{"video":[{"pos":{"top":0,"left":0},"time":{"start":0,"end":2781.402268},"spot":null,"idx":0,"id":"vd-0","videoId":0},{"pos":{"top":0,"left":0},"time":{"start":0,"end":2781.402268},"spot":null,"idx":1,"id":"vd-1","videoId":1},{"pos":{"top":0,"left":0},"time":{"start":0,"end":2781.402268},"spot":null,"idx":2,"id":"vd-2","videoId":2},{"pos":{"top":0,"left":0},"time":{"start":0,"end":2781.402268},"spot":null,"idx":3,"id":"vd-3","videoId":3},{"pos":{"top":0,"left":0},"time":{"start":0,"end":2781.402268},"spot":null,"idx":4,"id":"vd-4","videoId":4}],"contents":[{"id":"wk-0","pos":{"top":5,"left":97},"time":{"start":407.1,"end":437.1},"art":"Wilhelm Boger","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http:null\"></div><br><div><p><b>Wilhelm Friedrich Boger</b> (Zuffenhausen, 19 dicembre 1906 – Bietigheim-Bissingen, 3 aprile 1977) è stato un militare tedesco conosciuto come \"La Tigre di Auschwitz\", fu un carceriere nel campo di concentramento tedesco di Auschwitz e criminale di guerra nazista. È ritenuto uno dei principali carnefici di Auschwitz, insieme al suo ufficiale superiore, il capo della Gestapo, Maximilian Grabner.<br>\n</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1119\nCPU time usage: 0.544 seconds\nReal time usage: 0.579 seconds\nPreprocessor visited node count: 2937/1000000\nPreprocessor generated node count: 20629/1500000\nPost‐expand include size: 2884/2048000 bytes\nTemplate argument size: 1402/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 16/40\nExpensive parser function count: 13/500\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Wilhelm Boger\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Wilhelm Boger"},{"id":"wk-1","pos":{"top":5,"left":97},"time":{"start":476,"end":506},"art":"Heinrich Himmler","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/d/da/Bundesarchiv_Bild_183-R99621,_Heinrich_Himmler.jpg/260px-Bundesarchiv_Bild_183-R99621,_Heinrich_Himmler.jpg\"></div><br><div>\n<p><b>Heinrich Luitpold Himmler</b> (Monaco di Baviera, 7 ottobre 1900 – Luneburgo, 23 maggio 1945) <i>Reichsführer</i> delle Schutzstaffel dal 1929, comandante della polizia dal 1936 e delle forze di sicurezza del Terzo Reich (<i>Reichssicherheitshauptamt</i> o RSHA, Ufficio centrale della sicurezza del Reich) dal 1939. 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Considerato un eroe di guerra dalla eccentrica personalità, Göring, dotato di grande energia e determinazione, fu accanto ad Hitler con un ruolo spesso decisivo in tutte le fasi iniziali del Nazismo fino alla presa del potere e alla costituzione del Terzo Reich.</p>\n<p>Dopo la presa del potere, Göring accumulò un gran numero di titoli, cariche, riconoscimenti e beni materiali, esaurendo in gran parte la sua energia seguendo uno stile di vita stravagante e dissipato. Contemporaneamente tuttavia Göring svolse una importantissima attività politica all'interno del Reich dirigendo, con il titolo supremo di Maresciallo del Reich, la creazione della Luftwaffe, la costituzione della polizia segreta, le attività repressive e anche il sistema concentrazionario e di sterminio.</p>\n<p>Con l'inizio della seconda guerra mondiale, Göring, pur mantenendo il ruolo e il titolo di \"numero due\" del regime, perse progressivamente il suo potere a causa soprattutto del suo comportamento morale discutibile e delle sconfitte della Luftwaffe, non in grado di impedire la distruzione delle città tedesche, né di ostacolare la crescente superiorità aerea del nemico. Nel 1945, dopo un fallimentare tentativo di succedere a Hitler e intavolare trattative con i nemici occidentali, venne arrestato dalle SS, una volta rilasciato (dopo la morte di Hitler) si consegnò agli Alleati per poi essere condannato a morte nel processo di Norimberga. Göring riuscì a sfuggire al patibolo, suicidandosi alla vigilia dell'esecuzione.</p>\n<p>Personalità complessa e contraddittoria, Göring dimostrò con le sue azioni una brutale carica di violenza e condivise sostanzialmente, con un ruolo direttivo, tutti i crimini del nazismo.</p>\n\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1191\nCached time: 20170117110123\nCache expiry: 2592000\nDynamic content: false\nCPU time usage: 0.300 seconds\nReal time usage: 0.381 seconds\nPreprocessor visited node count: 1919/1000000\nPreprocessor generated node count: 0/1500000\nPost‐expand include size: 29038/2097152 bytes\nTemplate argument size: 8699/2097152 bytes\nHighest expansion depth: 12/40\nExpensive parser function count: 18/500\nLua time usage: 0.178/10.000 seconds\nLua memory usage: 3.57 MB/50 MB\n-->\n\n<!-- \nTransclusion expansion time report (%,ms,calls,template)\n100.00% 316.760 1 - -total\n 55.43% 175.587 1 - Template:Bio\n 24.59% 77.882 1 - Template:Carica_pubblica\n 13.31% 42.155 1 - Template:Infobox_militare\n 11.36% 35.981 1 - Template:Infobox\n 8.09% 25.611 2 - Template:Pipetrick\n 7.43% 23.525 2 - Template:Str_prima\n 6.54% 20.711 1 - Template:NN\n 5.82% 18.437 1 - Template:Avviso\n 5.40% 17.096 6 - Template:Carica_pubblica/Carica\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Hermann Göring\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Hermann Göring"},{"id":"wk-3","pos":{"top":5,"left":97},"time":{"start":660,"end":683},"art":"Ghetto di Łódź","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http:null\"></div><br><div><p>Il <b>ghetto di Łódź</b> è stato il secondo ghetto ebraico per grandezza in Polonia, dopo a quello di Varsavia e avanti a quello di Cracovia, del Terzo Reich. Situato nella città di Łódź ed inizialmente inteso come un campo di raccolta per ebrei, il ghetto venne trasformato in un importante centro industriale a basso costo di manodopera per la Germania nazista ed in special modo per l'esercito tedesco. A causa dell'elevata produttività il ghetto riuscì a sopravvivere fino all'agosto 1944 quando la popolazione rimasta venne deportata ad Auschwitz. Fu l'ultimo ghetto polacco ad essere liquidato. Al contrario del ghetto di Varsavia, su cui esiste un'abbondante documentazione, si sapeva poco del ghetto di Lodz, l'unica testimonianza che si ha al riguardo è il Diario di Dawid Sierakowiak, cinque quaderni ritrovati in un archivio dell'Istituto storico ebraico di Varsavia.</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1208\nCached time: 20170117111532\nCache expiry: 2592000\nDynamic content: false\nCPU time usage: 0.004 seconds\nReal time usage: 0.006 seconds\nPreprocessor visited node count: 1/1000000\nPreprocessor generated node count: 0/1500000\nPost‐expand include size: 0/2097152 bytes\nTemplate argument size: 0/2097152 bytes\nHighest expansion depth: 1/40\nExpensive parser function count: 0/500\n-->\n\n<!-- \nTransclusion expansion time report (%,ms,calls,template)\n100.00% 0.000 1 - -total\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Ghetto di Łódź\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Ghetto di Łódź"},{"id":"wk-4","pos":{"top":5,"left":97},"time":{"start":724,"end":745},"art":"Campo di concentramento di Bergen-Belsen","lang":"it","wiki":"<div><p><span style=\"font-size: small\"></span></p>\n\n\n<p>Il <b>campo di concentramento di Bergen-Belsen</b> (o comunemente <b>Belsen</b>) era un campo di concentramento nazista situato nella bassa Sassonia, a sud-est della cittadina di Bergen, vicino a Celle. Adibito fino al 1943 unicamente a campo per prigionieri di guerra, negli anni che seguirono vennero internati anche ebrei, criminali comuni, prigionieri politici, rom, testimoni di Geova e omosessuali. 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I processi si tennero nella città tedesca di Norimberga (<i>Nürnberg</i>) dal 20 novembre 1945 al 1º ottobre 1946 nel Palazzo di Giustizia di Norimberga (la città era, insieme a Berlino e Monaco, una delle città simbolo del regime nazista). Il primo e più famoso di questi processi fu il <i>Processo dei principali criminali di guerra davanti al Tribunale militare internazionale</i> (IMT), che giudicò ventiquattro dei più importanti capi nazisti catturati (o ancora ritenuti in vita). Il secondo gruppo di processi fu per criminali di guerra inferiori, tenuto sotto la Legge numero 10 del Consiglio di Controllo dal Tribunale militare di Norimberga (NMT), e comprese anche il famoso Processo ai dottori. Questa voce tratta principalmente i processi del primo gruppo. Per i processi del secondo gruppo si veda la voce Processi secondari di Norimberga.</p>\n<p>La decisione di porre a processo i principali esponenti dell'Asse fu presa ancor prima della cessazione della guerra. Dal 18 ottobre all'11 novembre del 1943 si svolse a Mosca la terza conferenza tripartita di Mosca, con la presenza dei tre ministri degli esteri dell'alleanza, Cordell Hull, Anthony Eden e Vjačeslav Molotov. Fu stilato un primo elenco degli uomini politici che avrebbero dovuto essere processati in caso di vittoria dell'alleanza:</p>\n\n<p>Come ebbe a scrivere Churchill nelle sue memorie, \"l'uccisione di Mussolini ci risparmiò una Norimberga italiana\". Al termine dell'incontro venne stilato un documento nel quale i tre capi della coalizione, Winston Churchill, Franklin Delano Roosevelt e Stalin, si impegnavano al termine della guerra a far sì che i criminali nazisti venissero processati secondo le leggi del paese nel quale i crimini fossero stati commessi. Nella successiva Conferenza di Teheran, dal 28 novembre al 1º dicembre dello stesso anno, venne esteso il concetto di crimine nazionale ad un più ampio livello, e superato il concetto della punibilità nazionale.<br>\n</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1192\nCPU time usage: 0.120 seconds\nReal time usage: 0.147 seconds\nPreprocessor visited node count: 178/1000000\nPreprocessor generated node count: 1614/1500000\nPost‐expand include size: 2761/2048000 bytes\nTemplate argument size: 894/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 11/40\nExpensive parser function count: 3/500\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Processo di Norimberga\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Processo di Norimberga"},{"id":"wk-6","pos":{"top":5,"left":97},"time":{"start":1722,"end":1752.2},"art":"Campo di concentramento di Auschwitz","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/d/d0/Flag_of_UNESCO.svg/25px-Flag_of_UNESCO.svg.png\"></div><br><div><p><span style=\"font-size: small;\"></span></p>\n\n\n\n\n<p>Il <b>campo di concentramento di Auschwitz</b> fu uno dei tre campi principali che formavano il complesso concentrazionario situato nelle vicinanze di Auschwitz (in polacco <i>Oświęcim</i>), in Polonia. Facevano parte del complesso anche il campo di sterminio di Birkenau, situato a Birkenau (in polacco <i>Brzezinka</i>), il campo di lavoro di Monowitz, situato a Monowitz, (in polacco <i>Monowice</i>) ed i restanti 45 sottocampi costruiti durante l'occupazione tedesca della Polonia.</p>\n<p>Il complesso dei campi di Auschwitz svolse un ruolo fondamentale nei progetti di \"soluzione finale del problema ebraico\" - eufemismo con il quale i nazisti indicarono lo sterminio degli ebrei (nel campo, tuttavia, trovarono la morte anche molte altre categorie di internati) - divenendo rapidamente il più grande ed efficiente centro di sterminio nazista. Auschwitz, nell'immaginario collettivo, è diventato il simbolo universale del lager.</p>\n<p>Dal 1979, ciò che resta di quel luogo è patrimonio dell'umanità dell'UNESCO ed è visitabile dal pubblico.</p>\n\n<p><br>\n</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1139\nCPU time usage: 0.284 seconds\nReal time usage: 0.320 seconds\nPreprocessor visited node count: 292/1000000\nPreprocessor generated node count: 2043/1500000\nPost‐expand include size: 7151/2048000 bytes\nTemplate argument size: 595/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 6/40\nExpensive parser function count: 0/500\nLua time usage: 0.028s\nLua memory usage: 1.04 MB\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Campo di concentramento di Auschwitz\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Campo di concentramento di Auschwitz"},{"id":"wk-7","pos":{"top":5,"left":97},"time":{"start":2125,"end":2155.1},"art":"Altaussee","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/c/c1/Coats_of_arms_of_None.svg/80px-Coats_of_arms_of_None.svg.png\"></div><br><div>\n\n<p><b>Altaussee</b> è un comune di 1.912 abitanti della Stiria (Austria). Compreso nel distretto di Liezen è parte del subdistretto di Bad Aussee (<i>Expositur Bad Aussee</i>).</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1148\nCPU time usage: 1.300 seconds\nReal time usage: 1.381 seconds\nPreprocessor visited node count: 7233/1000000\nPreprocessor generated node count: 25536/1500000\nPost‐expand include size: 23765/2048000 bytes\nTemplate argument size: 2113/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 19/40\nExpensive parser function count: 6/500\nLua time usage: 0.083s\nLua memory usage: 660 KB\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Altaussee\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Altaussee"},{"id":"wk-8","pos":{"top":5,"left":97},"time":{"start":2647.1,"end":2677.1},"art":"Primo Levi","lang":"it","wiki":"<div>\n\n\n<p><b>Primo Michele Levi</b> (Torino, 31 luglio 1919 – Torino, 11 aprile 1987) è stato uno scrittore, partigiano, chimico e poeta italiano, autore di racconti, memorie, poesie e romanzi.</p>\n<p>Partigiano antifascista, nel 1943 venne catturato dai nazifascisti e quindi, nel febbraio dell'anno successivo, deportato nel campo di concentramento di Auschwitz in quanto ebreo. Scampato al lager, tornò avventurosamente in Italia, dove si dedicò con forte impegno al compito di raccontare le atrocità viste o subite. Il suo romanzo più famoso, sua opera d'esordio, <i>Se questo è un uomo</i>, che racconta le sue terribili esperienze nel campo di sterminio nazista, è considerato un classico della letteratura mondiale, inserendosi nel filone della memorialistica autobiografica e nel cosiddetto neorealismo.</p>\n<p>Primo Levi venne trovato morto nell'aprile 1987 alla base della tromba delle scale di casa sua, a seguito di una caduta: rimane il dubbio se la caduta, che ne ha provocato la morte, sia dovuta a cause accidentali o se sia stato un suicidio.<br>\n</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1195\nCPU time usage: 0.684 seconds\nReal time usage: 0.744 seconds\nPreprocessor visited node count: 5521/1000000\nPreprocessor generated node count: 21494/1500000\nPost‐expand include size: 5269/2048000 bytes\nTemplate argument size: 1882/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 16/40\nExpensive parser function count: 17/500\nLua time usage: 0.003s\nLua memory usage: 484 KB\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Primo Levi\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Primo Levi"},{"id":"wk-9","pos":{"top":5,"left":97},"time":{"start":36.4,"end":66.4},"art":"Germania nazista","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/9/99/Flag_of_German_Reich_(1935–1945).svg/125px-Flag_of_German_Reich_(1935–1945).svg.png\"></div><br><div>\n\n\n<p><b>Germania nazista</b> o <b>Germania nazionalsocialista</b> e <b>Terzo Reich</b> (in tedesco <i>Drittes Reich</i>) sono le definizioni con cui comunemente ci si riferisce alla Germania degli anni tra il 1933 e il 1945, quando si trovò sotto il regime totalitario del Partito Nazionalsocialista Tedesco dei Lavoratori guidato da Adolf Hitler. Il termine <i>Terzo Reich</i> intendeva connotare lo stato nazista come il successore storico del medievale Sacro Romano Impero (962–1806) e del moderno Impero tedesco (1871–1918). La Germania nazista ebbe due denominazioni ufficiali, <i><b>Deutsches Reich</b></i> (tale denominazione era in uso sin dal 1871) dal 1933 al 1943, e <i><b>Großdeutsches Reich</b></i> (it. <i>Reich della Grande Germania</i>) dal 1943 al 1945.</p>\n<p>Il 30 gennaio 1933, Adolf Hitler venne nominato Cancelliere del Reich. Nonostante inizialmente si trovasse a capo di un governo di coalizione, si liberò velocemente degli alleati di governo. All'epoca i confini tedeschi erano ancora quelli stabiliti nel Trattato di Versailles del 1919 tra la Germania e le Potenze Alleate (Regno Unito, Francia, Stati Uniti d'America, Regno d'Italia, Impero Giapponese e altri) dopo la fine della prima guerra mondiale; a nord la Germania era limitata da mare del Nord, mar Baltico e Danimarca; a est era divisa in due parti e confinava con Lituania, la Libera Città di Danzica, Polonia e Cecoslovacchia; a sud confinava con Austria e Svizzera, mentre a ovest toccava Francia, Lussemburgo, Belgio, Paesi Bassi, Renania e Saarland. Questi confini cambiarono dopo che la Germania riprese il controllo di Renania, Saarland e Territorio di Memel e si annesse l'Austria, i Sudeti e la Boemia e Moravia. Durante la seconda guerra mondiale la Germania si espanse trasformandosi nella <i>Grande Germania</i>, secondo i principi del Pangermanismo, già sviluppati nel secolo precedente ma particolarmente cari a Hitler; tale processo di espansione iniziò nel 1938 con l'annessione dell'Austria, ma fu l'occupazione della Polonia che spinse Regno Unito e Francia alla dichiarazione di guerra.</p>\n<p>Nel corso della guerra la Germania e le altre Potenze dell'Asse europee (Italia, Ungheria, Romania e Slovacchia) conquistarono e occuparono la maggior parte dell'Europa (con l'eccezione delle Isole Britanniche, della Svizzera, della Svezia, della Penisola iberica e della Turchia europea) nonché parte della Russia europea. I nazisti perseguitarono e assassinarono milioni di ebrei e di appartenenti ad altre minoranze etniche mettendo in atto il genocidio noto come Olocausto; questo procedimento di pulizia etnica era da essi denominato con l'ambiguo termine di \"soluzione finale\" (<i>Endlösung</i> in tedesco). Inoltre furono perseguitati o uccisi diversi esponenti antinazisti (perlopiù socialisti e comunisti) eseguendo condanne a morte con il <i>Volksgerichtshof</i> (Tribunale del Popolo), nonché Testimoni di Geova, Rom e Sinti (quest'altro genocidio è noto come Porajmos), omosessuali tramite il Paragrafo 175 del codice penale tedesco e inoltre persone con problemi mentali e genetici tramite il programma Aktion T4.</p>\n<p>Tra il 1943 e il 1945 la Germania subì una continua serie di pesanti sconfitte da parte degli Alleati, tra i quali spiccavano Stati Uniti, Unione Sovietica, Regno Unito, Francia e Canada. Ciò portò all'occupazione del territorio tedesco e allo smembramento in quattro settori d'occupazione, poi ridotti a due, uno filo-occidentale (la Germania Ovest) e uno filo-sovietico (la Germania Est).<br>\n<br>\n</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1142\nCPU time usage: 0.436 seconds\nReal time usage: 0.524 seconds\nPreprocessor visited node count: 621/1000000\nPreprocessor generated node count: 3787/1500000\nPost‐expand include size: 17210/2048000 bytes\nTemplate argument size: 10782/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 9/40\nExpensive parser function count: 0/500\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Germania nazista\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Germania nazista"},{"id":"wk-10","pos":{"top":5,"left":97},"time":{"start":99.6,"end":129.6},"art":"Olocausto","lang":"it","wiki":"<div>\n\n\n<p>Dalla metà del XX secolo con il termine <b>Olocausto</b> (con l'adozione della maiuscola) si indica, per antonomasia, il genocidio perpetrato dalla Germania nazista e dai suoi alleati nei confronti degli ebrei d'Europa. Esso consistette nello sterminio di un numero compreso tra i 5 e i 6 milioni di ebrei, di ogni sesso ed età. L'Olocausto in quanto genocidio degli ebrei è chiamato, più correttamente, con il nome di <b>Shoah</b> (in lingua ebraica: השואה, HaShoah, \"catastrofe\", \"distruzione\").</p>\n<p>La distruzione di circa i due terzi degli ebrei d'Europa venne organizzata e portata a termine dalla Germania nazista mediante un complesso apparato amministrativo, economico e militare che coinvolse gran parte delle strutture di potere burocratiche del regime, con uno sviluppo progressivo che ebbe inizio nel 1933 con la segregazione degli ebrei tedeschi, proseguì, estendendosi a tutta l'Europa occupata dal Terzo Reich durante la seconda guerra mondiale, con il concentramento e la deportazione e quindi culminò dal 1941 con lo sterminio fisico per mezzo di eccidi di massa sul territorio da parte di reparti speciali e soprattutto in strutture di annientamento appositamente predisposte (campi di sterminio). Questo evento non trova nella storia altri esempi a cui possa essere paragonato per le sue dimensioni e per le caratteristiche organizzative e tecniche dispiegate dalla macchina di distruzione nazista.</p>\n<p>La parola \"Olocausto\" deriva dal greco ὁλόκαυστος (<i>olokaustos</i>, \"bruciato interamente\"), a sua volta composta da ὅλος (<i>olos</i>, \"tutto intero\") e καίω (<i>kaio</i>, \"brucio\") ed era inizialmente utilizzata ad indicare la più retta forma di sacrificio prevista dal giudaismo.</p>\n<p>L'uso del termine Olocausto viene anche esteso a tutte le persone, gruppi etnici e religiosi ritenuti \"indesiderabili\" dalla dottrina nazista, e di cui il Terzo Reich aveva previsto e perseguito il totale annientamento nel medesimo evento storico: essi potevano comprendere, secondo i progetti del Generalplan Ost, popolazioni delle regioni orientali europee occupate ritenute \"inferiori\", e includere quindi prigionieri di guerra sovietici, oppositori politici, nazioni e gruppi etnici quali Rom, Sinti, Jenisch, gruppi religiosi come testimoni di Geova e pentecostali, omosessuali, malati di mente e portatori di handicap.<br>\n</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1137\nCPU time usage: 0.180 seconds\nReal time usage: 0.198 seconds\nPreprocessor visited node count: 162/1000000\nPreprocessor generated node count: 925/1500000\nPost‐expand include size: 795/2048000 bytes\nTemplate argument size: 109/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 8/40\nExpensive parser function count: 0/500\nLua time usage: 0.004s\nLua memory usage: 484 KB\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Olocausto\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Olocausto"},{"id":"wk-11","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":231.5,"end":261.5},"art":"Seconda guerra mondiale","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/c/cb/WW2Montage.PNG/250px-WW2Montage.PNG\"></div><br><div>\n\n\n<p>La <b>seconda guerra mondiale</b> fu il conflitto armato che tra il 1939 e il 1945 vide contrapporsi da un lato le potenze dell'Asse e dall'altro i Paesi Alleati.</p>\n<p>Viene definito \"mondiale\" in quanto, così come già accaduto per la grande guerra, vi parteciparono nazioni di tutti i continenti e le operazioni belliche interessarono gran parte del pianeta. Ebbe inizio il 1º settembre 1939 con l'attacco della Germania nazista alla Polonia e terminò, nel teatro europeo, l'8 maggio 1945 con la resa tedesca e in quello asiatico il successivo 2 settembre con la resa dell'Impero giapponese.</p>\n<p>È considerato il più grande conflitto armato della storia, costato all'umanità sei anni di sofferenze, distruzioni e massacri con un totale di 55-60 milioni di morti. Le popolazioni civili si trovarono direttamente coinvolte nel conflitto a causa dell'utilizzo di armi sempre più potenti e distruttive, dei pesanti bombardamenti contro obiettivi civili effettuati da entrambe le parti in conflitto, o perché invise all'occupante: in particolare il Terzo Reich portò avanti con metodi ingegneristici l'Olocausto per annientare, tra gli altri, le popolazioni di origine o etnia ebraica e perseguì una politica di riorganizzazione etnico-politica dell'Europa centro-orientale che prevedeva la distruzione o deportazione di intere popolazioni slave.</p>\n<p>Al termine della guerra l'Europa, ridotta a un cumulo di macerie, completò il processo di involuzione iniziatosi con la prima guerra mondiale e perse definitivamente il primato politico-economico mondiale, che fu assunto in buona parte dagli Stati Uniti; a essi si contrappose l'Unione Sovietica, uscita vincitrice dal conflitto dopo essersi assunta il peso principale della guerra contro la Germania nazista. Il confronto tra le due superpotenze si sviluppò per oltre quarant'anni nello scenario noto come \"guerra fredda\".</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1231\nCached time: 20170117105049\nCache expiry: 2592000\nDynamic content: false\nCPU time usage: 0.100 seconds\nReal time usage: 0.136 seconds\nPreprocessor visited node count: 1545/1000000\nPreprocessor generated node count: 0/1500000\nPost‐expand include size: 43901/2097152 bytes\nTemplate argument size: 11405/2097152 bytes\nHighest expansion depth: 9/40\nExpensive parser function count: 0/500\nLua time usage: 0.015/10.000 seconds\nLua memory usage: 804 KB/50 MB\n-->\n\n<!-- \nTransclusion expansion time report (%,ms,calls,template)\n100.00% 84.537 1 - -total\n 49.36% 41.729 1 - Template:Infobox_conflitto\n 43.22% 36.537 1 - Template:Infobox\n 28.28% 23.909 15 - Template:Bandiera\n 21.08% 17.817 1 - Template:CampagnaBox_Seconda_guerra_mondiale\n 19.56% 16.537 1 - Template:Nota_disambigua\n 19.25% 16.270 1 - Template:Campagna\n 17.75% 15.003 1 - Template:Navbox\n 16.78% 14.186 1 - Template:Str_find\n 9.73% 8.225 1 - Template:Avvisounicode\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Seconda guerra mondiale\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Seconda guerra mondiale"},{"id":"wk-12","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":354.6,"end":384.6},"art":"Negazionismo dell'Olocausto","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http:null\"></div><br><div><p>Il <b>negazionismo dell'Olocausto</b> è una corrente di pensiero antistorica e antiscientifica il cui principale assunto è la negazione della veridicità dell'Olocausto, ossia del genocidio degli ebrei da parte della Germania nazista. Tale teorizzazione, attraverso l'uso spregiudicato e ideologizzato di uno scetticismo storiografico portato all'estremo, nega una serie di eventi connessi al fascismo e al nazismo; secondo questa teoria, l'Olocausto stesso sarebbe un'enorme finzione, funzionale alla demonizzazione della Germania, alle politiche sotterraneamente perseguite dai circoli ebraici mondiali e alla creazione e difesa dello Stato d'Israele.</p>\n<p>I sostenitori di queste tesi si descrivono come persone che pretendono prove e come \"storici revisionisti\" interessati a rivedere gli studi attuali, che essi definiscono in diversi modi, quali \"<i>olocaustomania</i>\", \"<i>menzogna olocaustica</i>\", \"<i>sacra vulgata olocaustica</i>\". L'uso del termine \"revisionismo\" anziché \"negazionismo\" è contestato dalla comunità scientifica, che vi vede un tentativo di occultare dietro un termine dal legittimo uso accademico (revisionismo storiografico) un'operazione di minimizzazione e negazione di fatti acquisiti. Sono state quindi coniate espressioni che fanno invece leva sulla parola \"negazione\", rilevando come lo scopo sia unicamente quello di \"negare\" la veridicità storica della Shoah.</p>\n<p>In alcuni paesi (Austria, Francia, Germania e Belgio) la negazione dell'Olocausto è configurata come illecito, mentre in altri (Israele, Portogallo e Spagna) è punita la negazione di qualsiasi genocidio. Norme antinegazioniste sono state introdotte anche nell'ordinamento dei seguenti stati: Nuova Zelanda, Svezia, Australia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Lituania, Polonia, Italia (dove è previsto dal 2016 come aggravante del reato di propaganda di odio razziale ma non come fattispecie a sé) e Romania. In genere è prevista come pena la reclusione, che in alcuni paesi può arrivare sino a dieci anni. Nel 2007 le Nazioni Unite hanno approvato una risoluzione degli Stati Uniti che \"<i>condanna senza riserve qualsiasi diniego dell'Olocausto e sollecita tutti i membri a respingerlo, che sia parziale o totale, e a respingere iniziative in senso contrario</i>\". I negazionisti considerano tali leggi come un mezzo di limitare la libertà di parola e una difesa degli storici \"olocaustici\", con la forza della legge.</p>\n\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1191\nCached time: 20170117142557\nCache expiry: 2592000\nDynamic content: false\nCPU time usage: 0.056 seconds\nReal time usage: 0.066 seconds\nPreprocessor visited node count: 123/1000000\nPreprocessor generated node count: 0/1500000\nPost‐expand include size: 532/2097152 bytes\nTemplate argument size: 0/2097152 bytes\nHighest expansion depth: 3/40\nExpensive parser function count: 0/500\nLua time usage: 0.012/10.000 seconds\nLua memory usage: 922 KB/50 MB\n-->\n\n<!-- \nTransclusion expansion time report (%,ms,calls,template)\n100.00% 29.213 1 - -total\n 92.68% 27.075 1 - Template:En\n 91.40% 26.700 2 - Template:Lingue\n 6.92% 2.021 1 - Template:De\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Negazionismo dell'Olocausto\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Negazionismo dell'Olocausto"},{"id":"wk-13","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":566.5,"end":596.5},"art":"Soluzione finale della questione ebraica","lang":"it","wiki":"<div>\n<p>Il termine <b>soluzione finale della questione ebraica</b> (in lingua tedesca <i><b>Endlösung der Judenfrage</b></i>) fu usato dai nazionalsocialisti a partire dalla fine del 1940, dapprima per definire gli spostamenti forzati e le deportazioni (\"evacuazioni\") della popolazione ebraica che si trovava allora nei territori controllati dalla Wehrmacht, poi, dall'agosto del 1941, per riferirsi allo sterminio sistematico della stessa, che oggi viene comunemente chiamato Olocausto, o Shoah. Questo eufemismo serviva da una parte a mimetizzare il genocidio verso l'esterno, dall'altra per una giustificazione ideologica, come se davvero si risolvesse un problema di portata mondiale.</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1233\nCached time: 20170117110138\nCache expiry: 2592000\nDynamic content: false\nCPU time usage: 0.020 seconds\nReal time usage: 0.027 seconds\nPreprocessor visited node count: 57/1000000\nPreprocessor generated node count: 0/1500000\nPost‐expand include size: 559/2097152 bytes\nTemplate argument size: 182/2097152 bytes\nHighest expansion depth: 9/40\nExpensive parser function count: 0/500\nLua time usage: 0.002/10.000 seconds\nLua memory usage: 516 KB/50 MB\n-->\n\n<!-- \nTransclusion expansion time report (%,ms,calls,template)\n100.00% 20.862 1 - -total\n 74.25% 15.489 1 - Template:Nota_disambigua\n 63.84% 13.318 1 - Template:Str_find\n 25.43% 5.305 1 - Template:Avvisounicode\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Soluzione finale della questione ebraica\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Soluzione finale della questione ebraica"},{"id":"wk-14","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":747,"end":768},"art":"Muselmann","lang":"it","wiki":"<div>\n<p><b>Muselmann</b> (anche: <i>Muselman</i>, plurale <i>Muselmänner</i>, polacco <i>Muzułman</i>) nel gergo <i>Lagerszpracha</i> durante il Nazionalsocialismo, erano i prigionieri con inedia fino alle ossa già in fase di pre-agonia.</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1289\nCached time: 20170117112257\nCache expiry: 2592000\nDynamic content: false\nCPU time usage: 0.004 seconds\nReal time usage: 0.008 seconds\nPreprocessor visited node count: 1/1000000\nPreprocessor generated node count: 0/1500000\nPost‐expand include size: 0/2097152 bytes\nTemplate argument size: 0/2097152 bytes\nHighest expansion depth: 1/40\nExpensive parser function count: 0/500\n-->\n\n<!-- \nTransclusion expansion time report (%,ms,calls,template)\n100.00% 0.000 1 - -total\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Muselmann\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Muselmann"},{"id":"tx-15","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":775.1,"end":805.1},"title":"La liberazione dei campi di sterminio nazisti","text":"<p>Mentre avanzavano in Europa, facendo arretrare l'esercito Nazista, gli Alleati cominciarono a incontrare sul proprio cammino decine di migliaia di prigionieri provenienti dai campi di concentramento. Molti di loro erano o malati o in grave stato di malnutrizione.</p>\n\n<p>Le forze sovietiche furono le prime ad avvicinarsi ad alcuni tra i campi più importanti, raggiungendo quello di Majdanek, vicino a Lublino (Polonia), nel luglio del 1944. Sorpresi dalla rapida avanzata sovietica, i Nazisti avevano cercato di nascondere le prove dello sterminio distruggendo il campo, incendiando il grande crematorio usato per bruciare i corpi dei prigionieri uccisi, ma nella fretta dell’evacuazione lasciarono inttte le camere a gas. Nell’estate del 1944, i Sovietici conquistarono anche le zone in cui si trovavano i campi di sterminio di Belzec, Sobibor e Treblinka, campi che i Nazisti avevano già smantellato nel 1943.</p>\n\n<p> I Sovietici liberarono Auschwitz il 27 gennaio del 1945, giornata simbolica in cui si è scelto di celebrare il Giorno della Memoria. All'interno del campo l'Armata Rossa trovò vivi solo alcune migliaia di prigionieri, insieme alle prove degli assassinii di massa e agli oggetti personali confiscati ai prigonieri dai nazisti. Nei mesi seguenti, vennero liberati altri campi negli stati Baltici e in Polonia e poco dopo la resa della Germania fu liberato i campi di concentramento di Stutthof, Sachsenhausen e Ravensbrück.</p>\n\n<p>Le forze americane liberarono il campo di concentramento di Buchenwald, vicino Weimar nell’ aprile 1945, pochi giorni dopo che i Nazisti avevano cominciato ad evacuarlo. Il giorno stesso della liberazione del campo, un’organizzazione clandestina di prigionieri riuscì a prenderne il controllo con l’intento di evitare che le guardie naziste in fuga commettessero ulteriori atrocità. Le forze americane successivamente liberarono anche a Dora-Mittelbau, Flossenbürg, Dachau e Mauthausen.</p>\n\n<p>Le forze britanniche liberarono alcuni campi di concentramento nel nord della Germania, tra i quali Neuengamme e Bergen-Belsen alla metà di aprile del 1945. Circa 60.000 prigionieri, la maggior parte in condizioni critiche a causa di un’epidemia di tifo, furono trovati ancora vivi. Più di 10.000, però, morirono nelle settimane successive a causa della malnutrizione e delle malattie.</p>\n","art":"Campo di concentramento di Bergen-Belsen"},{"id":"wk-16","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":978.1,"end":1008.1},"art":"Gestapo","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/0/00/Schutzstaffel_Abzeichen.svg/100px-Schutzstaffel_Abzeichen.svg.png\"></div><br><div>\n\n<p>La <b>Geheime Staatspolizei</b> (dal tedesco: <i>Polizia segreta di stato</i>), comunemente abbreviata in <b>Gestapo</b>, era la polizia segreta della Germania nazista.</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1197\nCached time: 20170117120110\nCache expiry: 2592000\nDynamic content: false\nCPU time usage: 0.056 seconds\nReal time usage: 0.077 seconds\nPreprocessor visited node count: 742/1000000\nPreprocessor generated node count: 0/1500000\nPost‐expand include size: 12019/2097152 bytes\nTemplate argument size: 2714/2097152 bytes\nHighest expansion depth: 12/40\nExpensive parser function count: 3/500\nLua time usage: 0.008/10.000 seconds\nLua memory usage: 592 KB/50 MB\n-->\n\n<!-- \nTransclusion expansion time report (%,ms,calls,template)\n100.00% 52.343 1 - -total\n 72.49% 37.945 1 - Template:Infobox_unità_militare\n 60.90% 31.879 1 - Template:Infobox\n 27.38% 14.330 1 - Template:F\n 24.43% 12.789 1 - Template:Avviso\n 11.87% 6.213 1 - Template:Categorie_avviso\n 7.64% 3.999 1 - Template:Bandiera\n 3.94% 2.064 4 - Template:Infobox_unità_militare/Colore\n 3.77% 1.972 1 - Template:Icona_lavoro\n 3.53% 1.845 5 - Template:Naz/DEU_1933-1945\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Gestapo\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Gestapo"},{"id":"tx-17","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":1154,"end":1183},"title":"National Politische Erziehungsanstalten","text":"<p>Le Nationalpolitische Erziehungsanstalten (traduzione Istituti di Educazione Nazionalpolitica), conosciute anche con l'acronimo NaPoLA (dalla dizione alternativa Nationalpolitische Lehranstalten) sostituirono durante gli anni del nazismo le tradizionali accademie tedesche per l'addestramento dei cadetti, ed erano le prestigiose scuole dalle quali provenivano i migliori elementi della dirigenza militare. Da questi istituti nazificati fiorì in special modo la dirigenza delle Waffen-SS, il ramo militarizzato delle SS. Nel 1938, cinque anni dopo l'ascesa al potere di Adolf Hitler, i NaPoLA erano già ventuno in tutto il paese e accettavano, dopo “un'accurata selezione”, i ragazzi di esclusiva origine ariana più promettenti.</p>\n"},{"id":"tx-18","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":1189.4,"end":1219.4},"title":"Il sistema scolastico tedesco e le organizzazioni giovanili","text":"<p>A partire dagli anni '20, il Partito Nazista si concentrò particolarmente sull'educazione della gioventù tedesca, perché la considerava un obiettivo speciale dei suoi messaggi propagandistici, che insistevano sul fatto che il Partito costituisse un movimento particolarmente adatto ai giovani, in quanto fortemente dinamico, dalla mentalità elastica e che guardava al futuro con ottimismo. Milioni di giovani Tedeschi vennero conquistati da questa ideologia che li coinvolgeva sia a livello scolastico che con attività extracurricolari.</p>\n\n<p>Nel gennaio del 1933, la Gioventù Hitleriana aveva solo 50.000 membri, ma alla fine dello stesso anno quella cifra raggiunse oltre i due milioni di iscritti. Entro il 1936 avrebbe poi raggiunto i 5.4 milioni, ben prima che iscrizione all'organizzazione diventasse obbligatoria, nel 1939. Anno in cui le autorità tedesche proibirono la costituzione di nuove organizzazioni giovanili, e sciolsero tutte quelle già esistenti che avrebbero potuto competere la Gioventù Hitleriana.</p>\n\n<p>Il Sistema Scolastico nello Stato Nazista serviva ad indottrinare gli studenti e ad educarli al Nazional Socialismo. Gli insegnanti glorificavano le razze nordiche, in particolare quella "ariana", e denigravano gli Ebrei e altri popoli ritenuti inferiori, definendoli "razze bastarde e parassite", incapaci di creare una vera cultura o un'autentica civiltà.</p>\n\n<p>Dopo il 1933, il regime nazista eliminò dalle scuole pubbliche tutti gli insegnanti Ebrei o quelli che venivano ritenuti "politicamente inaffidabili". La maggior parte degli educatori rimase al proprio posto, scegliendo di entrare nella Lega degli Insegnanti Nazional Socialisti. Entro il 1936, il 97% degli insegnanti delle scuole pubbliche era entrato nella Lega e, in effetti, quella fu la categoria professionale che registrò il più alto numero di adesioni al Partito Nazista.</p>\n\n<p>Sia la scuola che la Gioventù Hitleriana miravano a produrre cittadini tedeschi consapevoli delle differenze razziali e allo stesso tempo obbedienti, pronti al sacrificio, e disposti a morire per il "<em>Führer</em> e per la Madrepatria". La devozione a Adolf Hitler era infatti una componente essenziale dell'addestramento impartito dalla Gioventù Hitleriana. Quindi queste istituzioni giovanili giocarono un ruolo molto importante nel disseminare le idee naziste tra la gioventù tedesca: mentre i censori toglievano certe letture dalle classi, gli educatori tedeschi introducevano nuovi testi che insegnavano agli studenti l'amore per Hitler, l'obbedienza allo Stato, il militarismo, il razzismo e l'antisemitismo.</p>\n\n<p>Fin dai primi giorni di scuola, i bambini tedeschi venivano educati al culto di Adolf Hitler e il suo ritratto era un oggetto comune nelle aule tedesche. I libri scolastici spesso contenevano storie che descrivevano l'emozione provata da un bambino la prima volta che aveva visto il leader tedesco. Anche i giochi da tavolo e gli altri giocattoli per l'infanzia vennero usati come strumenti per diffondere l'ideologia Nazista tra i giovani tedeschi, e far abituare i bambini alla cultura militarista.</p>\n\n<p>Le Organizzazioni Giovanili La Gioventù Hitleriana e la Lega delle Giovani Tedesche furono gli strumenti principali con cui i Nazisti plasmarono le coscenze, il modo di pensare e le azioni della gioventù tedesca. I leader dei giovani pianificavano e controllavano attentamente le attività da svolgere e organizzavano eventi per diffondere la propaganda: così avveniva, ad esempio, in occasione dei grandi raduni popolari in cui si svolgevano attività di carattere rituale e spettacoli che dovevano creare l'illusione di una comunità nazionale, capace di superare quelle divisioni di classe e di religione.</p>\n\n<p>La Gioventù Hitleriana aveva come scopo originale quello di addestrare i ragazzi al servizio nelle SA (Truppe d'Assalto), una formazione paramilitare che faceva capo al Partito Nazista, ma dal 1933 cercò anche di integrare i ragazzi anche nella comunità nazionale nazista, di prepararli al servizio militare ed in seguito anche per le SS.</p>\n\n<p>Nel 1939, l'appartenenza ai gruppi giovanili nazisti divenne obbligatoria per tutti i ragazzi e le ragazze compresi tra i dieci e i diciotto anni d'età. Gli incontri che si svolgevano dopo la scuola e i campeggi nei fine settimana insegnavano ai ragazzi la fedeltà al Partito Nazista e ai futuri leader dello Stato Nazional Socialista.</p>\n\n<p>La Gioventù Hitleriana e la Lega delle Giovani Tedesche univano lo sport e le attività ricreative svolte all'aria aperta con l'insegnamento dell'ideologia. Le esibizioni pubbliche di tali gruppi incoraggiavano altri giovani a rinunciare alla propria individualità e ad abbracciare gli obiettivi della collettività ariana.</p>\n\n<p>Appena raggiungevano i diciotto anni, i ragazzi dovevano immeditamente arruolarsi nell'esercito o nel Corpo Ausiliari del<em> Reich</em>, per i quali le attività nella Gioventù Hitleriana li avevano preparati. L'ideologia creata dalla propaganda li aveva educati alla devozione verso il Nazismo, persino nel momento in cui l'esercito tedesco stava ormai per essere sconfitto ebbe soldati pronti a sacrificarsi per la loro causa.</p>\n\n<p>Nell'autunno del 1944, mentre le forze alleate attraversavano i confini della Germania, il regime nazista cominciò ad arruolare i giovani al di sotto dei sedici anni, insieme ad uomini sopra i sessant'anni, in unità chiamate "Volkssturm" (Squadre d'Assalto del Popolo) per difendere il Reich. Dopo la resa incondizionata delle forze armate tedesche nel maggio del 1945, alcuni giovani tedeschi continuarono a combattere in gruppi di guerriglia conosciuti come <em>Werewolves</em> (Lupi mannari).</p>\n\n<p>Dopo la caduta del Nazismo, le forze d'occupazione alleate obbligarono i giovani tedeschi a sottoporsi a un processo di "denazificazione" e ad essere istruiti sui valori della democrazia attraverso attività tese a contrastare gli effetti di dodici anni di propaganda nazista.</p>\n"},{"id":"wk-19","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":1815.3,"end":1845.3},"art":"Processo di Francoforte","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http:null\"></div><br><div><p>Il <b>Processo di Francoforte</b>, o <b>Processo di Francoforte Auschwitz</b>, noto anche come <b>Secondo processo di Auschwitz</b>, è un processo tenutosi in Germania a Francoforte sul Meno fra il 1963 ed il 1965 nei confronti di 22 imputati accusati dei crimini commessi nel Campo di concentramento di Auschwitz fra il 1940 ed il 1945. Il processo fu il primo che si tenne di fronte ad una corte tedesca per i crimimi dell'Olocausto. Un ruolo fondamentale per la realizzazione di questo processo fu giocato dal giudice Fritz Bauer, al tempo procuratore distrettuale dell'Assia. In precedenza, nel 1947, si era tenuto a Cracovia, in Polonia un altro processo, noto come \"Primo processo di Auschwitz\", contro altri 40 responsabili e sorveglianti del campo di Auschwitz, fra cui Arthur Liebehenschel (comandante del campo dal Dicembre 1943 a Maggio 1944), Maria Mandl.</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1287\nCached time: 20170117135541\nCache expiry: 2592000\nDynamic content: false\nCPU time usage: 0.004 seconds\nReal time usage: 0.005 seconds\nPreprocessor visited node count: 1/1000000\nPreprocessor generated node count: 0/1500000\nPost‐expand include size: 0/2097152 bytes\nTemplate argument size: 0/2097152 bytes\nHighest expansion depth: 1/40\nExpensive parser function count: 0/500\n-->\n\n<!-- \nTransclusion expansion time report (%,ms,calls,template)\n100.00% 0.000 1 - -total\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Processo di Francoforte\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Processo di Francoforte"},{"id":"tx-20","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":1894.4,"end":1924.4},"title":"Hermann Langbein","text":"<p>Hermann Langbein (18 Maggio1912 – 24 Ottobre 1995), nato in Austria, ha combattuto nella Guerra Civile Spagnola nelle Brigate Internazionali per la Spagna Repubblicana contro i nazionalisti di Francisco Franco. Venne ferito e ricoverato in Francia dopo la fine della Guerra Civile Spagnola. Nel 1940, quando la Germania invase la Francia, Hermann Langbein venne deportato in un campo di concentramento nazista. Negli anni successivi egli venne trsferito in diversi campi di concentramento (Dachau, Auschwitz ed altri). Langbein è stato uno dei leader dei gruppi di Resistenza Internazionale e dopo il 1945 venne eletto Segretario Generale del <em>International Auschwitz Committee</em>, e del <em>Comité International des Camps, </em>due comitati fondati dai superstiti dei campi di concentramento.</p>\n\n<p>Hermann Langbein scrisse il libro "Uomini ad Auschwitz". Un libro che mantiene viva la memoria nello campo di sterminio e restituisce anche le cifre dei deportati e le regole interne del campo. </p>\n"}]}
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Realizzato grazie al contributo del POR FESR Regione Lazio 2007-2013 – Asse I – Avviso Pubblico "Insieme x Vincere" – Prot. Domanda
n.SVLAZ-SU-2012-1038 – Codice CUP n. F84E14000930007 e Avviso pubblico per la presentazione di progetti di innovazione delle micro e piccole imprese - Prot.
FILAS-MI-2011-1343 del 3/8/2012 – CUP F87I1200233007