{"video":[],"contents":[{"id":"wk-0","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":76.2,"end":136},"art":"Basilica di San Pietro in Vaticano","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/1/15/Petersdom_von_Engelsburg_gesehen.jpg/260px-Petersdom_von_Engelsburg_gesehen.jpg\"></div><br><div>\n<p><span style=\"font-size: small;\"></span></p>\n\n\n<p>La <b>basilica di San Pietro in Vaticano</b> (nome esatto completo <b>papale basilica maggiore di San Pietro in Vaticano</b>) è una basilica cattolica della Città del Vaticano, cui fa da coronamento la monumentale piazza San Pietro.</p>\n<p>È la più grande delle quattro basiliche papali di Roma, spesso descritta come la più grande chiesa del mondo e centro del cattolicesimo. Non è tuttavia la chiesa cattedrale della diocesi romana poiché tale titolo spetta alla basilica di San Giovanni in Laterano che è anche la prima per dignità essendo <i>Madre e Capo di tutte le Chiese dell'Urbe e del Mondo</i>.</p>\n<p>In quanto Cappella Pontificia, posta in adiacenza del Palazzo Apostolico, la basilica di San Pietro è la sede delle principali manifestazioni del culto cattolico ed è perciò in solenne funzione in occasione delle celebrazioni papali, ad esempio per il Natale, la Pasqua, i riti della Settimana Santa, la proclamazione dei nuovi papi e le esequie di quelli defunti, l'apertura e la chiusura dei giubilei e le canonizzazioni dei nuovi Santi. Sotto il pontificato di Pio IX ospitò le sedute del Concilio Vaticano I e sotto papa Giovanni XXIII e Paolo VI quelle del Concilio Vaticano II.<br>\n</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nCPU time usage: 0.236 seconds\nReal time usage: 0.289 seconds\nPreprocessor visited node count: 707/1000000\nPreprocessor generated node count: 4667/1500000\nPost‐expand include size: 6481/2048000 bytes\nTemplate argument size: 2179/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 13/40\nExpensive parser function count: 0/500\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Basilica di San Pietro in Vaticano\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Basilica di San Pietro in Vaticano"},{"id":"wk-1","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":219.3,"end":249.3},"art":"Papa","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/a/ab/Francisco_(20-03-2013).jpg/250px-Francisco_(20-03-2013).jpg\"></div><br><div>\n\n<p>Il <b>papa</b>, chiamato anche <b>romano pontefice</b> o <b>sommo pontefice</b>, è la più alta autorità religiosa riconosciuta nella religione cattolica. I suoi trattamenti possono essere <i>santo padre</i>, <i>sua santità</i>, <i>santità</i>.</p>\n<p>Secondo il diritto canonico è il vescovo della diocesi di Roma, capo del Collegio dei cardinali, primate d'Italia, vicario di Cristo e pastore in terra della Chiesa universale, possedendo anche i titoli di sommo pontefice della Chiesa cattolica, nonché, a seguito dei Patti Lateranensi, sovrano assoluto dello Stato della Città del Vaticano.</p>\n<p>L'ufficio del papa prende il nome di papato, mentre la sua giurisdizione ecclesiastica ha il nome di Santa Sede (o Sede Apostolica) ed è ente di diritto internazionale.</p>\n<p>La particolare preminenza del papa sulla Chiesa cattolica deriva dall'essere considerato successore dell'apostolo Pietro, al quale, secondo l'interpretazione cattolica dei Vangeli, Cristo ha conferito l'incarico di pastore della Chiesa universale. Pietro, secondo la tradizione, avrebbe retto negli ultimi anni di vita la comunità cristiana di Roma, divenendone il primo vescovo e subendovi il martirio nell'anno 67.</p>\n<p>Papa deriva dal greco πάππας (<i>pàppas</i>), espressione familiare per \"padre\" attestata a partire dal III secolo, contestualmente a un analogo uso fatto per indicare il vescovo di Alessandria, in Egitto.</p>\n<p>Con il nome pontificale di Francesco, dal 13 marzo 2013 il papa è Jorge Mario Bergoglio, 266º vescovo di Roma.</p>\n<p>Secondo i dati della Chiesa cattolica, il Soglio di Pietro ha visto 47 pontefici provenire da oltre gli odierni confini politici italiani; più precisamente, la storia ha visto 47 papi non italiani su 266.<br>\n</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nCPU time usage: 0.176 seconds\nReal time usage: 0.218 seconds\nPreprocessor visited node count: 321/1000000\nPreprocessor generated node count: 3313/1500000\nPost‐expand include size: 5675/2048000 bytes\nTemplate argument size: 3267/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 8/40\nExpensive parser function count: 0/500\nLua time usage: 0.003s\nLua memory usage: 467 KB\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Papa\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Papa"},{"id":"wk-2","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":259.5,"end":289.5},"art":"Papa Benedetto XVI","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/3/3c/Pope_Benedict_XVI_1.jpg/230px-Pope_Benedict_XVI_1.jpg\"></div><br><div>\n\n\n<p><b>Benedetto XVI</b> (in latino: <i>Benedictus PP. XVI</i>, in tedesco: <i>Benedikt XVI.</i>, nato <b>Joseph Aloisius Ratzinger</b>; Marktl, 16 aprile 1927) è papa emerito della Chiesa cattolica. È stato vescovo di Roma e 265º papa della Chiesa cattolica, 7º sovrano dello Stato della Città del Vaticano, primate d'Italia, oltre agli altri titoli propri del romano pontefice, dal 19 aprile 2005 al 28 febbraio 2013. È stato il 7º pontefice tedesco nella storia della Chiesa cattolica.</p>\n<p>Nel concistoro ordinario dell'11 febbraio 2013 ha annunciato la sua rinuncia «al ministero di vescovo di Roma, successore di San Pietro», con decorrenza della sede vacante dalle ore 20.00 del 28 dello stesso mese: da quel momento il suo titolo è diventato romano pontefice emerito o papa emerito mentre il suo trattamento è rimasto quello di Sua Santità. È l'8º pontefice a rinunciare al ministero petrino, se si considerano unicamente i casi dei papi Clemente, Ponziano, Silverio, Benedetto IX, Gregorio VI, Celestino V e Gregorio XII, di cui si hanno fonti storiche certe.</p>\n<p>Al soglio pontificio gli succede papa Francesco, eletto il 13 marzo 2013 al 5º scrutinio del conclave del 2013.<br>\n</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nCPU time usage: 0.276 seconds\nReal time usage: 0.334 seconds\nPreprocessor visited node count: 651/1000000\nPreprocessor generated node count: 5885/1500000\nPost‐expand include size: 7173/2048000 bytes\nTemplate argument size: 4304/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 16/40\nExpensive parser function count: 5/500\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Papa Benedetto XVI\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Papa Benedetto XVI"},{"id":"wk-3","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":337.7,"end":367.7},"art":"Cattolicità","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http:null\"></div><br><div><p>La qualifica di <b>cattolicità</b> (e il nome di <b>cattolico</b>, dal greco καθολικός [<i>katholikós</i>], \"generale\" o \"universale\"), adoperata fin dai primi secoli della Cristianità per descrivere la Chiesa fondata da Gesù Cristo, è in uso attualmente presso molte confessioni cristiane.</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nCPU time usage: 0.044 seconds\nReal time usage: 0.059 seconds\nPreprocessor visited node count: 1/1000000\nPreprocessor generated node count: 4/1500000\nPost‐expand include size: 0/2048000 bytes\nTemplate argument size: 0/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 1/40\nExpensive parser function count: 0/500\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Cattolicità\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Cattolicità"},{"id":"wk-4","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":425,"end":455},"art":"Consegna delle chiavi (Perugino)","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/2/23/Perugino,_consegna_delle_chiavi_01.jpg/400px-Perugino,_consegna_delle_chiavi_01.jpg\"></div><br><div>\n<p>La <i><b>Consegna delle chiavi</b></i> è un affresco (335x550 cm) di Pietro Perugino e aiuti, realizzato nel 1481-1482 e facente parte della decorazione del registro mediano della Cappella Sistina in Vaticano.</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nCPU time usage: 0.260 seconds\nReal time usage: 0.277 seconds\nPreprocessor visited node count: 986/1000000\nPreprocessor generated node count: 18737/1500000\nPost‐expand include size: 3859/2048000 bytes\nTemplate argument size: 1114/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 11/40\nExpensive parser function count: 0/500\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Consegna delle chiavi (Perugino)\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Consegna delle chiavi (Perugino)"},{"id":"wk-5","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":498.5,"end":528.5},"art":"Crocifissione di san Pietro (Michelangelo)","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/4/4c/Michelangelo,_paolina,_martirio_di_san_pietro_01.jpg/300px-Michelangelo,_paolina,_martirio_di_san_pietro_01.jpg\"></div><br><div>\n\n\n<p>La <i><b>Crocifissione di san Pietro</b></i> è un affresco (625x662 cm) di Michelangelo Buonarroti, databile al 1545-1550 e situato nella Cappella Paolina in Vaticano. È l'ultimo affresco dipinto da Michelangelo.</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nCPU time usage: 0.204 seconds\nReal time usage: 0.228 seconds\nPreprocessor visited node count: 986/1000000\nPreprocessor generated node count: 18737/1500000\nPost‐expand include size: 4213/2048000 bytes\nTemplate argument size: 1380/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 11/40\nExpensive parser function count: 0/500\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Crocifissione di san Pietro (Michelangelo)\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Crocifissione di san Pietro (Michelangelo)"},{"id":"wk-6","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":561.8,"end":591.8},"art":"Città del Vaticano","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/0/00/Flag_of_the_Vatican_City.svg/125px-Flag_of_the_Vatican_City.svg.png\"></div><br><div>\n\n\n\n<p>Lo <b>Stato della Città del Vaticano</b> (denominazione in latino: <i><b>Status Civitatis Vaticanæ</b></i>; comunemente chiamato <b>Città del Vaticano</b> e <b>Vaticano</b>) è uno Stato indipendente dell'Europa. In particolare è il più piccolo Stato indipendente del mondo in termini sia di popolazione (836 abitanti) sia di estensione territoriale (<span style=\"white-space:nowrap; display:inline-block\">0,44&nbsp;km²</span>), ma è anche al secondo posto, in Europa come densità media di popolazione residente. Nello Stato vige un regime di monarchia assoluta elettiva di tipo patrimoniale con a capo il papa della Chiesa Cattolica che, dal 13 marzo 2013, è Jorge Mario Bergoglio, regnante con il nome di papa Francesco. Il Pontefice ha la pienezza dei poteri legislativo, esecutivo e giudiziario. Durante la sede vacante, i suoi poteri sono assunti dal Collegio cardinalizio.</p>\n<p>Il territorio dello Stato della Città del Vaticano è un'enclave del territorio della Repubblica Italiana, essendo inserito nel tessuto urbano della stessa città di Roma. La lingua ufficiale dello Stato della Città del Vaticano è l'italiano, mentre il latino è la lingua ufficiale della Santa Sede.</p>\n<p>Lo Stato della Città del Vaticano batte moneta propria, ma per effetto dell'unione doganale e monetaria con l'Italia adotta l'euro che negli otto tagli delle monete metalliche riportano nella faccia nazionale l'effigie del papa regnante ovvero soggetti vaticani ed emette propri francobolli utilizzabili per il servizio postale in tutto il mondo. Importanti le serie commemorative delle monete e dei francobolli molto ricercate dai numismatici e dai filatelici di tutto il mondo. In Vaticano è inoltre edito un giornale quotidiano, <i>L'Osservatore Romano</i>, organo di stampa ufficioso fondato nel 1861 e, dal 1931, funziona una emittente, la Radio Vaticana, che trasmette in tutto il mondo in varie lingue.<br>\n</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nCPU time usage: 0.364 seconds\nReal time usage: 0.422 seconds\nPreprocessor visited node count: 852/1000000\nPreprocessor generated node count: 6600/1500000\nPost‐expand include size: 12601/2048000 bytes\nTemplate argument size: 3620/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 12/40\nExpensive parser function count: 0/500\nLua time usage: 0.017s\nLua memory usage: 968 KB\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Città del Vaticano\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Città del Vaticano"},{"id":"wk-7","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":638.5,"end":668.5},"art":"Caligola","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/3/35/Gaius_Caesar_Caligula.jpg/250px-Gaius_Caesar_Caligula.jpg\"></div><br><div>\n\n<p><b>Gaio Giulio Cesare Germanico</b> (latino: <i>Gaius Iulius Caesar Germanicus</i>; Anzio, 31 agosto 12 – Roma, 24 gennaio 41) , meglio conosciuto con il suo nome da regnante <b>Gaio Cesare</b> (<i>Imperator Gaius Caesar</i>) o con il soprannome <b>Caligola</b> (<i>Caligula</i>), fu il terzo imperatore romano, appartenente alla dinastia giulio-claudia, e regnò dal 37 al 41. Le fonti storiche pervenute lo hanno reso noto per la sua stravaganza, eccentricità e depravazione, tramandandone un'immagine di despota. L'esiguità delle fonti fa comunque di Caligola il meno conosciuto di tutti gli imperatori della dinastia. Fu assassinato da un gruppo di sue guardie.</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nCPU time usage: 0.440 seconds\nReal time usage: 0.484 seconds\nPreprocessor visited node count: 2978/1000000\nPreprocessor generated node count: 23046/1500000\nPost‐expand include size: 6143/2048000 bytes\nTemplate argument size: 2616/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 16/40\nExpensive parser function count: 12/500\nLua time usage: 0.003s\nLua memory usage: 467 KB\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Caligola\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Caligola"},{"id":"wk-8","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":678.7,"end":708.7},"art":"Nerone","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/1/12/Nero_Glyptothek_Munich_321.jpg/250px-Nero_Glyptothek_Munich_321.jpg\"></div><br><div>\n\n\n<p><b>Lucio Domizio Enobarbo Nerone Claudio Cesare Augusto Germanico</b> (latino: <i>Lucius Domitius Ahenobarbus Nero Claudius Caesar Augustus Germanicus</i>; Anzio, 15 dicembre 37 – Roma, 9 giugno 68) è stato un imperatore romano.</p>\n<p>Nato con il nome di <b>Lucio Domizio Enobarbo</b>, fu il quinto ed ultimo imperatore della dinastia giulio-claudia succedendo al suo padre adottivo Claudio nell'anno 54 e governò per quasi quattordici anni, fino al suicidio all'età di 30 anni circa.</p>\n<p>Nerone fu un principe molto controverso; ebbe alcuni innegabili meriti, soprattutto nella prima parte del suo impero, quando governava con la madre Agrippina e con l'aiuto del maestro Seneca, filosofo stoico, ma fu anche responsabile di delitti e atteggiamenti dispotici. Accusati sommariamente di congiure contro di lui o crimini vari, caddero vittime della repressione la stessa madre, la prima moglie e lo stesso Seneca, costretto a suicidarsi, oltre a vari esponenti della nobiltà romana, e molti cristiani.</p>\n<p>Per la sua politica assai favorevole al popolo, di cui conquistò i favori con elargizioni e giochi del circo, e il suo disprezzo per il Senato romano, come fu già per lo zio Caligola, fu molto inviso alla classe aristocratica (tra i quali i suoi principali biografi, Svetonio e Tacito), motivo per cui ne fu tramandata un'immagine di tiranno, parzialmente rivista dalla maggioranza degli storici moderni, i quali ritengono che non fosse né pazzo - come lo descrissero alcune fonti - né particolarmente crudele per l'epoca, ma che i suoi comportamenti autoritari fossero simili a quelli di altri imperatori non ugualmente giudicati.</p>\n<p>Negli ultimi anni la paranoia di Nerone si accentuò, ed egli si rinchiuse in sé stesso e nei suoi palazzi dedicandosi all'arte e alla musica, in pratica lasciando il governo nelle mani del prefetto del pretorio, il sanguinario Tigellino. Anche se il suo comportamento ebbe certamente eccessi violenti e stravaganze, si può dire che non tutto ciò che gli venne imputato dagli storici contemporanei sia vero: ad esempio fu accusato del grande incendio di Roma, con l'obiettivo di ricostruire la città ed edificare la propria maestosa residenza, la <i>Domus Aurea</i>, fatto da cui gli studiosi moderni tendono a discolparlo. Nerone accusò dell'incendio i cristiani, che furono arrestati e condannati in massa. Infine, qualche anno dopo, abbandonato anche dai pretoriani e dall'esercito, venne deposto dal Senato (che riconobbe il generale Galba come nuovo <i>princeps</i>) e tentò di fuggire, ma alla fine, vistosi perduto, si tolse la vita nei pressi di Roma, nella villa di uno dei suoi liberti.<br>\n</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nCPU time usage: 0.720 seconds\nReal time usage: 0.781 seconds\nPreprocessor visited node count: 3184/1000000\nPreprocessor generated node count: 24176/1500000\nPost‐expand include size: 6814/2048000 bytes\nTemplate argument size: 2680/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 16/40\nExpensive parser function count: 12/500\nLua time usage: 0.004s\nLua memory usage: 467 KB\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Nerone\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Nerone"},{"id":"wk-9","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":729.5,"end":759.5},"art":"Costantino I","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/c/ce/Rome-Capitole-StatueConstantin.jpg/250px-Rome-Capitole-StatueConstantin.jpg\"></div><br><div>\n\n\n<p><b>Flavio Valerio Aurelio Costantino</b>, conosciuto anche come <b>Costantino il Grande</b> e <b>Costantino I</b> (lingua latina: <i>Flavius Valerius Constantinus</i>; Naissus, 27 febbraio 274 – Nicomedia, 22 maggio 337), fu imperatore romano dal 306 alla sua morte. Costantino è una delle figure più importanti dell'Impero romano che riformò largamente e dove favorì la diffusione del cristianesimo. Tra i suoi interventi più significativi, la riorganizzazione dell'amministrazione e dell'esercito, la creazione di una nuova capitale a oriente (Costantinopoli) e la promulgazione dell'Editto di Milano sulla libertà religiosa.</p>\n<p>È considerato santo e \"simile agli apostoli\" dalla Chiesa cristiana ortodossa e da alcune Chiese orientali cattoliche. Il suo nome non è però presente nel Martirologio Romano, il catalogo ufficiale dei santi riconosciuti dalla Chiesa Cattolica.<br>\n</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nCPU time usage: 0.496 seconds\nReal time usage: 0.570 seconds\nPreprocessor visited node count: 1255/1000000\nPreprocessor generated node count: 13861/1500000\nPost‐expand include size: 18753/2048000 bytes\nTemplate argument size: 10408/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 10/40\nExpensive parser function count: 11/500\nLua time usage: 0.004s\nLua memory usage: 467 KB\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Costantino I\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Costantino I"},{"id":"wk-10","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":816,"end":846},"art":"Antica basilica di San Pietro in Vaticano","lang":"it","wiki":"<div>\n\n\n<p>L'<b>antica basilica di San Pietro in Vaticano</b>, nota anche come <b>basilica di Costantino</b>, era ubicata a Roma, nell'area attualmente occupata dalla nuova basilica vaticana.</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nCPU time usage: 0.056 seconds\nReal time usage: 0.069 seconds\nPreprocessor visited node count: 1/1000000\nPreprocessor generated node count: 4/1500000\nPost‐expand include size: 0/2048000 bytes\nTemplate argument size: 0/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 1/40\nExpensive parser function count: 0/500\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Antica basilica di San Pietro in Vaticano\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Antica basilica di San Pietro in Vaticano"},{"id":"wk-11","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":856.5,"end":886.5},"art":"Tomba di Pietro ","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/7/70/Petrusgrab_Petersdom_b.jpg/300px-Petrusgrab_Petersdom_b.jpg\"></div><br><div>\n\n<p>La cosiddetta <b>tomba di Pietro</b> è attualmente ubicata nelle Grotte Vaticane, in corrispondenza dell'altare della Basilica di San Pietro.</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nCPU time usage: 0.224 seconds\nReal time usage: 0.284 seconds\nPreprocessor visited node count: 1353/1000000\nPreprocessor generated node count: 21295/1500000\nPost‐expand include size: 7637/2048000 bytes\nTemplate argument size: 2959/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 14/40\nExpensive parser function count: 3/500\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Tomba di Pietro\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Tomba di Pietro"},{"id":"wk-12","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":896,"end":926},"art":"Grotte Vaticane","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/it/8/88/Pianta_grotte1.JPG\"></div><br><div>\n\n<p><span style=\"font-size: small;\"></span></p>\n<p>Le <b>Grotte Vaticane</b> si estendono sotto una parte della navata centrale della Basilica di San Pietro in Vaticano, tre metri sotto l'attuale pavimento, dall'altare maggiore (il cosiddetto <i>altare papale</i>) sino a circa metà della navata; formano una vera e propria chiesa sotterranea che occupa lo spazio tra l'attuale pavimento della basilica e quello dell'antica basilica costantiniana del IV secolo.</p>\n<p>Infatti, quelle che impropriamente sono chiamate <i>\"grotte\"</i> in realtà rappresentano l'intercapedine tra la vecchia basilica costantiniana e quella attuale: passeggiando nelle \"grotte\" si cammina così in quella che era la basilica fatta costruire dall'imperatore e durata fino al XVI secolo. Questo è il motivo per cui le \"grotte\" non percorrono tutta la lunghezza della soprastante navata centrale dell'attuale basilica, ma arrivano solo fin dove arrivava la navata centrale della basilica costantiniana.</p>\n<p>La pianta delle grotte vaticane, che si diramano in nicchie, corridoi e cappelle laterali, è quella di una chiesa a tre navate (le cosiddette <i>grotte vecchie</i>) con cappelle che ospitano le sepolture dei papi; l'abside semicircolare della chiesa, con cappelle e monumenti funebri, (le cosiddette <i>grotte nuove</i>) ha come centro ideale la cappella di San Pietro, alla quale corrisponde, sopra le grotte, l'altare papale e la cupola michelangiolesca, e, nella necropoli sotterranea, la tomba dell'Apostolo Pietro, il primo papa romano.</p>\n<p>Le grotte vaticane costituiscono un complesso monumentale suggestivo per le tante memorie storiche. Oltre a custodire le tombe di numerosi pontefici, le grotte sono ricche di opere d'arte provenienti dall'antica basilica. Tra le opere d'arte più importanti conservate nella grotte vaticane bisogna certo ricordare il monumento funebre di Papa Bonifacio VIII, di Arnolfo di Cambio. Importante anche il monumento funebre del cardinale Berardo Eroli opera di Giovanni Dalmata e frammenti di affreschi attribuiti a Pietro Cavallini.</p>\n<p>Il sarcofago di Giunio Basso, e la tomba in bronzo di Papa Sisto IV (realizzata da Antonio Pollaiolo nel 1493) sono conservati nella Camera del Tesoro di San Pietro (accesso sulla navata destra della Basilica sovrastante).</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nCPU time usage: 0.460 seconds\nReal time usage: 0.511 seconds\nPreprocessor visited node count: 1705/1000000\nPreprocessor generated node count: 23827/1500000\nPost‐expand include size: 11559/2048000 bytes\nTemplate argument size: 3843/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 15/40\nExpensive parser function count: 3/500\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Grotte Vaticane\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Grotte Vaticane"},{"id":"wk-13","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":1006,"end":1036},"art":"Baldacchino di San Pietro","lang":"it","wiki":"<div>\n\n\n<p>Il <b>Baldacchino di San Pietro</b> è un monumentale impianto architettonico barocco all'interno della basilica di San Pietro in Vaticano, ideato nel XVII secolo per segnare il luogo del sepolcro del santo, inserendosi sullo spazio semicircolare della confessione.<br>\n</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nCPU time usage: 0.092 seconds\nReal time usage: 0.117 seconds\nPreprocessor visited node count: 46/1000000\nPreprocessor generated node count: 446/1500000\nPost‐expand include size: 1249/2048000 bytes\nTemplate argument size: 303/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 5/40\nExpensive parser function count: 0/500\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Baldacchino di San Pietro\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Baldacchino di San Pietro"},{"id":"wk-14","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":1236.5,"end":1266.5},"art":"Papa Giulio II","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/a/af/Pope_Julius_II.jpg/250px-Pope_Julius_II.jpg\"></div><br><div>\n<p><b>Giulio II</b>, nato <b>Giuliano della Rovere</b> (Albisola, 5 dicembre 1443 – Roma, 21 febbraio 1513), fu il 216º papa della Chiesa cattolica dal 1503 alla sua morte. Noto come \"il Papa guerriero\" o \"il Papa terribile\", è uno dei più celebri pontefici del Rinascimento. Era figlio di Raffaello della Rovere, nipote di Sisto IV, e di Teodora di Giovanni Manirola.<br>\n</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nCPU time usage: 0.136 seconds\nReal time usage: 0.161 seconds\nPreprocessor visited node count: 523/1000000\nPreprocessor generated node count: 3856/1500000\nPost‐expand include size: 3786/2048000 bytes\nTemplate argument size: 2347/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 10/40\nExpensive parser function count: 11/500\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Papa Giulio II\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Papa Giulio II"},{"id":"wk-15","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":1305.2,"end":1335.2},"art":"Bramante","lang":"it","wiki":"<div>\n<p><b>Donato \"Donnino\" di Angelo di Pascuccio</b> detto <b>il Bramante</b> (Fermignano, 1444 – Roma, 11 aprile 1514) è stato un architetto e pittore italiano, tra i maggiori artisti del Rinascimento. Formatosi a Urbino, uno dei centri della cultura italiana del XV secolo, fu attivo dapprima a Milano, condizionando lo sviluppo del rinascimento lombardo, quindi a Roma, dove progettò la Basilica di San Pietro. In qualità di architetto, fu la personalità di maggior rilievo nel passaggio tra il XV e il XVI secolo e nel maturare del classicismo cinquecentesco, tanto che la sua opera è confrontata dai contemporanei all'architettura delle vestigia romane e lui considerato \"inventor e luce della buona e vera Architettura\".<br>\n</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nCPU time usage: 0.432 seconds\nReal time usage: 0.470 seconds\nPreprocessor visited node count: 3468/1000000\nPreprocessor generated node count: 20693/1500000\nPost‐expand include size: 2901/2048000 bytes\nTemplate argument size: 1145/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 16/40\nExpensive parser function count: 13/500\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Bramante\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Bramante"},{"id":"wk-16","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":1353.9,"end":1383.9},"art":"Tomba di Giulio II","lang":"it","wiki":"<div>\n<p>La <b>tomba di Giulio II</b> è un progetto architettonico e scultoreo di Michelangelo Buonarroti che, nella sua versione definitiva ma riduttiva, è collocato nella basilica di San Pietro in Vincoli a Roma. A quest'opera Michelangelo lavorò per quasi quarant'anni, dal 1505 al 1543, con continui dissapori con la committenza, ripensamenti e ridimensionamenti dell'opera (si contano almeno sei progetti), accuse e diffamazioni, minacce di processi e di restituzione del denaro anticipato dagli eredi, arrivando a diventare una delle vicende più tormentate e sofferte della sua esistenza. Lui stesso non esitò a riferirsi a questo progetto come la \"tragedia della sepoltura\", un autentico calvario che fino agli ultimi giorni della sua vita fu fonte di inesauribili accuse, tormenti e rimorsi. Scrisse il suo biografo ufficiale Ascanio Condivi che l'impresa gli arrecò «infiniti impacci, dispiaceri e travagli e, quel ch'è peggio, per la malizia di certi uomini, infamia, della quale appena dopo molti anni s'è purgato».</p>\n<p>Da un monumentale mausoleo a pianta rettangolare con più di quaranta statue (primo progetto, 1505) si finì per arrivare a un monumento addossato a una parete di una basilica secondaria romana (1545), con appena sette statue di cui solo tre di Michelangelo e una sola (il <i>Mosè</i>) degna della sua fama: l'artista, ormai estenuato, avrebbe poi fatto scrivere al suo biografo che «questa sola statua è bastante a far onore alla sepoltura di papa Giulio».<br>\n</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nCPU time usage: 0.092 seconds\nReal time usage: 0.108 seconds\nPreprocessor visited node count: 32/1000000\nPreprocessor generated node count: 204/1500000\nPost‐expand include size: 51/2048000 bytes\nTemplate argument size: 0/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 3/40\nExpensive parser function count: 0/500\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Tomba di Giulio II\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Tomba di Giulio II"},{"id":"wk-17","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":1547.1,"end":1577.1},"art":"Martin Lutero","lang":"it","wiki":"<div>\n\n\n<p><b>Martin Lutero</b>, nome italianizzato di <b>Martin Luther</b> (Eisleben, 10 novembre 1483 – Eisleben, 18 febbraio 1546), è stato un teologo tedesco. Fu l'iniziatore della Riforma protestante, detta anche Luteranesimo.</p>\n\n\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nCPU time usage: 0.540 seconds\nReal time usage: 0.643 seconds\nPreprocessor visited node count: 3593/1000000\nPreprocessor generated node count: 21813/1500000\nPost‐expand include size: 20174/2048000 bytes\nTemplate argument size: 7975/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 16/40\nExpensive parser function count: 11/500\nLua time usage: 0.003s\nLua memory usage: 467 KB\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Martin Lutero\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Martin Lutero"},{"id":"wk-18","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":1588.8,"end":1618.8},"art":"Raffaello","lang":"it","wiki":"<div>\n\n\n<p><b>Raffaello Sanzio</b> (Urbino, 28 marzo o 6 aprile 1483 – Roma, 6 aprile 1520) è stato un pittore e architetto italiano, tra i più celebri del Rinascimento italiano.</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nCPU time usage: 0.352 seconds\nReal time usage: 0.399 seconds\nPreprocessor visited node count: 3520/1000000\nPreprocessor generated node count: 20692/1500000\nPost‐expand include size: 3120/2048000 bytes\nTemplate argument size: 1224/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 16/40\nExpensive parser function count: 15/500\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Raffaello Sanzio\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Raffaello Sanzio"},{"id":"wk-19","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":1721.4,"end":1751.4},"art":"Michelangelo","lang":"it","wiki":"<div>\n\n\n\n\n\n<p><b>Michelangelo Buonarroti</b> (Caprese Michelangelo, 6 marzo 1475 – Roma, 18 febbraio 1564) è stato uno scultore, pittore, architetto e poeta italiano. Protagonista del Rinascimento italiano, fu riconosciuto già al suo tempo come uno dei più grandi artisti di sempre.</p>\n<p>Fu nell'insieme un artista tanto geniale quanto irrequieto. Il suo nome è collegato a una serie di opere che lo hanno consegnato alla storia dell'arte, alcune delle quali sono conosciute in tutto il mondo e considerate fra i più importanti lavori dell'arte occidentale: il <i>David</i>, la <i>Pietà</i> o il ciclo di affreschi nella <i>Cappella Sistina</i> sono considerati traguardi insuperabili dell'ingegno creativo.</p>\n<p>Lo studio delle sue opere segnò le generazioni successive, dando vita, con altri modelli, a una scuola che fece arte \"alla maniera\" sua e che va sotto il nome di manierismo.<br>\n</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nCPU time usage: 0.660 seconds\nReal time usage: 0.726 seconds\nPreprocessor visited node count: 5339/1000000\nPreprocessor generated node count: 21195/1500000\nPost‐expand include size: 6299/2048000 bytes\nTemplate argument size: 1961/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 16/40\nExpensive parser function count: 16/500\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Michelangelo Buonarroti\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Michelangelo Buonarroti"},{"id":"wk-20","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":2144.9,"end":2174.9},"art":"Papa Paolo V","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/a/ad/Pope_Paul_V.jpg/250px-Pope_Paul_V.jpg\"></div><br><div>\n\n<p><b>Paolo V</b>, nato <b>Camillo Borghese</b> (Roma, 17 settembre 1552 – Roma, 28 gennaio 1621), fu il 233º papa della Chiesa cattolica e 141º sovrano dello Stato Pontificio dal 1605 alla sua morte.</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nCPU time usage: 0.136 seconds\nReal time usage: 0.172 seconds\nPreprocessor visited node count: 521/1000000\nPreprocessor generated node count: 3971/1500000\nPost‐expand include size: 3901/2048000 bytes\nTemplate argument size: 1980/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 10/40\nExpensive parser function count: 10/500\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Papa Paolo V\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Papa Paolo V"},{"id":"wk-21","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":2192.6,"end":2222.6},"art":"Gian Lorenzo Bernini","lang":"it","wiki":"<div>\n\n<p><b>Gian Lorenzo Bernini</b> (Napoli, 7 dicembre 1598 – Roma, 28 novembre 1680) è stato uno scultore, architetto e pittore italiano.</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nCPU time usage: 0.868 seconds\nReal time usage: 0.912 seconds\nPreprocessor visited node count: 5313/1000000\nPreprocessor generated node count: 20704/1500000\nPost‐expand include size: 4060/2048000 bytes\nTemplate argument size: 1557/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 16/40\nExpensive parser function count: 16/500\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Gian Lorenzo Bernini\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Gian Lorenzo Bernini"}]}

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