezione completa di opere d'arte ivi raccolta. La stessa Peggy Guggenheim è sepolta in un'urna posta in un angolo del giardino privato.</p>\n<p>Nel 2008 è stata visitata da 346.862 persone.</p>\n<p>Nell'ottobre 2012 la collezione del museo viene incrementata dalla donazione della coppia di milionari statunitensi Hannelore e Rudolph Schulhof, comprendente 83 opere dei più importanti artisti contemporanei, tra cui: Alberto Burri, Alexander Calder, Lucio Fontana, Jasper Johns, Donald Judd, Mark Rothko, Claes Oldenburg, Frank Stella, Cy Twombly, Andy Warhol, Sol LeWitt, Anish Kapoor.<br>\n</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1199\nCPU time usage: 0.160 seconds\nReal time usage: 0.215 seconds\nPreprocessor visited node count: 433/1000000\nPreprocessor generated node count: 3362/1500000\nPost‐expand include size: 3878/2048000 bytes\nTemplate argument size: 1381/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 13/40\nExpensive parser function count: 0/500\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Peggy Guggenheim Collection\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Peggy Guggenheim Collection"},{"id":"wk-13","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":2049.6,"end":2079.6},"art":"Peggy Guggenheim","lang":"it","wiki":"<div>\n\n<p><b>Peggy Guggenheim</b>, il cui vero nome era <b>Marguerite Guggenheim</b>, (New York, 26 agosto 1898 – Camposampiero, 23 dicembre 1979), è stata una collezionista d'arte statunitense.<br>\n</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1193\nCPU time usage: 0.356 seconds\nReal time usage: 0.430 seconds\nPreprocessor visited node count: 2478/1000000\nPreprocessor generated node count: 20743/1500000\nPost‐expand include size: 4192/2048000 bytes\nTemplate argument size: 1482/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 16/40\nExpensive parser function count: 11/500\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Peggy Guggenheim\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Peggy Guggenheim"},{"id":"wk-14","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":2171.7,"end":2201.7},"art":"MOSE","lang":"it","wiki":"<div>\n\n\n<p>Il sistema <b>MOSE</b> (<b>MO</b>dulo <b>S</b>perimentale <b>E</b>lettromeccanico) per la difesa di Venezia e della laguna dalle acque alte è costituito da schiere di paratoie mobili a scomparsa poste alle bocche di porto (i varchi che collegano la laguna con il mare e attraverso i quali si svolge il flusso e riflusso della marea) di Lido, di Malamocco e di Chioggia, in grado di isolare temporaneamente la laguna di Venezia dal Mare Adriatico durante gli eventi di alta marea. Il Mose, insieme ad altri interventi come il rinforzo dei litorali, il rialzo di rive e pavimentazioni e la riqualificazione della laguna, garantisce la difesa di Venezia e della laguna da tutte le acque alte, compresi gli eventi estremi: è stato progettato per proteggere Venezia e la laguna da maree fino a 3 metri e attualmente la sua entrata in funzione è prevista per maree superiori a 110 cm. L’esecuzione dei lavori è affidata al Consorzio Venezia Nuova che opera per conto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti - Magistrato alle Acque di Venezia. La realizzazione dell’opera è stata avviata nel 2003 contemporaneamente alle tre bocche di porto lagunari e ha raggiunto un avanzamento pari a circa il 75%.<br>\n</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1143\nCPU time usage: 0.384 seconds\nReal time usage: 1.490 seconds\nPreprocessor visited node count: 89/1000000\nPreprocessor generated node count: 637/1500000\nPost‐expand include size: 305/2048000 bytes\nTemplate argument size: 56/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 8/40\nExpensive parser function count: 0/500\nLua time usage: 0.004s\nLua memory usage: 480 KB\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/MOSE\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"MOSE"},{"id":"wk-15","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":2271.7,"end":2301.7},"art":"Barena","lang":"it","wiki":"<div>\n<p>Le <b>barene</b> sono terreni di forma tabulare tipici delle lagune, periodicamente sommersi dalle maree. Il nome barena deriva dal vocabolo veneto <i>baro</i> che indica un cespuglio o un ciuffo d'erba.</p>\n<p>Pur essendo senza evidenti rilievi, possono presentare leggere depressioni centrali a catino e dei bordi debolmente rialzati. Sono attraversate da canaletti naturali (detti, in Dialetto veneziano, <i>ghebi</i>) e ricoprono una notevole superficie della laguna di Venezia (oltre 90 km²), soprattutto nelle zone di nord-est e di sud-ovest.<br>\nIn base alla formazione e all'evoluzione che hanno subìto, le barene della laguna di Venezia possono distinguersi in:</p>\n\n<p>Inoltre, all'interno della barena si possono distinguere in base all'elevazione tre fasce, ognuna con caratteristiche pedologiche e botaniche proprie:</p>\n\n<p>Le barene presentano un suolo pesante, asfittico, scarsamente permeabile di composizione limo-argillosa, definito \"suolo salso\" per l’elevata concentrazione di cloruri. Le piante che crescono in queste severissime condizioni hanno adottato differenti strategie per sopravvivere: cresce così una vegetazione diversa da quella che possiamo trovare in un prato o in un bosco e che, per la sua caratteristica di vivere in suoli salati, è detta <i>alofila</i>.</p>\n<p>Le barene sono importantissime dal punto di vista ecologico: contribuiscono a favorire il ricambio idrico, moderano l'azione del moto ondoso, ospitano, come già detto, una caratteristica vegetazione e una ricca avifauna. Oggi, tuttavia, tendono lentamente a scomparire perché erose dall’azione delle acque, accelerata da modificazioni antropiche quali lo scavo di canali profondi, il moto ondoso causato da imbarcazioni a motore ecc. Se però dovessero venir meno, verrebbe messo a serio rischio tutto l’ecosistema lagunare e presto Venezia e tutte le isole circostanti sarebbero in balia delle correnti. Attualmente è in corso un'opera di recupero delle barene, molte delle quali, scomparse da anni, stanno ritornando alla luce grazie all'immissione di fanghi bonificati e depurati, provenienti dall'escavo dei canali.</p>\n<p>Alle barene si contrappongono le velme che, viceversa, sono zone prive di vegetazione perché emergono solo in particolari condizioni di bassa marea; mentre invece le parti più elevate, sommerse solo in particolari condizioni di alta marea, si chiamano motte.</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1196\nCPU time usage: 0.052 seconds\nReal time usage: 0.069 seconds\nPreprocessor visited node count: 1/1000000\nPreprocessor generated node count: 4/1500000\nPost‐expand include size: 0/2048000 bytes\nTemplate argument size: 0/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 1/40\nExpensive parser function count: 0/500\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Barena\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Barena"}]}

La sfida di Venezia

 

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