{"video":[{"pos":{"top":0,"left":0},"time":{"start":0,"end":1531.936508},"spot":null,"idx":0,"id":"vd-0","videoId":0}],"contents":[{"id":"wk-0","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":53,"end":83},"art":"Ursus maritimus","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/5/51/Information-silk.svg/16px-Information-silk.svg.png\"></div><br><div>\n<p>L'<b>orso polare</b> o <b>orso bianco</b> (<i>Ursus maritimus</i>, <small>Phipps 1774</small>) è un grande mammifero della famiglia Ursidae. È una specie che si trova attorno al polo nord nel mare glaciale artico ed è il più grande carnivoro di terraferma esistente sul nostro pianeta insieme all'orso kodiak.<br>\n</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1202\nCPU time usage: 0.208 seconds\nReal time usage: 0.242 seconds\nPreprocessor visited node count: 577/1000000\nPreprocessor generated node count: 6359/1500000\nPost‐expand include size: 8290/2048000 bytes\nTemplate argument size: 1430/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 12/40\nExpensive parser function count: 0/500\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Ursus maritimus\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Ursus maritimus"},{"id":"wk-1","pos":{"top":5,"left":98},"time":{"start":318,"end":349},"art":"Rangifer tarandus","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/5/51/Information-silk.svg/16px-Information-silk.svg.png\"></div><br><div>\n<p>La <b>renna</b> (<i><b>Rangifer tarandus</b></i> <span style=\"font-variant: small-caps\">(Linnaeus, 1758)</span>), nota anche come caribù in Nordamerica, è un cervide delle regioni artiche e subartiche, con popolazioni sia stanziali che migratrici; è l'unica specie del genere <i><b>Rangifer</b></i> (<span style=\"font-variant: small-caps\">C.H. Smith, 1827</span>). Sebbene nel complesso sia piuttosto diffusa e numerosa, alcune delle sue sottospecie sono rare e una di esse si è già estinta.</p>\n<p>Le renne variano considerevolmente per colore e dimensione. I palchi sono presenti in entrambi i sessi, sebbene nei maschi siano generalmente più grandi. Esistono comunque anche delle popolazioni in cui le femmine sono completamente prive di palchi.</p>\n<p>La caccia alle renne selvatiche e l'allevamento di renne semi-domestiche (per la carne, il cuoio, i palchi, il latte e i trasporti) costituiscono attività molto importanti per alcune popolazioni artiche e subartiche. Perfino in zone lontane dal suo areale, la renna è ben conosciuta grazie alla tradizione, probabilmente originatasi nell'America degli inizi del XIX secolo, secondo la quale delle renne volanti trainerebbero la slitta di Babbo Natale, ormai divenuta da secoli uno dei tradizionali elementi natalizi. In Lapponia, le renne vengono ancora impiegate per trainare i <i>pulk</i>, le tradizionali slitte scandinave.<br>\n</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1200\nCPU time usage: 0.332 seconds\nReal time usage: 0.367 seconds\nPreprocessor visited node count: 569/1000000\nPreprocessor generated node count: 6673/1500000\nPost‐expand include size: 6395/2048000 bytes\nTemplate argument size: 1023/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 12/40\nExpensive parser function count: 0/500\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Rangifer tarandus\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Rangifer tarandus"},{"id":"wk-2","pos":{"top":5,"left":98},"time":{"start":377,"end":407.1},"art":"Odobenus rosmarus","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/5/51/Information-silk.svg/16px-Information-silk.svg.png\"></div><br><div>\n\n<p>Il <b>tricheco</b> (<i><b>Odobenus rosmarus</b></i> <span style=\"font-variant: small-caps\">Linnaeus, 1758</span>) è un grande mammifero marino pinnipede con distribuzione circumpolare discontinua nel mar Glaciale Artico e nei mari subartici dell'emisfero boreale. È l'unica specie vivente della famiglia degli Odobenidi (<b>Odobenidae</b> <span style=\"font-variant: small-caps\">Allen, 1880</span>) e del genere <i><b>Odobenus</b></i> <span style=\"font-variant: small-caps\">Brisson, 1762</span>. Viene suddiviso in tre sottospecie: il tricheco dell'Atlantico (<i>O. r. rosmarus</i>), diffuso nell'oceano Atlantico, il tricheco del Pacifico (<i>O. r. divergens</i>), diffuso nell'oceano Pacifico, e <i>O. r. laptevi</i>, proprio del mare di Laptev.</p>\n<p>Il tricheco è facilmente riconoscibile per le zanne prominenti, i baffi e la grande mole. Gli esemplari adulti del Pacifico possono pesare più di 1700 kg e, tra i pinnipedi, sono superati in dimensione solamente dalle due specie di elefante marino. Risiede prevalentemente nelle acque poco profonde della piattaforma continentale oceanica, trascorrendo gran parte dell'esistenza sulla banchisa, sotto la quale trova il suo cibo prediletto, i molluschi bivalvi bentonici. È un animale gregario che vive piuttosto a lungo ed è considerato una specie chiave dell'ecosistema marino artico.</p>\n<p>Il tricheco ha giocato un ruolo importante nella cultura di molti popoli nativi artici, che gli davano la caccia per la carne, il grasso, la pelle, le zanne e le ossa. Nel XIX secolo e agli inizi del XX, fu oggetto di un pesante sfruttamento commerciale per il blubber e l'avorio e il numero di esemplari diminuì rapidamente. Da allora la popolazione globale è nuovamente aumentata, sebbene le popolazioni dell'Atlantico e del mare di Laptev siano ancora molto frammentate e poco numerose rispetto all'epoca storica.<br>\n</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1126\nCPU time usage: 0.276 seconds\nReal time usage: 0.315 seconds\nPreprocessor visited node count: 607/1000000\nPreprocessor generated node count: 6858/1500000\nPost‐expand include size: 7204/2048000 bytes\nTemplate argument size: 1370/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 12/40\nExpensive parser function count: 0/500\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Odobenus rosmarus\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Odobenus rosmarus"},{"id":"wk-3","pos":{"top":5,"left":98},"time":{"start":594.2,"end":624.2},"art":"Spheniscidae","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/5/51/Information-silk.svg/16px-Information-silk.svg.png\"></div><br><div>\n\n<p>Gli <b>Sfeniscidi</b> (<b>Spheniscidae</b> <span style=\"font-variant: small-caps\">Bonaparte, 1831</span>) sono una famiglia di uccelli comunemente noti come <b>pinguini</b>. Sono l'unica famiglia dell'ordine <b>Sphenisciformes</b>.</p>\n<p>Sono gli uccelli più acquatici in assoluto, e sono rimasti praticamente invariati per 45 milioni di anni. Il loro gruppo si è evoluto a partire da uccelli volatori, ma ora nessuna specie di pinguino è in grado di volare. Sono animali molto specializzati e sociali, hanno una forma idrodinamica e piccole ali trasformate in pinne che li fanno perfetti nuotatori, capaci di raggiungere i 24&nbsp;km/h sott'acqua.<br>\n</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1204\nCPU time usage: 0.192 seconds\nReal time usage: 0.237 seconds\nPreprocessor visited node count: 507/1000000\nPreprocessor generated node count: 6605/1500000\nPost‐expand include size: 6734/2048000 bytes\nTemplate argument size: 1673/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 12/40\nExpensive parser function count: 0/500\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Spheniscidae\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Spheniscidae"},{"id":"wk-4","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":763,"end":794},"art":"Mirounga","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/5/51/Information-silk.svg/16px-Information-silk.svg.png\"></div><br><div>\n<p>Gli <b>elefanti marini</b> sono dei mammiferi carnivori appartenenti al genere <i><b>Mirounga</b></i>. Questo genere viene incluso, assieme alle foche in senso stretto, nella famiglia dei Focidi, distinguendosi dalle altre due famiglie di pinnipedi: Otariidae ed Odobenidae.<br>\nIl genere <i>Mirounga</i> comprende due specie:</p>\n\n<p>L'origine degli elefanti marini è oscura. Alcuni autori sostengono che il genere si sia originato nell'Antartico, e successivamente l'attuale <i>M.leonina</i> abbia colonizzato l'emisfero nord, in seguito ad un cambiamento delle rotte ancestrali lungo le coste occidentali dell'America del Sud, nel periodo della glaciazione del Pleistocene. Quando ci fu il nuovo riscaldamento dell'acqua del mare, il gruppo di elefanti marini che si trovava nella regione della California del Nord rimase isolato rispetto alla principale popolazione del sud ed è quello attualmente conosciuto come <i>M.angustirostris</i>, l'elefante marino del nord.</p>\n<p>È appurato invece che il nome del genere ha origine nel sud: Mirounga proviene da <i>miouroung</i>, un antico nome che usavano gli australiani aborigeni per indicare l'elefante marino. In generale, il nome \"elefante marino\" deriva dalla grande taglia corporea (la più grande tra tutti i pinnipedi) e dalla proboscide dei maschi adulti. Un maschio adulto di elefante marino può raggiungere una lunghezza di 4,0-5,8 metri ed un peso superiore alle 3,5 tonnellate ed è circa 8 volte più pesante di una femmina adulta. Una femmina adulta, infatti, arriva a 2,4-3,3 metri di lunghezza ed il suo peso è variabile dai 300 agli 900 kg.</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1123\nCPU time usage: 0.176 seconds\nReal time usage: 0.208 seconds\nPreprocessor visited node count: 366/1000000\nPreprocessor generated node count: 5659/1500000\nPost‐expand include size: 3704/2048000 bytes\nTemplate argument size: 616/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 12/40\nExpensive parser function count: 0/500\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Mirounga\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Mirounga"},{"id":"wk-5","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":846.1,"end":876.1},"art":"Hydrurga leptonyx","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/5/51/Information-silk.svg/16px-Information-silk.svg.png\"></div><br><div>\n<p>La <b>foca leopardo</b> (<i><b>Hydrurga leptonyx</b></i>) appartiene alla famiglia delle Phocidae e rappresenta l'unica specie nel suo genere. Questa è la seconda specie di foca più grande nell'Antartide, dopo l'elefante marino del sud ed è quasi in cima alla catena alimentare di quel continente. Solo le orche sono i predatori naturali di questa specie.</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1148\nCPU time usage: 0.160 seconds\nReal time usage: 0.202 seconds\nPreprocessor visited node count: 461/1000000\nPreprocessor generated node count: 6055/1500000\nPost‐expand include size: 6410/2048000 bytes\nTemplate argument size: 1059/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 12/40\nExpensive parser function count: 0/500\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Hydrurga leptonyx\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Hydrurga leptonyx"},{"id":"wk-6","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":1207.1,"end":1237.1},"art":"Phocidae","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/5/51/Information-silk.svg/16px-Information-silk.svg.png\"></div><br><div>\n\n<p>Le <b>Foche</b> (<i>Phocidae</i>, Gray 1821) sono una famiglia di mammiferi carnivori marini appartenenti alla superfamiglia dei Pinnipedi. Le foche vivono lungo le coste dei mari ghiacciati, freddi e temperati, solo poche specie nei mari caldi e nei laghi (mar Caspio, lago Bajkal e lago d'Aral).</p>\n<p>Le foche sono cacciate per il grasso e, i cuccioli, per la pelle utilizzata dall'industria conciaria.</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1191\nCPU time usage: 0.188 seconds\nReal time usage: 0.221 seconds\nPreprocessor visited node count: 504/1000000\nPreprocessor generated node count: 6396/1500000\nPost‐expand include size: 6723/2048000 bytes\nTemplate argument size: 1324/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 12/40\nExpensive parser function count: 0/500\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Phocidae\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Phocidae"},{"id":"wk-7","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":1251.2,"end":1281.2},"art":"Phoca vitulina","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/5/51/Information-silk.svg/16px-Information-silk.svg.png\"></div><br><div>\n<p>La <b>foca comune</b> (<i><b>Phoca vitulina</b></i>) è un mammifero carnivoro appartenente alla famiglia dei Phocidae.</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1194\nCPU time usage: 0.164 seconds\nReal time usage: 0.199 seconds\nPreprocessor visited node count: 458/1000000\nPreprocessor generated node count: 6097/1500000\nPost‐expand include size: 5525/2048000 bytes\nTemplate argument size: 739/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 12/40\nExpensive parser function count: 0/500\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Phoca vitulina\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Phoca vitulina"},{"id":"wk-8","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":1365.5,"end":1395.5},"art":"Ovibos moschatus","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/5/51/Information-silk.svg/16px-Information-silk.svg.png\"></div><br><div>\n<p>Il <b>bue muschiato</b> (<i>Ovibos moschatus</i>, Zimmermann 1780) è un mammifero artico appartenente alla famiglia <i>Bovidae</i>, noto per il suo folto manto che arriva quasi a terra e il caratteristico odore di muschio. Appartiene alla sottofamiglia Caprinae e pertanto è più imparentato con la capra domestica (<i>Capra hircus</i>) che non con il bue (<i>Bos taurus</i>).</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1127\nCPU time usage: 0.192 seconds\nReal time usage: 0.222 seconds\nPreprocessor visited node count: 456/1000000\nPreprocessor generated node count: 6049/1500000\nPost‐expand include size: 5843/2048000 bytes\nTemplate argument size: 855/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 12/40\nExpensive parser function count: 0/500\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Ovibos moschatus\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Ovibos moschatus"},{"id":"wk-9","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":1437.6,"end":1467.6},"art":"Delphinapterus leucas","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/5/51/Information-silk.svg/16px-Information-silk.svg.png\"></div><br><div>\n<p>Il <b>beluga</b> (<i>Delphinapterus leucas</i> <small>Pallas, 1776</small>) è un grande cetaceo bianco della famiglia dei Monodontidi, diffuso nei mari di Russia, Alaska, Groenlandia, Canada ed Europa settentrionale.<br>\n</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1200\nCPU time usage: 0.196 seconds\nReal time usage: 0.246 seconds\nPreprocessor visited node count: 486/1000000\nPreprocessor generated node count: 6203/1500000\nPost‐expand include size: 5971/2048000 bytes\nTemplate argument size: 944/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 12/40\nExpensive parser function count: 0/500\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Delphinapterus leucas\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Delphinapterus leucas"}]}
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