{"video":[{"pos":{"top":0,"left":0},"time":{"start":507,"end":668.479274},"spot":null,"idx":0,"id":"vd-0","videoId":0}],"contents":[{"id":"wk-0","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":40.2,"end":70.2},"art":"Fotosintesi clorofilliana","lang":"it","wiki":"<div>\n\n<p>La <b>fotosintesi clorofilliana</b> (dal greco φώτο- <i>[foto-]</i>, \"luce\", e σύνθεσις <i>[synthesis]</i>, \"costruzione, assemblaggio\") è un processo chimico grazie al quale le piante verdi e altri organismi producono sostanze organiche – principalmente carboidrati – a partire dall'anidride carbonica atmosferica e dall’acqua metabolica, in presenza di luce solare. La serie di reazioni chimiche che costituiscono la fotosintesi rientra tra i processi anabolici (di sintesi) dei carboidrati ed è del tutto opposta ai processi inversi di catabolismo (ossidazione).</p>\n<p>Durante la fotosintesi, con la mediazione della clorofilla, la luce solare permette di convertire sei molecole di CO<sub>2</sub> e sei molecole d'H<sub>2</sub>O in una molecola di glucosio (C<sub>6</sub>H<sub>12</sub>O<sub>6</sub>), zucchero fondamentale per la vita della pianta. Come sottoprodotto della reazione si producono sei molecole di ossigeno, che la pianta libera nell'atmosfera attraverso gli stomi che si trovano nella foglia (piccoli buchi).</p>\n<p>La fotosintesi clorofilliana è il processo di produzione primaria di composti organici da sostanze inorganiche nettamente dominante sulla Terra e, probabilmente, <span title=\"Il testo selezionato deve essere comprovato da una fonte affidabile. Modifica la pagina per aggiungere fonti.\" style=\"background:#ffeaea; color:#444444\">rappresenta la prima forma di processo anabolico sviluppato dagli organismi viventi</span>. Inoltre la fotosintesi è l'unico processo biologicamente importante in grado di raccogliere l'energia solare, da cui, fondamentalmente, dipende la vita sulla Terra.</p>\n<p>La quantità di energia solare catturata dalla fotosintesi è immensa, dell'ordine dei 100&nbsp;terawatt, che è circa sei volte quanto consuma attualmente la civiltà umana. Oltre che dell'energia, la fotosintesi è anche la fonte di carbonio dei composti organici degli organismi viventi. La fotosintesi trasforma circa <span style=\"white-space:nowrap; display:inline-block\">115&nbsp;×<small>&nbsp;</small>10<small>&nbsp;</small></span> chilogrammi di carbonio atmosferico in biomassa ogni anno.<br>\n</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1138\nCPU time usage: 0.108 seconds\nReal time usage: 0.137 seconds\nPreprocessor visited node count: 181/1000000\nPreprocessor generated node count: 2610/1500000\nPost‐expand include size: 3594/2048000 bytes\nTemplate argument size: 548/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 13/40\nExpensive parser function count: 0/500\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Fotosintesi clorofilliana\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Fotosintesi clorofilliana"},{"id":"wk-1","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":101,"end":131},"art":"Scoiattolo","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/5/51/Information-silk.svg/16px-Information-silk.svg.png\"></div><br><div>\n\n\n<p>Lo <b>scoiattolo</b> (<i>Sciurus vulgaris</i>) è un roditore di taglia medio-piccola (40 cm) della famiglia degli Sciuridae, che comprende molte altre specie come la marmotta e il cane della prateria.</p>\n<p>In verità, al genere <i>Sciurus</i> e ai suoi parenti più prossimi appartengono diverse specie di animali che vanno sotto il nome comune di \"scoiattolo\". La specie più nota è certamente lo scoiattolo europeo, rosso col pelo del petto più chiaro. In Italia la varietà rossa arriva fino alla Tuscia e all'Umbria. Più a sud viene sostituita dalla varietà nera, caratteristica dei boschi dell'Appennino dall'Abruzzo all'Aspromonte (ma se ne trova una piccola popolazione anche a Villa Ada, al centro di Roma, da non confondersi con le tamie introdotte dall'uomo).</p>\n<p>Lo scoiattolo è un animale arboricolo, abile saltatore, e per questo legato agli ambienti silvani. Si nutre di noci, ghiande, funghi e frutta, delle quali fa cospicue scorte durante la stagione estiva, immagazzinandole in dispense ben nascoste, per poi attingerne nei periodi di scarsità (salvo dimenticarsene, collaborando così alla disseminazione delle piante). I principali predatori dello scoiattolo sono la martora (<i>Martes martes</i>), il gatto selvatico (<i>Felis silvestris</i>) e diverse specie di rapaci.</p>\n<p><span title=\"Il testo selezionato deve essere comprovato da una fonte affidabile. Modifica la pagina per aggiungere fonti.\" style=\"background:#ffeaea; color:#444444\">Le popolazioni italiane (ed europee in generale) di <i>Sciurus vulgaris</i> sono fortemente minacciate dalla diffusione incontrollata di una specie introdotta (alloctona) dall'uomo nel secolo passato, l'americano Sciurus carolinensis (lo scoiattolo grigio), che possedendo un tasso riproduttivo più elevato e una maggiore adattabilità (in una parola, una maggiore idoneità biologica o fitness) sta velocemente sostituendo la specie nostrana laddove le due vengono in contatto. In Italia ciò sta succedendo in Piemonte e in Liguria, dove la rarefazione della specie rossa è ormai un dato di fatto. Un programma di eradicazione di questa specie, proposto dagli ecologi, è stato avversato da ambientalisti.</span></p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1126\nCPU time usage: 0.228 seconds\nReal time usage: 0.277 seconds\nPreprocessor visited node count: 578/1000000\nPreprocessor generated node count: 8452/1500000\nPost‐expand include size: 10163/2048000 bytes\nTemplate argument size: 4039/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 12/40\nExpensive parser function count: 3/500\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Scoiattolo\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Scoiattolo"},{"id":"wk-2","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":152.9,"end":182.9},"art":"Testudines","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/5/51/Information-silk.svg/16px-Information-silk.svg.png\"></div><br><div>\n\n\n<p>L'ordine <b>Testudines</b> <span style=\"font-variant: small-caps\">Linnaeus, 1758</span> o <b>Chelonia</b> comprende rettili comunemente noti come <b>tartarughe</b> o <b>testuggini</b>.</p>\n<p>Più precisamente il termine <i>tartaruga</i> indica le tartarughe acquatiche (siano esse d'acqua dolce – come ad esempio gli Emydidae, con membrane di pelle tra gli artigli – o marine – con arti trasformati in pinne), carnivore e con carapace dal profilo basso; mentre si dice <i>testuggine</i> (dal latino <i>testudo</i>) qualunque specie sia adattata alla vita terrestre, erbivora, con possenti artigli e con carapace (generalmente) rialzato.</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1127\nCPU time usage: 0.244 seconds\nReal time usage: 0.277 seconds\nPreprocessor visited node count: 467/1000000\nPreprocessor generated node count: 6400/1500000\nPost‐expand include size: 5948/2048000 bytes\nTemplate argument size: 1229/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 12/40\nExpensive parser function count: 0/500\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Testudines\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Testudines"},{"id":"wk-3","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":210.3,"end":240.3},"art":"Anfibi","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/5/51/Information-silk.svg/16px-Information-silk.svg.png\"></div><br><div>\n\n\n<p>Gli <b>Anfibi</b> (<b>Amphibia</b>, Linnaeus 1758) sono una classe di animali vertebrati appartenente al <i>phylum</i> Chordata.</p>\n<p>Gli anfibi sono stati i primi vertebrati a colonizzare l'ambiente terrestre (tetrapodi), e come tali hanno avuto in passato una notevole espansione e diversificazione. Rimangono però nella maggior parte dei casi ancora estremamente legati all'acqua; lo stesso nome della classe deriva dalla fusione delle due parole greche <i>ἀμφί</i>, col significato di \"doppio\", e <i>βίος</i>, col significato di \"vita\". Tale nome è dovuto sia al fatto che il ciclo vitale degli anfibi prevede che almeno una parte della vita dell'animale venga trascorsa nell'elemento acquatico, sia al fatto che la maggior parte delle specie presenta una fase larvale dall'aspetto piuttosto dissimile da quello della fase adulta, alla quale l'animale giunge tramite metamorfosi.</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1200\nCPU time usage: 0.204 seconds\nReal time usage: 0.245 seconds\nPreprocessor visited node count: 460/1000000\nPreprocessor generated node count: 6156/1500000\nPost‐expand include size: 5674/2048000 bytes\nTemplate argument size: 1337/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 12/40\nExpensive parser function count: 0/500\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Amphibia\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Amphibia"},{"id":"wk-4","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":296.2,"end":326.2},"art":"Spinarello","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/5/51/Information-silk.svg/16px-Information-silk.svg.png\"></div><br><div>\n<p><i><b>Gasterosteus aculeatus</b></i>, conosciuto comunemente come <b>Spinarello</b>, è un pesce appartenente alla famiglia Gasterosteidae.<br>\n</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1202\nCPU time usage: 0.168 seconds\nReal time usage: 0.208 seconds\nPreprocessor visited node count: 461/1000000\nPreprocessor generated node count: 6241/1500000\nPost‐expand include size: 6739/2048000 bytes\nTemplate argument size: 1042/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 12/40\nExpensive parser function count: 0/500\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Gasterosteus aculeatus\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Gasterosteus aculeatus"},{"id":"wk-5","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":388.7,"end":418.7},"art":"Migrazione","lang":"it","wiki":"<div>\n\n<p>Le <b>migrazioni</b> sono spostamenti che gli animali compiono in modo regolare, periodico (stagionale), lungo rotte ben precise (ed in genere ripetute), e che coprono distanze anche molto grandi, ma che, poi, sono sempre seguiti da un ritorno alle zone di partenza.</p>\n<p>Anche gli spostamenti di popolazioni sono considerate migrazioni; a titolo di esempio si considerino le migrazioni dei popoli barbari come i Longobardi che si stabilirono in Italia alla fine dell'Impero Romano d'Occidente.</p>\n<p>Sono indotte da cause legate alla riproduzione (la ricerca di un luogo adatto per l'accoppiamento, per la nidificazione o per l'allevamento della prole) oppure da difficoltà di carattere ambientale che si presentano periodicamente (ad esempio il sopraggiungere della stagione fredda nelle zone temperate).</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1142\nCPU time usage: 0.104 seconds\nReal time usage: 0.123 seconds\nPreprocessor visited node count: 43/1000000\nPreprocessor generated node count: 367/1500000\nPost‐expand include size: 389/2048000 bytes\nTemplate argument size: 144/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 8/40\nExpensive parser function count: 0/500\nLua time usage: 0.004s\nLua memory usage: 471 KB\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Migrazione\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Migrazione"},{"id":"wk-6","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":428,"end":458},"art":"Peppola","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/5/51/Information-silk.svg/16px-Information-silk.svg.png\"></div><br><div>\n\n<p>La <b>peppola</b> (<i>Fringilla montifringilla</i> <span style=\"font-variant: small-caps\">Linnaeus, 1758</span>) è un uccello passeriforme della famiglia dei Fringillidi, diffuso in Europa, Nord Africa e Asia.<br>\n</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1120\nCPU time usage: 0.180 seconds\nReal time usage: 0.215 seconds\nPreprocessor visited node count: 449/1000000\nPreprocessor generated node count: 6075/1500000\nPost‐expand include size: 6429/2048000 bytes\nTemplate argument size: 973/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 12/40\nExpensive parser function count: 0/500\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Fringilla montifringilla\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Fringilla montifringilla"},{"id":"wk-7","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":489.7,"end":519.7},"art":"Sparviero","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/5/51/Information-silk.svg/16px-Information-silk.svg.png\"></div><br><div>\n\n<p>Lo <b>sparviere eurasiatico</b> (<i><b>Accipiter nisus</b></i> (<span style=\"font-variant: small-caps\">Linnaeus, 1758)</span>) è un rapace appartenente alla famiglia Accipitridae, diffuso nelle zone temperate di Eurasia e Africa.<br>\n</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1198\nCPU time usage: 0.200 seconds\nReal time usage: 0.241 seconds\nPreprocessor visited node count: 577/1000000\nPreprocessor generated node count: 6650/1500000\nPost‐expand include size: 8909/2048000 bytes\nTemplate argument size: 1733/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 12/40\nExpensive parser function count: 0/500\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Accipiter nisus\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Accipiter nisus"},{"id":"wk-8","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":539.7,"end":569.7},"art":"Libellula","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/5/51/Information-silk.svg/16px-Information-silk.svg.png\"></div><br><div>\n\n\n<p>Le <b>libellule</b> (<i><b>Libellula</b></i> <span style=\"font-variant: small-caps\">Linnaeus</span>, 1758) sono un genere di insetti appartenente all'ordine degli Odonati. Il nome Libellula deriva dal latino \"libra\", ovvero bilancia, così detta perché nel volo tiene le ali orizzontali.</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1194\nCPU time usage: 0.432 seconds\nReal time usage: 0.482 seconds\nPreprocessor visited node count: 2506/1000000\nPreprocessor generated node count: 17607/1500000\nPost‐expand include size: 10307/2048000 bytes\nTemplate argument size: 2781/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 12/40\nExpensive parser function count: 2/500\nLua time usage: 0.003s\nLua memory usage: 471 KB\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Libellula\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Libellula"},{"id":"wk-9","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":605.7,"end":635.7},"art":"Muscardinus avellanarius","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/5/51/Information-silk.svg/16px-Information-silk.svg.png\"></div><br><div>\n<p>Il <b>moscardino</b> (<i>Muscardinus avellanarius</i>, Linnaeus 1758) è un roditore, appartenente alla famiglia Gliridae, che vive prevalentemente in Europa e in Asia Minore.</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1203\nCPU time usage: 0.156 seconds\nReal time usage: 0.188 seconds\nPreprocessor visited node count: 445/1000000\nPreprocessor generated node count: 6097/1500000\nPost‐expand include size: 5848/2048000 bytes\nTemplate argument size: 940/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 12/40\nExpensive parser function count: 0/500\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Muscardinus avellanarius\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Muscardinus avellanarius"}]}

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