{"video":[{"pos":{"top":0,"left":0},"time":{"start":111,"end":3112.79746},"spot":null,"idx":0,"id":"vd-0","videoId":0},{"pos":{"top":0,"left":0},"time":{"start":141,"end":3112.79746},"spot":null,"idx":1,"id":"vd-1","videoId":1},{"pos":{"top":0,"left":0},"time":{"start":349,"end":3112.79746},"spot":null,"idx":2,"id":"vd-2","videoId":2},{"pos":{"top":0,"left":0},"time":{"start":357,"end":3112.79746},"spot":null,"idx":3,"id":"vd-3","videoId":3},{"pos":{"top":0,"left":0},"time":{"start":594,"end":3112.79746},"spot":null,"idx":4,"id":"vd-4","videoId":4},{"pos":{"top":0,"left":0},"time":{"start":959,"end":3112.79746},"spot":null,"idx":5,"id":"vd-5","videoId":5},{"pos":{"top":0,"left":0},"time":{"start":1122,"end":3112.79746},"spot":null,"idx":6,"id":"vd-6","videoId":6},{"pos":{"top":0,"left":0},"time":{"start":1191,"end":3112.79746},"spot":null,"idx":7,"id":"vd-7","videoId":7},{"pos":{"top":0,"left":0},"time":{"start":1283,"end":3112.79746},"spot":null,"idx":8,"id":"vd-8","videoId":8},{"pos":{"top":0,"left":0},"time":{"start":97,"end":3112.79746},"spot":null,"idx":9,"id":"vd-9","videoId":9}],"contents":[{"id":"wk-0","pos":{"top":5,"left":98},"time":{"start":60,"end":90},"art":"Trieste","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/it/thumb/1/1f/Trieste-Stemma.png/63px-Trieste-Stemma.png\"></div><br><div>\n\n\n<p><b>Trieste</b> <span class=\"noprint\"><span class=\"unicode audiolink\"><small>ascolta</small></span></span> (IPA: <span title=\"Questa è una trascrizione IPA della pronuncia. Vedere l'alfabeto fonetico internazionale.\" class=\"IPA\">[triˈɛste]</span>, <i>Trieste</i> in dialetto triestino, <i><b>Trst</b></i> in sloveno, <i>Triest</i> in tedesco, <i>Trieszt</i> in ungherese) è un comune italiano di 207.800 abitanti, capoluogo dell'omonima provincia e della regione Friuli-Venezia Giulia. È il quindicesimo comune italiano per popolazione, nonché il più popoloso e più densamente abitato della regione, oltre che il più densamente abitato dell'intero Triveneto.</p>\n<p>Trieste, fulcro della regione storico-geografica della Venezia Giulia, fa da ponte tra Europa occidentale e centro-meridionale, mescolando caratteri mediterranei ed mitteleuropei. È un importante snodo ferroviario e marittimo. Il suo porto fu il principale sbocco marittimo dell'Impero Asburgico, che nel 1719 gli riconobbe lo status porto franco. Il porto franco venne mantenuto (con il nome di Porto Libero di Trieste) anche nel Trattato di Parigi fra l'Italia e le potenze alleate del 1947 con il quale veniva istituito il Territorio Libero di Trieste, e più oltre anche nel 1954, quando il Governo Militare Alleato cedette l'amministrazione civile all'Italia in virtù del Memorandum di Londra. 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Sconfisse anche i cetnici (JVUO) del generale Dragoljub Mihailović, movimento di liberazione rivale.</p>\n<p>A seguito delle elezioni dell'11 novembre 1945, venne dichiarato decaduto il re Pietro II e costituita la Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia, una dittatura monopartitica che Tito governò come Primo Ministro tra il 29 novembre 1945 ed il 29 giugno 1963 e come Presidente della Repubblica dal 14 gennaio 1953 alla morte.</p>\n<p>Josip Broz Tito il 15 aprile 1952 sposa la sua segretaria ed ex partigiana Jovanka Budisavljević.</p>\n<p>Tito è stato uno dei membri fondatori del Cominform, ma ha resistito all'influenza sovietica (cfr. Titismo) ed è divenuto uno dei maggiori promotori del Movimento dei paesi non allineati. Per quanto avesse costituito uno stato autoritario, Tito è riuscito in vita a promuovere la propria immagine sia in Jugoslavia, presentandosi come simbolo dell'unione tra le nazioni jugoslave, sia in Occidente, avvalendosi, in patria, dell'instaurazione di un culto della personalità della sua figura ed, in Occidente, del peso esercitato sugli equilibri USA-URSS dalla sua politica di stato comunista ma non sovietico.</p>\n<p>Il 3 ottobre 2011 la Corte Costituzionale della Slovenia ha dichiarato incostituzionale la dedicazione di una strada di Lubiana a Tito, avvenuta nel 2009, dichiarando che ciò avrebbe comportato la glorificazione del regime totalitario da questi costituito e una giustificazione delle gravi violazioni dei diritti dell'uomo e della dignità umana avvenute durante il suo regime: si tratta della prima decisione in cui un organo giudiziario di uno stato dell'ex Jugoslavia ha preso una posizione netta sulla valutazione dell'opera di Tito.<br>\n</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1196\nCPU time usage: 0.272 seconds\nReal time usage: 0.311 seconds\nPreprocessor visited node count: 910/1000000\nPreprocessor generated node count: 5265/1500000\nPost‐expand include size: 8091/2048000 bytes\nTemplate argument size: 2590/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 6/40\nExpensive parser function count: 11/500\nLua time usage: 0.029s\nLua memory usage: 1.25 MB\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Josip Broz Tito\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Josip Broz Tito"},{"id":"wk-3","pos":{"top":5,"left":98},"time":{"start":302.4,"end":332.4},"art":"Massacri delle foibe","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/b/b8/Tempio_nazionale_dell'internato_ignoto_022.jpg/240px-Tempio_nazionale_dell'internato_ignoto_022.jpg\"></div><br><div>\n\n<p><span style=\"font-size: small;\"></span></p>\n\n\n\n<p>Con l'espressione <b>massacri delle foibe</b>, o spesso solo <b>foibe</b>, si intendono gli eccidi ai danni della popolazione italiana della Venezia Giulia e della Dalmazia, occorsi durante la seconda guerra mondiale e nell'immediato dopoguerra. Il nome deriva dai grandi inghiottitoi carsici dove furono gettati i corpi delle vittime, che nella Venezia Giulia sono chiamati, appunto, \"foibe\".</p>\n<p>Per estensione i termini \"foibe\" ed il neologismo \"infoibare\" sono diventati sinonimi di uccisioni che in realtà furono in massima parte perpetrate in modo diverso: la maggioranza delle vittime morì nei campi di prigionia jugoslavi o durante la deportazione verso di essi.</p>\n<p>Il fenomeno dei massacri delle foibe è da inquadrare storicamente nell'ambito della secolare disputa fra italiani e popoli slavi per il possesso delle terre dell'Adriatico orientale, nelle lotte intestine fra i diversi popoli che vivevano in quell'area e nelle grandi ondate epurative jugoslave del dopoguerra, che colpirono centinaia di migliaia di persone in un paese nel quale andava imponendosi un regime dittatoriale di stampo comunista, con mire sui territori di diversi paesi confinanti.<br>\n</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1132\nCPU time usage: 0.356 seconds\nReal time usage: 0.399 seconds\nPreprocessor visited node count: 690/1000000\nPreprocessor generated node count: 4374/1500000\nPost‐expand include size: 12796/2048000 bytes\nTemplate argument size: 5135/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 11/40\nExpensive parser function count: 5/500\nLua time usage: 0.011s\nLua memory usage: 498 KB\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Massacri delle foibe\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Massacri delle foibe"},{"id":"wk-4","pos":{"top":5,"left":98},"time":{"start":413.4,"end":443.4},"art":"Guerra fredda","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/8/88/Lippmanns_Cold_War.jpg/207px-Lippmanns_Cold_War.jpg\"></div><br><div>\n\n\n<p>Con il termine <b>Guerra fredda</b> si indica la contrapposizione politica, ideologica e militare che venne a crearsi alla fine della seconda guerra mondiale (1945) tra due blocchi internazionali, generalmente categorizzati come <i>Occidente</i> (gli Stati Uniti d'America, gli alleati della NATO e i Paesi amici) ed <i>Oriente</i>, o più spesso \"blocco comunista\" (l'Unione Sovietica, gli alleati del Patto di Varsavia e i Paesi amici).</p>\n<p>Tale tensione durata circa mezzo secolo, pur non concretizzandosi mai in un conflitto militare diretto (la disponibilità di armi nucleari per entrambe le parti avrebbe potuto distruggere inesorabilmente l'intero pianeta), si sviluppò nel corso degli anni incentrandosi sulla competizione in vari campi (militare, spaziale, tecnologico, ideologico, psicologico, sportivo) contribuendo almeno in parte allo sviluppo ed evoluzione della società stessa con l'avvento della terza rivoluzione industriale.</p>\n<p>Il termine era stato usato già nel 1945 da George Orwell che, riflettendo sulla bomba atomica, preconizzava uno scenario in cui le due grandi potenze, non potendo affrontarsi direttamente, avrebbero finito per dominare e opprimere tutti gli altri. Nel 1947 fu ripreso dal consigliere presidenziale Bernard Baruch e dal giornalista Walter Lippmann per descrivere l'emergere delle tensioni tra due alleati della seconda guerra mondiale.</p>\n<p>La fase più critica e potenzialmente pericolosa della guerra fredda fu quella compresa fra gli anni cinquanta e settanta. Già dai primi anni ottanta i due blocchi avviarono un graduale processo di distensione e disarmo; tuttavia la fine di questo periodo storico viene convenzionalmente fatta coincidere con la caduta del Muro di Berlino (9 novembre 1989) e la successiva dissoluzione dell'Unione Sovietica nel 1991.<br>\n</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1198\nCPU time usage: 0.232 seconds\nReal time usage: 0.292 seconds\nPreprocessor visited node count: 676/1000000\nPreprocessor generated node count: 4964/1500000\nPost‐expand include size: 19076/2048000 bytes\nTemplate argument size: 3104/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 11/40\nExpensive parser function count: 3/500\nLua time usage: 0.014s\nLua memory usage: 483 KB\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Guerra fredda\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Guerra fredda"},{"id":"wk-5","pos":{"top":5,"left":98},"time":{"start":620,"end":649},"art":"Gestapo","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http:null\"></div><br><div><p>La <b>Geheime Staatspolizei</b> (traducibile in italiano <i>Polizia segreta di Stato</i>), comunemente abbreviata in <b>Gestapo</b>, era la polizia segreta del Terzo Reich.</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1192\nCPU time usage: 0.032 seconds\nReal time usage: 0.040 seconds\nPreprocessor visited node count: 1/1000000\nPreprocessor generated node count: 4/1500000\nPost‐expand include size: 0/2048000 bytes\nTemplate argument size: 0/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 1/40\nExpensive parser function count: 0/500\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Gestapo\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Gestapo"},{"id":"wk-6","pos":{"top":5,"left":98},"time":{"start":698.7,"end":728.7},"art":"Venezia Giulia Police Force","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/3/35/Free_Territory_of_Trieste_coat_of_arms.svg/150px-Free_Territory_of_Trieste_coat_of_arms.svg.png\"></div><br><div>\n\n<p>La <b>Venezia Giulia Police Force</b> (<b>VGPF</b>), detta anche <b>Polizia Civile</b>, fu un corpo di polizia costituito dal Governo Militare Alleato alla fine della Seconda guerra mondiale che attuò nella Zona A della Venezia Giulia e, dopo il 1947, nell'omonima zona del Territorio Libero di Trieste.</p>\n<p>Il suo comandante fu, dal 1945 al 1954, il colonnello inglese Gerald Richardson proveniente da Scotland Yard. Gli ufficiali superiori (Superintendenti) erano tutti inglesi e americani mentre quelli subalterni, i sottufficiali e le guardie erano locali. Al suo interno fu costituito anche il <i>Corpo di polizia femminile di Trieste</i>, che nel 1959 entrarono nel Corpo di Polizia femminile italiano.</p>\n<p>L'organico del corpo variò nel corso degli anni e contava nel 1949 oltre 6.000 unità. Fu ridotto a circa 4.000 unità con il distacco della Divisione Fiscale che venne a costituire la Guardia di Finanza del TLT e della Sezione Guarde Municipali che formò la Polizia Amministrativa.</p>\n<p>I veicoli della VGPF portavano la dicitura in inglese <i>POLICE</i>. Gli effettivi del VGPF venivano scherzosamente soprannominati dai triestini \"cerini\" e anche \"tubi\" in quanto all'inizio portavano un casco rotondo e bianco che li faceva apparire tali.</p>\n<p>Venne sciolta nel 1961, parecchi anni dopo la divisione del Territorio Libero di Trieste tra Italia e Jugoslavia, il 26 ottobre 1954. Per lungo tempo fu l'unica forza di polizia con personale femminile ad aver operato in Italia. 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He also helped develop plans for military occupation of North Korea in 1950 while serving as chief of the army's Military Government Division.</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1126\nCPU time usage: 0.044 seconds\nReal time usage: 0.056 seconds\nPreprocessor visited node count: 1/1000000\nPreprocessor generated node count: 4/1500000\nPost‐expand include size: 0/2048000 bytes\nTemplate argument size: 0/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 1/40\nExpensive parser function count: 0/500\n-->\n</div><a href=\"http://en.wikipedia.org/wiki/Alfred Connor Bowman\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Alfred Connor Bowman"},{"id":"wk-8","pos":{"top":5,"left":98},"time":{"start":842,"end":872.6},"art":"Piano Marshall","lang":"it","wiki":"<div>\n<p>Il <b>Piano Marshall</b> – denominato ufficialmente, a seguito della sua attuazione, <b>Piano per la ripresa europea</b> (inglese: <i>European recovery program</i>, ERP) – fu, così come il Piano Morgenthau, uno dei piani politico-economici statunitensi per la ricostruzione dell'Europa.</p>\n\n\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1121\nCPU time usage: 0.132 seconds\nReal time usage: 0.154 seconds\nPreprocessor visited node count: 156/1000000\nPreprocessor generated node count: 1467/1500000\nPost‐expand include size: 3832/2048000 bytes\nTemplate argument size: 1350/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 11/40\nExpensive parser function count: 3/500\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Piano Marshall\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Piano Marshall"},{"id":"wk-9","pos":{"top":5,"left":98},"time":{"start":916.8,"end":946.8},"art":"Baseball a Trieste","lang":"it","wiki":"<div><p>Il baseball inizia ad essere praticato a Trieste alla fine della seconda guerra mondiale, durante l'amministrazione del governo militare alleato, quando Trieste faceva parte del Territorio libero di Trieste e i 5000 militari statunitensi di stanza nella Zona A del territorio ne diffusero l'uso. Un grande incentivatore fu il generale Edmund B. Sebree che si è distinto nella campagna del Pacifico.</p>\n<p>I primi incontri vennero disputati nello \"Yankee Stadium\", un impianto sportivo per la pratica del baseball e del football americano, all'interno del \"Zaule Country Club\", dove oggi sorge la zona industriale. Le prime formazioni portavano i nomi delle grandi squadre della Major League Baseball americana (\"Yankees\", \"Giants\", \"Red Sox\", \"Indians\"), ma ne esistettero anche con nomi locali (\"Inter-Zaule\", \"Valmaura\" e \"Aquilinia\"). Tutte avevano parecchi giocatori americani regolarmente tesserati.</p>\n<p>La prima squadra a disputare il massimo torneo italiano fu il Royco Trieste B.C. nel 1950 che però non riuscì ad accedere al girone finale. L'anno seguente, già a girone unico, la squadra si piazzò all'ultimo posto e venne retrocessa. Ne fecero parte Ermanno Masotti e Italo Cadelli, prima come giocatori e poi come allenatori. Nel 1953 e nel 1954 disputò il campionato di serie A la squadra del Trieste Yankees B.C., collocandosi rispettivamente al terzo e al quarto posto nella graduatoria finale. Le partite vengono ora disputate nel nuovo Soldier's Field di Opicina.</p>\n<p>Con il passaggio di Trieste dall'amministrazione anglo-americana a quella italiana e la partenza delle truppe americane, venne a mancare il contributo degli statunitensi e la squadra degli Yankees si sciolse. Nel campionato del 1955 a rappresentare Trieste fu la squadra Giants B.C., che si salvò dalla retrocessione battendo il CUS Milano nello spareggio. Nel campionato del 1956 i Giants dopo le prime giornate furono costretti a rinunciare a causa delle difficoltà finanziarie e vennero quindi retrocessi.</p>\n<p>Nel 1963 giocò nella serie A la squadra dell'\"A.B. Trieste\", sponsorizzata Radici, terminando al settimo posto dopo essere stata a lungo nelle prime posizioni. L'anno successivo, tuttavia, si piazzò al penultimo posto e fu retrocessa.</p>\n\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1196\nCPU time usage: 0.424 seconds\nReal time usage: 0.443 seconds\nPreprocessor visited node count: 3549/1000000\nPreprocessor generated node count: 10774/1500000\nPost‐expand include size: 6210/2048000 bytes\nTemplate argument size: 416/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 14/40\nExpensive parser function count: 0/500\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Baseball a Trieste\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Baseball a Trieste"},{"id":"wk-10","pos":{"top":5,"left":98},"time":{"start":984.3,"end":1014.3},"art":"Blue-jeans","lang":"it","wiki":"<div>\n\n\n<p>Il termine <b>blue-jeans</b> (o semplicemente <b>jeans</b>) designa propriamente il pantalone con taglio a 5 tasche, di cui le posteriori cucite sopra la stoffa del corpo del pantalone.</p>\n<p>I <b>jeans</b> sono un tessuto inventato in Italia indossato molto probabilmente dai marinai genovesi infatti la parola Jean significa \"blu di Genova\"</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1141\nCPU time usage: 0.092 seconds\nReal time usage: 0.106 seconds\nPreprocessor visited node count: 75/1000000\nPreprocessor generated node count: 375/1500000\nPost‐expand include size: 805/2048000 bytes\nTemplate argument size: 226/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 6/40\nExpensive parser function count: 0/500\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Blue-jeans\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Blue-jeans"},{"id":"wk-11","pos":{"top":5,"left":98},"time":{"start":1228,"end":1258},"art":"Louis Armstrong","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/0/0e/Louis_Armstrong_restored.jpg/250px-Louis_Armstrong_restored.jpg\"></div><br><div>\n\n<p><b>Louis Daniel Armstrong</b> noto anche con il soprannome di <b>Satchmo</b> o <b>Pops</b> (New Orleans, 4 agosto 1901 – New York, 6 luglio 1971) è stato un trombettista e cantante statunitense.</p>\n<p>Armstrong è stato uno tra i più famosi musicisti jazz del XX secolo. Carismatico e innovativo, al suo talento e alla sua personalità si aggiunge la sua straordinaria popolarità nel jazz, che esce dai confini della sua regione d'origine per diventare un genere musicale amato in tutto il mondo.</p>\n<p>Armstrong raggiunse la fama inizialmente come trombettista, ma fu anche uno dei più importanti cantanti jazz, soprattutto verso la fine della carriera.</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1128\nCPU time usage: 0.468 seconds\nReal time usage: 0.520 seconds\nPreprocessor visited node count: 2780/1000000\nPreprocessor generated node count: 23665/1500000\nPost‐expand include size: 7244/2048000 bytes\nTemplate argument size: 1748/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 13/40\nExpensive parser function count: 14/500\nLua time usage: 0.021s\nLua memory usage: 1.24 MB\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Louis Armstrong\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Louis Armstrong"},{"id":"wk-12","pos":{"top":5,"left":98},"time":{"start":1560.7,"end":1590.7},"art":"Campagna d'Italia (1943-1945)","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/a/ac/HMS_Warspite,_Sicily_1943.jpg/250px-HMS_Warspite,_Sicily_1943.jpg\"></div><br><div>\n\n\n\n\n<p>La <b>Campagna d'Italia</b> fu l'insieme delle operazioni militari condotte dagli Alleati durante la seconda guerra mondiale, dal giugno 1943 al maggio 1945, per invadere, e costringere alla resa il Regno d'Italia, al fine di provocarne la fuoriuscita dall'Asse.</p>\n<p>Come conseguenza della resa incondizionata dell'8 settembre 1943 anche l'Italia dichiarò la propria cobelligeranza a fianco degli alleati. Dopo tale data le manovre alleate si concentrarono contro le forze armate tedesche ed ebbero come obiettivo la conquista dei territori dell'Italia centro-settentrionale occupati dalla <i>Wehrmacht</i> nell'ambito dell'Operazione Achse (e successivamente passati, in parte, sotto l'amministrazione della RSI).</p>\n<p>Da quel momento il conflitto armato, passato alla storia come <i>guerra di liberazione italiana</i>, vide un importante apporto delle truppe regolari (inquadrate prima nel Primo Raggruppamento Motorizzato e poi nel Corpo Italiano di Liberazione) e del movimento di resistenza formato da sbandati delle forze armate italiane e civili di ogni età e appartenenza politica antifascista (dai democratici ai comunisti, dai socialisti ai liberali), che distrasse rilevanti forze militari tedesche e della Repubblica Sociale Italiana dal contrasto agli Alleati lungo la linea del fronte.<br>\n</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1208\nCPU time usage: 0.688 seconds\nReal time usage: 0.801 seconds\nPreprocessor visited node count: 2591/1000000\nPreprocessor generated node count: 17723/1500000\nPost‐expand include size: 74107/2048000 bytes\nTemplate argument size: 31135/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 11/40\nExpensive parser function count: 7/500\nLua time usage: 0.014s\nLua memory usage: 484 KB\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Campagna d'Italia (1943-1945)\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Campagna d'Italia (1943-1945)"},{"id":"wk-13","pos":{"top":5,"left":98},"time":{"start":2055.9,"end":2085.9},"art":"Costituzione della Repubblica Italiana","lang":"it","wiki":"<div>\n\n<p>La <b>Costituzione della Repubblica Italiana</b> è la legge fondamentale dello Stato italiano, ovvero il vertice nella gerarchia delle fonti di diritto, e fondativa della Repubblica italiana. Fu approvata dall'Assemblea Costituente il 22 dicembre 1947 e promulgata dal capo provvisorio dello Stato Enrico De Nicola il 27 dicembre 1947. Fu pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 298, edizione straordinaria, del 27 dicembre 1947 ed entrò in vigore il 1º gennaio 1948. Della Carta Costituzionale vi sono tre originali, uno dei quali è conservato presso l'archivio storico della Presidenza della Repubblica.<br>\n</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1203\nCPU time usage: 0.124 seconds\nReal time usage: 0.142 seconds\nPreprocessor visited node count: 221/1000000\nPreprocessor generated node count: 841/1500000\nPost‐expand include size: 11257/2048000 bytes\nTemplate argument size: 3038/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 5/40\nExpensive parser function count: 0/500\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Costituzione della Repubblica Italiana\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Costituzione della Repubblica Italiana"},{"id":"wk-14","pos":{"top":5,"left":98},"time":{"start":2226,"end":2256.9},"art":"Cinema tridimensionale","lang":"it","wiki":"<div>\n<p>Il <b>cinema tridimensionale</b> (noto anche come <b>cinema 3-D</b> o <b>cinema stereoscopico</b>) è un tipo di proiezione cinematografica, che grazie ad alcune specifiche tecniche di ripresa, fornisce una visione stereoscopica delle immagini. Per la corretta fruizione sono necessari accorgimenti tecnici sia per la proiezione (sono necessari appositi dispositivi quali proiettori e talvolta schermi dedicati), che per la visione (occhiali).</p>\n<p>I primi film 3-D, a partire dagli anni venti, sfruttano il sistema dell'anaglifo. Dagli anni cinquanta, durante i quali il cinema tridimensionale ha la sua prima ampia diffusione, il sistema più diffuso sfrutta la tecnica della luce polarizzata. Attualmente le due tecniche utilizzate sono quelle della luce polarizzata, alla quale appartiene ad esempio il sistema RealD, e quella degli otturatori alternati o <i>shutter glasses</i>, alla quale appartengono gli occhiali elettronici a cristalli liquidi.</p>\n<p>Attualmente la proiezione stereoscopica viene applicata in prevalenza a film d'animazione, film d'azione o dove è più grande la necessità dell'\"effetto speciale\" per il coinvolgimento sensoriale del pubblico.</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1147\nCPU time usage: 0.068 seconds\nReal time usage: 0.079 seconds\nPreprocessor visited node count: 1/1000000\nPreprocessor generated node count: 4/1500000\nPost‐expand include size: 0/2048000 bytes\nTemplate argument size: 0/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 1/40\nExpensive parser function count: 0/500\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Cinema tridimensionale\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Cinema tridimensionale"},{"id":"wk-15","pos":{"top":5,"left":98},"time":{"start":2466.8,"end":2496.8},"art":"Thomas Willoughby Winterton","lang":"it","wiki":"<div>\n<p>Sir <b>Thomas John Willoughby Winterton</b>, KCB, KCMG, CBE (Woolwich, 13 aprile 1898 – Newbury, 14 dicembre 1987), è stato un generale britannico. Ricoprì importanti incarichi dopo il secondo conflitto mondiale. Fu dal 1º gennaio 1950 al 1º agosto 1950 Alto Commissario per la zona britannica di occupazione dell'Austria e dal 1º aprile 1951 al 26 ottobre 1954 il comandante della zona anglo-americana del Territorio Libero di Trieste.</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1201\nCPU time usage: 0.132 seconds\nReal time usage: 0.173 seconds\nPreprocessor visited node count: 180/1000000\nPreprocessor generated node count: 1605/1500000\nPost‐expand include size: 3967/2048000 bytes\nTemplate argument size: 1081/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 11/40\nExpensive parser function count: 14/500\nLua time usage: 0.030s\nLua memory usage: 1.25 MB\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Thomas Willoughby Winterton\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Thomas Willoughby Winterton"},{"id":"wk-16","pos":{"top":5,"left":98},"time":{"start":2570.7,"end":2600.7},"art":"Attilio Piccioni","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/it/3/3e/Attilio_piccioni.jpg\"></div><br><div>\n\n\n\n<p><b>Attilio Piccioni</b> (Poggio Bustone, 14 luglio 1892 – Roma, 10 marzo 1976) è stato un politico italiano.</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1138\nCPU time usage: 0.436 seconds\nReal time usage: 0.475 seconds\nPreprocessor visited node count: 1141/1000000\nPreprocessor generated node count: 5838/1500000\nPost‐expand include size: 12135/2048000 bytes\nTemplate argument size: 4812/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 6/40\nExpensive parser function count: 11/500\nLua time usage: 0.041s\nLua memory usage: 1.25 MB\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Attilio Piccioni\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Attilio Piccioni"},{"id":"wk-17","pos":{"top":5,"left":98},"time":{"start":2629.8,"end":2659.8},"art":"Rivolta di Trieste","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/2/26/Rivolta_di_Trieste_1953.jpg/240px-Rivolta_di_Trieste_1953.jpg\"></div><br><div>\n<p>La <b>Rivolta di Trieste</b> è la definizione data ai moti triestini del novembre 1953, che vennero duramente repressi dalla Polizia Civile alle dipendenze del Governo Militare Alleato (GMA), la forza di occupazione angloamericana al cui capo sedeva il generale britannico Thomas Willoughby Winterton.</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1203\nCPU time usage: 0.076 seconds\nReal time usage: 0.095 seconds\nPreprocessor visited node count: 109/1000000\nPreprocessor generated node count: 811/1500000\nPost‐expand include size: 2171/2048000 bytes\nTemplate argument size: 903/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 4/40\nExpensive parser function count: 0/500\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Rivolta di Trieste\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Rivolta di Trieste"},{"id":"wk-18","pos":{"top":5,"left":98},"time":{"start":2768,"end":2798},"art":"Amerigo Vespucci (A 5312)","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/1/1e/AmerigoVespucci.JPG/300px-AmerigoVespucci.JPG\"></div><br><div>\n<p>L'<i><b>Amerigo Vespucci</b></i> è un veliero della Marina Militare costruito come nave scuola per l'addestramento degli allievi ufficiali dei ruoli normali dell'Accademia Navale.<br>\n</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1128\nCPU time usage: 0.336 seconds\nReal time usage: 0.376 seconds\nPreprocessor visited node count: 1043/1000000\nPreprocessor generated node count: 8675/1500000\nPost‐expand include size: 15443/2048000 bytes\nTemplate argument size: 3002/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 9/40\nExpensive parser function count: 0/500\nLua time usage: 0.026s\nLua memory usage: 644 KB\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Amerigo Vespucci (A 5312)\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Amerigo Vespucci (A 5312)"}]}
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