{"video":[{"pos":{"top":0,"left":0},"time":{"start":1053,"end":1919},"spot":null,"idx":0,"id":"vd-0","videoId":0}],"contents":[{"id":"wk-0","pos":{"top":"10","left":"93"},"time":{"start":72,"end":102},"art":"Bruno Angoletta","lang":"it","wiki":"<div>\n<p><b>Bruno Angoletta</b> (Belluno, 7 settembre 1889 – Milano, 7 gennaio 1954) è stato un illustratore e fumettista italiano.</p>\n<p>Nel 1921, con Antonio Beltramelli, che ne diviene il direttore, fonda il mensile poi quindicinale <i>Giro Giro Tondo</i>, della Mondadori.</p>\n<p>Nel campo del fumetto ha dato vita per più di dieci anni dal 29 gennaio 1928, sulle pagine del \"Corriere dei Piccoli\", al fortunato personaggio del soldato Marmittone, un mite soldatino che spesso, per la sua indole mite e poco incline alla guerra, finisce per essere punito e tradotto in cella.</p>\n<p>Altri personaggi da lui creati nel periodo tra le due guerre sono stati Calogero Sorbara, Ermete Centarbe e i gemelli Romolino e Romoletto, spesso inneggianti alle vittorie littorie.</p>\n<p>Delicati ed ironici sono i suoi disegni realizzati per illustrare le poesie di Trilussa edite da Mondadori negli anni trenta.</p>\n\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1197\nCPU time usage: 0.948 seconds\nReal time usage: 0.999 seconds\nPreprocessor visited node count: 8657/1000000\nPreprocessor generated node count: 32805/1500000\nPost‐expand include size: 7205/2048000 bytes\nTemplate argument size: 1937/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 16/40\nExpensive parser function count: 16/500\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Bruno Angoletta\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Bruno Angoletta"},{"id":"gm-1","pos":{"top":"11","left":"93"},"time":{"start":178,"end":208},"zoom":7,"mapType":"roadmap","ind":"Via Monticchio, Rionero In Vulture, PZ, Basilicata, Italia","loc":{"lat":"40.93","lng":"15.67"},"art":"Federico Hartig"},{"id":"wk-2","pos":{"top":"13","left":"91"},"time":{"start":218,"end":248},"art":"Monte Vulture","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/c/c7/Monte_Vulture_2.jpg/250px-Monte_Vulture_2.jpg\"></div><br><div>\n\n<p><span style=\"font-size: small;\"></span></p>\n\n<p>Il <b>Vulture</b> è un vulcano spento situato nella parte settentrionale della provincia di Potenza, in Basilicata.</p>\n<p>La montagna, che raggiunge i 1.327 m di altitudine, sorge in posizione nord, nord-est rispetto ai monti Santa Croce (1.407 m), Pierno (1.268 m), Caruso (1.228 m) e Costa Squadra (1.342 m), dai quali è separata dalla Fiumara di Atella, affluente del fiume Ofanto.</p>\n<p>Vulcano attivo fino al Pleistocene superiore, isolato ed in posizione più esterna verso l'avampaese apulo, rispetto ai coevi complessi vulcanici tirrenici, oggi i suoi versanti sono interamente ricoperti da una fitta e rigogliosa vegetazione avvantaggiata dalla naturale fertilità dei terreni che si sviluppano da rocce vulcaniche.</p>\n<p>Immersi in uno scenario verdeggiante, ad un'altezza di circa 660 m, si distendono i due laghi di Monticchio, tipici laghi vulcanici occupanti il principale cratere dell'edificio vulcanico esistente durante la sua fase finale di attività.</p>\n<p>Estesi e pregiati sono i boschi di castagno: <i>Marroncino di Melfi D.O.P.</i> è la denominazione protetta delle prelibate castagne che si producono in questi luoghi. Nella zona del Monte Vulture si estendono oltre 1500 ettari di vitigno rosso Aglianico. L'Aglianico del Vulture è infatti annoverato tra i più grandi vini rossi d'Italia. Le aziende del settore nel territorio sono circa quaranta e producono, annualmente, circa due milioni e mezzo di bottiglie.</p>\n<p>Alle pendici sorgono numerosi stabilimenti per l'imbottigliamento dell'acqua minerale e numerosi centri abitati, tra i quali: Melfi, Rapolla, Barile, Rionero in Vulture ed Atella.<br>\n<br>\n</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1198\nCPU time usage: 0.492 seconds\nReal time usage: 0.579 seconds\nPreprocessor visited node count: 2461/1000000\nPreprocessor generated node count: 15574/1500000\nPost‐expand include size: 26139/2048000 bytes\nTemplate argument size: 6262/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 29/40\nExpensive parser function count: 4/500\nLua time usage: 0.011s\nLua memory usage: 775 KB\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Monte Vulture\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Monte Vulture"},{"id":"wk-3","pos":{"top":"13","left":"89"},"time":{"start":278,"end":340},"art":"Brahmaea europaea","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/5/51/Information-silk.svg/16px-Information-silk.svg.png\"></div><br><div>\n<p><i><b>Brahmaea (Acanthobrahmaea) europaea</b></i> <span style=\"font-variant: small-caps\">Hartig, 1963</span> è una farfalla endemica dell'Italia meridionale. È l'unica specie europea della famiglia Brahmaeidae.</p>\n<p>Nonostante le dimensioni cospicue è stata scoperta solo nel 1963 dall'entomologo altoatesino Federico Hartig. Benché sia abbastanza frequente in alcune località di volo, a causa dell'areale molto ristretto e dell'interesse che suscita nei collezionisti la specie è protetta da norme internazionali che ne vietano la raccolta e il commercio.<br>\n</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1194\nCPU time usage: 0.216 seconds\nReal time usage: 0.250 seconds\nPreprocessor visited node count: 577/1000000\nPreprocessor generated node count: 6503/1500000\nPost‐expand include size: 10460/2048000 bytes\nTemplate argument size: 2850/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 12/40\nExpensive parser function count: 0/500\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Brahmaea europaea\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Brahmaea europaea"},{"id":"wk-4","pos":{"top":"13","left":"92"},"time":{"start":820.5,"end":850},"art":"Crisalide","lang":"it","wiki":"<div>\n\n\n<p>La <b>pupa</b> (più diffusamente denominata <b>crisalide</b> nel solo ambito dei Lepidotteri) è uno stadio che si manifesta nel corso dello sviluppo postembrionale degli Insetti olometaboli e che precede lo stadio di adulto. Lo stadio di pupa è talvolta confuso con quello di ninfa, in realtà proprio delle metamorfosi incomplete, tuttavia gli Autori usano spesso l'aggettivo <i>ninfale</i> per fare riferimento anche alla pupa.</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1115\nCPU time usage: 0.128 seconds\nReal time usage: 0.146 seconds\nPreprocessor visited node count: 73/1000000\nPreprocessor generated node count: 387/1500000\nPost‐expand include size: 739/2048000 bytes\nTemplate argument size: 94/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 8/40\nExpensive parser function count: 0/500\nLua time usage: 0.004s\nLua memory usage: 480 KB\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Pupa\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Pupa"},{"id":"wk-5","pos":{"top":"9","left":"93"},"time":{"start":1055,"end":1115},"art":"Cavaliere d'italia","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/5/51/Information-silk.svg/16px-Information-silk.svg.png\"></div><br><div>\n<p>Il <b>cavaliere d'Italia</b> (<i><b>Himantopus himantopus</b></i>, Linnaeus 1758) è un uccello di palude della famiglia dei Recurvirostridi.</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1200\nCPU time usage: 0.160 seconds\nReal time usage: 0.188 seconds\nPreprocessor visited node count: 452/1000000\nPreprocessor generated node count: 6053/1500000\nPost‐expand include size: 6064/2048000 bytes\nTemplate argument size: 891/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 12/40\nExpensive parser function count: 0/500\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Himantopus himantopus\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Himantopus himantopus"},{"id":"wk-6","pos":{"top":"12","left":"93"},"time":{"start":1590,"end":1650},"art":"Bufalo mediterraneo italiano","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http:null\"></div><br><div><p>Il <b>bufalo mediterraneo italiano</b> è una razza di bufalo detta \"mediterranea italiana\" riconosciuta in Italia ufficialmente nel 2000.</p>\n<p>Il bufalo allevato in Italia è del tipo River, precedentemente definito \"bufalo mediterraneo\". La razza mediterranea italiana si è definita grazie al lungo isolamento e alla mancanza d'incroci con bufale appartenenti allo stesso gruppo o a gruppi diversi di altre nazioni del mondo, che ha permesso la formazione di una razza morfologicamente e funzionalmente diversa. La razza è apprezzata per il latte generato dalle bufale, che è utilizzato per la produzione della mozzarella di bufala e altri formaggi come ricotta, scamorza, stracchino, burrata, tomino, oltre lo yogurt, nonché per la carne.<br>\n</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1139\nCPU time usage: 0.068 seconds\nReal time usage: 0.079 seconds\nPreprocessor visited node count: 44/1000000\nPreprocessor generated node count: 278/1500000\nPost‐expand include size: 51/2048000 bytes\nTemplate argument size: 0/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 3/40\nExpensive parser function count: 0/500\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Bufalo mediterraneo italiano\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Bufalo mediterraneo italiano"},{"id":"wk-7","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":112.1,"end":142.1},"art":"Federico Hartig","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http:null\"></div><br><div><p><b>Federico Hartig</b>, tedesco <b>Friedrich von Hartig</b> (Bolzano, 29 agosto 1900 – Merano, 24 gennaio 1980), è stato un entomologo italiano.</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1199\nCPU time usage: 0.248 seconds\nReal time usage: 0.284 seconds\nPreprocessor visited node count: 1735/1000000\nPreprocessor generated node count: 20360/1500000\nPost‐expand include size: 2259/2048000 bytes\nTemplate argument size: 859/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 16/40\nExpensive parser function count: 12/500\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Federico Hartig\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Federico Hartig"},{"id":"wk-8","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":1126.8,"end":1156.8},"art":"Laguna di Orbetello","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/7/7c/Laguna_di_Orbetello.JPG/260px-Laguna_di_Orbetello.JPG\"></div><br><div>\n\n\n\n<p>La <b>laguna di Orbetello</b> è una laguna costiera della Toscana, nella Maremma grossetana. La sua estensione è di circa 27 km². La profondità media è di un metro circa, la massima non supera i 2 m.</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1118\nCPU time usage: 0.304 seconds\nReal time usage: 0.382 seconds\nPreprocessor visited node count: 1942/1000000\nPreprocessor generated node count: 15788/1500000\nPost‐expand include size: 18393/2048000 bytes\nTemplate argument size: 4060/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 28/40\nExpensive parser function count: 4/500\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Laguna di Orbetello\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Laguna di Orbetello"},{"id":"wk-9","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":1367.7,"end":1397.7},"art":"Salicornia europaea","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/5/51/Information-silk.svg/16px-Information-silk.svg.png\"></div><br><div>\n\n<p>La <b>salicornia europea</b> (<i><b>Salicornia europaea</b></i> <small>L., 1753</small>) è una pianta succulenta della famiglia delle Chenopodiacee (o Amaranthaceae secondo la classificazione APG).<br>\n</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1189\nCPU time usage: 0.200 seconds\nReal time usage: 0.237 seconds\nPreprocessor visited node count: 620/1000000\nPreprocessor generated node count: 6415/1500000\nPost‐expand include size: 8105/2048000 bytes\nTemplate argument size: 1675/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 10/40\nExpensive parser function count: 3/500\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Salicornia europaea\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Salicornia europaea"}]}
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