{"video":[],"contents":[{"id":"wk-0","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":51.1,"end":81.1},"art":"Il Guerrin Meschino","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http:null\"></div><br><div>\n<p><i><b>Il Guerrin Meschino</b></i> (o <i>Il Guerin Meschino</i>) è il titolo di un'opera letteraria in otto libri, a metà strada fra la favola e il romanzo cavalleresco, scritta intorno al 1410 dal trovatore italiano Andrea da Barberino. La sua prima pubblicazione avvenne nel 1473.</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1200\nCPU time usage: 0.132 seconds\nReal time usage: 0.210 seconds\nPreprocessor visited node count: 236/1000000\nPreprocessor generated node count: 1997/1500000\nPost‐expand include size: 1157/2048000 bytes\nTemplate argument size: 236/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 13/40\nExpensive parser function count: 0/500\nLua time usage: 0.014/10.000 seconds\nLua memory usage: 881 KB/50 MB\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Il Guerrin Meschino\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Il Guerrin Meschino"},{"id":"wk-1","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":119.7,"end":149.7},"art":"Grotta della Sibilla","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/c/cc/GrottaDellaSibilla.jpg/300px-GrottaDellaSibilla.jpg\"></div><br><div>\n\n<p>La <b>grotta della Sibilla</b>, detta anche <i>grotta delle Fate</i>, da non confondersi con l'omonima grotta sita nel finalese, è una caverna ricavata nella roccia e raggiungibile solo a piedi. Si trova a 2150 m s.l.m., nei pressi della vetta del monte Sibilla che appartiene alla catena dei Monti Sibillini raggiungibile dal territorio dei comuni di Montemonaco e Arquata del Tronto.</p>\n\n<p>La grotta deve il suo nome alla leggenda della Sibilla Appenninica, secondo la quale essa non era altro che il punto d'accesso al regno sotterraneo della regina Sibilla.</p>\n<p>Andrea da Barberino, con il suo romanzo cavalleresco <i>Il Guerrin Meschino</i>, contribuì alla divulgazione della leggenda. Ci racconta la storia di un cavaliere errante che si recò dalla Sibilla per ritrovare i suoi genitori. Per un anno, soggiornò nella grotta e resistette, con tutte le proprie forze, alle tentazioni invocando il nome di Gesù Nazareno.</p>\n\n<p>Numerosi filologi ritengono anche che quella della Sibilla Appenninica sia stata la fonte principale di un'altra celebre leggenda, quella tedesca del Tannhäuser, la quale in effetti presenta innumerevoli analogie con la storia del Guerin Meschino.</p>\n<p>Il complesso ipogeo viene descritto, sulla scorta dei racconti popolari raccolti sul posto, per la prima volta nel 1420, dal francese Antoine de La Sale che si reca alla grotta su ordine della Duchessa Agnese di Borgogna. Egli però a causa delle frane già avvenute nell'alto medioevo all'interno della grotta, può disegnarne (con rara precisione) soltanto la pianta topografica del vestibolo dell'antro ancora conservato intatto. Questo importante documento è conservato nella Biblioteca nazionale di Parigi. Si tratta di un ampio spazio circolare, con dei sedili di pietra scavati tutt'intorno nella roccia \"intalieux tout entour\".</p>\n<p>Una più recente e senz'altro affidabile descrizione, la quale tuttavia non si discosta di molto da quella del de La Sale, è fornita a metà XX secolo dal Lippi-Boncambi: lo studioso fu uno degli ultimi visitatori della grotta prima che l'ingresso crollasse definitivamente a seguito di un utilizzo scellerato di esplosivi che, invece di contribuire ad aprirla ulteriormente, ne causò la chiusura forse definitiva.</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1204\nCPU time usage: 0.388 seconds\nReal time usage: 0.533 seconds\nPreprocessor visited node count: 1547/1000000\nPreprocessor generated node count: 12900/1500000\nPost‐expand include size: 18501/2048000 bytes\nTemplate argument size: 2339/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 20/40\nExpensive parser function count: 3/500\nLua time usage: 0.030/10.000 seconds\nLua memory usage: 595 KB/50 MB\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Grotta della Sibilla\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Grotta della Sibilla"},{"id":"wk-2","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":493.2,"end":523.2},"art":"Lago di Pilato","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/it/thumb/0/00/Lago_di_Pilato_per_wiki_.jpg/260px-Lago_di_Pilato_per_wiki_.jpg\"></div><br><div>\n\n<p>Il <b>lago di Pilato</b> è uno specchio d'acqua situato sul monte Vettore, nel massiccio e nel Parco nazionale dei Monti Sibillini ad una quota di 1.941 m s.l.m., appartenente al comune di Montemonaco, provincia di Ascoli Piceno.</p>\n<p>È conosciuto e spesso definito \"il lago con gli occhiali\" per la forma dei suoi invasi complementari e comunicanti nei periodi di maggiore presenza di acqua.</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1203\nCPU time usage: 0.420 seconds\nReal time usage: 0.480 seconds\nPreprocessor visited node count: 1881/1000000\nPreprocessor generated node count: 14064/1500000\nPost‐expand include size: 20412/2048000 bytes\nTemplate argument size: 2411/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 21/40\nExpensive parser function count: 4/500\nLua time usage: 0.032/10.000 seconds\nLua memory usage: 516 KB/50 MB\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Lago di Pilato\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Lago di Pilato"},{"id":"wk-3","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":538.9,"end":568.9},"art":"Chirocephalus marchesonii","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/5/51/Information-silk.svg/16px-Information-silk.svg.png\"></div><br><div>\n<p>Il <b>chirocefalo del Marchesoni</b> (<i>Chirocephalus marchesonii</i> Ruffo & Vesentini, 1957) è un crostaceo branchiopode della famiglia <i>Chirocephalidae</i>, endemico del Lago di Pilato (Marche).</p>\n<p>Venne rinvenuto per la prima volta nel 1954 da Vittorio Marchesoni, direttore dell'Istituto di Botanica dell'Università di Camerino, durante una delle sue periodiche escursioni nei Monti Sibillini. Ulteriori campionamenti vennero effettuati successivamente da Ruffo e Vesentini (1957) che stabilirono che si trattava di una nuova specie. La nuova entità venne pertanto dedicata a Vittorio Marchesoni e denominata <i>Chirocephalus marchesonii</i>.</p>\n<p>La caratteristica più interessante degli anostraci consiste nel loro adattamento ad ambienti sottoposti a forti stress stagionali. Si tratta soprattutto di raccolte d'acqua temporanee e piccoli bacini astatici, caratterizzati da un periodo di completa assenza dell'acqua (prosciugamento/congelamento) e/o da fluttuazioni di livello e, di conseguenza, anche da oscillazioni dei parametri fisico-chimici, a volte notevoli. Per far fronte a tali difficoltà ambientali essi producono forme di resistenza dette cisti, all'interno delle quali l'embrione, il cui sviluppo è arrestato allo stadio di gastrula, è isolato da una parete protettiva che gli consente di conservare la vitalità fino a che non si ricreano le condizioni idonee alla schiusa.</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1198\nCPU time usage: 0.160 seconds\nReal time usage: 0.194 seconds\nPreprocessor visited node count: 412/1000000\nPreprocessor generated node count: 6005/1500000\nPost‐expand include size: 4377/2048000 bytes\nTemplate argument size: 739/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 12/40\nExpensive parser function count: 0/500\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Chirocephalus marchesonii\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Chirocephalus marchesonii"},{"id":"wk-4","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":579.6,"end":609.6},"art":"Parco nazionale dei Monti Sibillini","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/7/78/Montisibillini_flickr03.jpg/260px-Montisibillini_flickr03.jpg\"></div><br><div><p><span style=\"font-size: small;\"></span></p>\n\n<p>Il <b>Parco nazionale dei Monti Sibillini</b> è un'area protetta che tutela il massiccio dei Monti Sibillini e si estende tra le regioni di Marche e Umbria, ricadendo su quattro province: Ascoli Piceno, Fermo, Macerata e Perugia.</p>\n<p>È gestito dall'Ente Parco Nazionale dei Monti Sibillini, con sede a Visso.</p>\n\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1142\nCPU time usage: 0.532 seconds\nReal time usage: 0.589 seconds\nPreprocessor visited node count: 1408/1000000\nPreprocessor generated node count: 8583/1500000\nPost‐expand include size: 10935/2048000 bytes\nTemplate argument size: 3256/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 14/40\nExpensive parser function count: 2/500\nLua time usage: 0.047/10.000 seconds\nLua memory usage: 516 KB/50 MB\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Parco nazionale dei Monti Sibillini\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Parco nazionale dei Monti Sibillini"},{"id":"wk-5","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":927.6,"end":957.6},"art":"Narcissus","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/5/51/Information-silk.svg/16px-Information-silk.svg.png\"></div><br><div>\n\n\n\n<p><i><b>Narcissus</b></i> L. è un genere che fa parte della famiglia delle Amaryllidaceae ed è originario dell'Europa. Il suo nome deriva dalla parola greca <i><b>narkào</b></i> (= stordisco) e fa riferimento all'odore penetrante ed inebriante dei fiori di alcune specie. Alcuni sostengono, invece, che derivi dalla parola persiana che indica questa pianta نرگس e che si pronuncia <i>Nargis</i>.</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1191\nCPU time usage: 0.240 seconds\nReal time usage: 1.488 seconds\nPreprocessor visited node count: 617/1000000\nPreprocessor generated node count: 7158/1500000\nPost‐expand include size: 7612/2048000 bytes\nTemplate argument size: 1698/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 11/40\nExpensive parser function count: 3/500\nLua time usage: 0.003/10.000 seconds\nLua memory usage: 515 KB/50 MB\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Narcissus\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Narcissus"},{"id":"tx-6","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":1085.7,"end":1115.7},"title":"Pecora sopravvissana","text":"<p>Nata nel XIII secolo dall'incrocio tra arieti spagnoli di razza Merinos e pecore Vissane, dal territorio laziale la Sopravvissana si è diffusa in Umbria, nelle Marche, in Toscana e in Abruzzo.</p>\n\n<p><a href=\"http://www.sibillini.net/il_parco/prodotti_tipici/razze_autoctone.htm\" target=\"_blank\">Continua a leggere...</a></p>\n"},{"id":"wk-7","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":1173.6,"end":1203.6},"art":"Castelluccio (Norcia)","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/d/d2/MonteVettore640px.jpg/260px-MonteVettore640px.jpg\"></div><br><div>\n<p><b>Castelluccio</b> è una frazione del comune di Norcia (PG) in Umbria.</p>\n<p>Il paese si trova a circa 28 km da Norcia, raggiungibile attraverso una strada panoramica, posto in cima ad una colle che si eleva sull'omonimo altopiano (<i>Piani di Castelluccio</i>) tra i più vasti dell'Italia Centrale ed inserito nel Parco nazionale dei Monti Sibillini, ad una altitudine di 1.452 m s.l.m. che ne fanno uno dei centri abitati più elevati degli Appennini. Di fronte ad esso si erge imponente la sagoma del Monte Vettore (2.476 m). Secondo i dati Istat del 2001, è abitato da 150 residenti.</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1142\nCPU time usage: 1.104 seconds\nReal time usage: 1.179 seconds\nPreprocessor visited node count: 4615/1000000\nPreprocessor generated node count: 20887/1500000\nPost‐expand include size: 24630/2048000 bytes\nTemplate argument size: 2052/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 21/40\nExpensive parser function count: 7/500\nLua time usage: 0.407/10.000 seconds\nLua memory usage: 748 KB/50 MB\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Castelluccio (Norcia)\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Castelluccio (Norcia)"}]}

Monti sibillini, magica armonia

 

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