{"video":[{"pos":{"top":0,"left":0},"time":{"start":68,"end":1527.037098},"spot":null,"idx":0,"id":"vd-0","videoId":0},{"pos":{"top":0,"left":0},"time":{"start":360,"end":1527.037098},"spot":null,"idx":1,"id":"vd-1","videoId":1},{"pos":{"top":0,"left":0},"time":{"start":0,"end":1527.037098},"spot":null,"idx":2,"id":"vd-2","videoId":2}],"contents":[{"id":"wk-0","pos":{"top":5,"left":97},"time":{"start":75,"end":105.8},"art":"Crotalus atrox","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/5/51/Information-silk.svg/16px-Information-silk.svg.png\"></div><br><div>\n<p>Conosciuto comunemente con il nome di «serpente a sonagli», il <b>Crotalo adamantino occidentale</b> (<i><b>Crotalus atrox</b></i>) è il più diffuso tra i crotali, un appartenente della famiglia delle Viperidae, che vivono nel nord del continente americano.<br>\n</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1119\nCPU time usage: 0.224 seconds\nReal time usage: 0.253 seconds\nPreprocessor visited node count: 493/1000000\nPreprocessor generated node count: 6251/1500000\nPost‐expand include size: 6020/2048000 bytes\nTemplate argument size: 913/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 12/40\nExpensive parser function count: 0/500\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Crotalus atrox\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Crotalus atrox"},{"id":"wk-1","pos":{"top":5,"left":97},"time":{"start":167.3,"end":197.3},"art":"Heloderma suspectum","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/5/51/Information-silk.svg/16px-Information-silk.svg.png\"></div><br><div>\n\n<p>Il <b>Mostro di Gila</b> (<i>Heloderma subspectum</i>) è una specie di lucertola.</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1122\nCPU time usage: 0.884 seconds\nReal time usage: 0.924 seconds\nPreprocessor visited node count: 5591/1000000\nPreprocessor generated node count: 17400/1500000\nPost‐expand include size: 8230/2048000 bytes\nTemplate argument size: 1425/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 12/40\nExpensive parser function count: 2/500\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Heloderma suspectum\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Heloderma suspectum"},{"id":"wk-2","pos":{"top":5,"left":97},"time":{"start":224.7,"end":254.7},"art":"Gekkonidae","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/5/51/Information-silk.svg/16px-Information-silk.svg.png\"></div><br><div>\n<p>I <b>Gekkonidae</b> (Gray, 1825) sono una famiglia di piccoli rettili comunemente noti come <b>gechi</b>. Vivono negli ambienti caldi di tutto il mondo, sono imparentati con le lucertole e sono innocui per gli umani. Numerosi scienziati hanno studiato la fisica correlata all'incredibile capacità dei gechi di aderire ad ogni tipo di superficie.</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1130\nCPU time usage: 0.208 seconds\nReal time usage: 0.231 seconds\nPreprocessor visited node count: 375/1000000\nPreprocessor generated node count: 5661/1500000\nPost‐expand include size: 4071/2048000 bytes\nTemplate argument size: 768/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 12/40\nExpensive parser function count: 0/500\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Gekkonidae\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Gekkonidae"},{"id":"wk-3","pos":{"top":5,"left":97},"time":{"start":295,"end":325},"art":"Canis latrans","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/5/51/Information-silk.svg/16px-Information-silk.svg.png\"></div><br><div>\n\n<p>Il <b>coyote</b> (<i><b>Canis latrans</b></i>) è un mammifero carnivoro appartenente alla famiglia dei Canidae.</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1205\nCPU time usage: 0.180 seconds\nReal time usage: 0.208 seconds\nPreprocessor visited node count: 495/1000000\nPreprocessor generated node count: 6438/1500000\nPost‐expand include size: 5898/2048000 bytes\nTemplate argument size: 819/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 12/40\nExpensive parser function count: 0/500\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Canis latrans\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Canis latrans"},{"id":"wk-4","pos":{"top":5,"left":97},"time":{"start":348.2,"end":378.2},"art":"Mephitidae","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/5/51/Information-silk.svg/16px-Information-silk.svg.png\"></div><br><div>\n<p>I <b>Mefitidi</b> (<b>Mephitidae</b> <span style=\"font-variant: small-caps\">Bonaparte, 1845</span>) sono una famiglia dell'ordine dei Carnivori; i suoi rappresentanti sono noti soprattutto per la capacità di secernere un liquido che emana un odore forte e nauseabondo. La loro colorazione generale, diversa da una specie all'altra, varia dal bianco e nero fino al marrone o al color crema. La famiglia comprende le moffette e i loro parenti più stretti, i tassi fetidi, per un totale di dodici specie suddivise in quattro generi: <i>Mephitis</i> (moffetta dalla lunga coda e moffetta comune, due specie), <i>Spilogale</i> (skunk macchiati, quattro specie), <i>Mydaus</i> (tassi fetidi, due specie) e <i>Conepatus</i> (skunk dal naso di porco, quattro specie). I due tassi fetidi del genere <i>Mydaus</i> sono originari dell'Indonesia e delle Filippine, mentre tutti gli altri membri della famiglia sono diffusi nelle Americhe, dal Canada alle regioni centrali del Sudamerica. Altre specie ormai scomparse, note solamente a partire dai resti fossili, popolavano l'Eurasia.</p>\n<p>In passato i Mefitidi venivano considerati come una sottofamiglia dei Mustelidi, la famiglia a cui appartengono furetti, donnole, lontre, tassi, ermellini e ghiottoni. Tuttavia, recenti analisi genetiche hanno dimostrato che i Mefitidi non sono così strettamente imparentati con i Mustelidi come ritenuto in passato, e per questo motivo gli studiosi ritengono più giusto classificarli come famiglia a parte. Fino a pochi anni fa, i tassi fetidi venivano classificati assieme agli altri tassi sulla base di semplici somiglianze morfologiche, ma i test genetici hanno indicato che essi sono più imparentati con le moffette che con i Mustelidi; da allora, sono stati rimossi da questi ultimi per essere trasferiti tra i Mefitidi.<br>\n</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1136\nCPU time usage: 0.236 seconds\nReal time usage: 0.264 seconds\nPreprocessor visited node count: 488/1000000\nPreprocessor generated node count: 6453/1500000\nPost‐expand include size: 4149/2048000 bytes\nTemplate argument size: 899/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 12/40\nExpensive parser function count: 0/500\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Mephitidae\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Mephitidae"},{"id":"wk-5","pos":{"top":5,"left":97},"time":{"start":394,"end":424},"art":"Ovis musimon","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/5/51/Information-silk.svg/16px-Information-silk.svg.png\"></div><br><div>\n\n<p>Il <b>muflone</b> (<i>Ovis musimon</i> <small>Pallas, 1762</small>) è un mammifero artiodattilo della famiglia dei Bovidi.</p>\n<p>Il suo attuale <i>status</i> tassonomico, come del resto quello di tutta la sottofamiglia dei Caprini, è molto discusso: studi effettuati sul DNA delle varie specie ascritte a questa sottofamiglia hanno mostrato analogie fra specie ritenute distanti filogeneticamente e viceversa. Il muflone ha dimostrato forti somiglianze a livello genetico e morfologico con l'<i>Ovis orientalis</i>, al punto che molti autori riterrebbero attualmente più corretta una classificazione di questi animali come sottospecie di <i>O. orientalis</i>.</p>\n<p>Il muflone è diffuso sulle isole mediterranee di Sardegna, Corsica, Cipro e Rodi, delle quali peraltro non risulterebbe nativo: su queste isole mancano infatti reperti fossili di questi animali e si pensa perciò che essi siano stati introdotti in epoca storica dall'uomo a partire da forme semidomestiche di pecora, poi rinselvatichitesi.<br>\nDa qui, il muflone è stato in seguito introdotto anche in Europa continentale a partire dal XVIII secolo, in particolare se ne trovano popolazioni consistenti in Europa Centrale. Altre introduzioni hanno dato origine a popolazioni stabili di questi animali anche in Cile e negli Stati Uniti (Texas, Hawaii). In Italia, oltre che con una buona popolazione autoctona nel Gennargentu e nel Montiferru, il muflone è diffuso con una quarantina di popolazioni isolate (per un totale di circa 5000 esemplari) in alcune isole minori (Isola d'Elba, Asinara, Capraia, Giglio, Marettimo, Zannone) ed in vari punti della penisola, in particolare all'interno del Parco naturale provinciale dell'Adamello-Brenta in Trentino, dove è stato introdotto durante gli anni Settanta, in alcune zone prealpine, nell'Appennino centro-settentrionale e sul Gargano (nella zona di Pugnochiuso, introdotto a scopi venatori nel secondo dopoguerra).<br></p>\n\n<p>Il muflone predilige gli ambienti aperti in aree collinari, spesso con presenza di aree rocciose dove potersi rifugiare in caso di pericolo; tuttavia si è adattato a una grande varietà di <i>habitat</i>, dalle foreste di conifere ai boschi di latifoglie, raggiungendo anche altitudini di 1500 m.<br>\n</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1201\nCPU time usage: 0.216 seconds\nReal time usage: 0.249 seconds\nPreprocessor visited node count: 518/1000000\nPreprocessor generated node count: 6394/1500000\nPost‐expand include size: 6346/2048000 bytes\nTemplate argument size: 1037/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 12/40\nExpensive parser function count: 0/500\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Ovis musimon\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Ovis musimon"},{"id":"wk-6","pos":{"top":5,"left":98},"time":{"start":540,"end":570.1},"art":"Puma concolor","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/5/51/Information-silk.svg/16px-Information-silk.svg.png\"></div><br><div>\n\n<p>Il <b>puma</b> (<i><b>Puma concolor</b></i> (<span style=\"font-variant: small-caps\">Linnaeus</span>, 1771)), chiamato anche <b>coguaro</b> o <b>leone di montagna</b>, è un carnivoro appartenente alla famiglia Felidae presente in America Settentrionale, Centrale e Meridionale. Pur essendo un animale di grande taglia, nell'ambito dei felidi è filogeneticamente più vicino al gatto domestico che non ad altri felini di dimensioni simili come i leopardi. Il suo parente più prossimo si è recentemente rivelato essere il giaguarondi, simile al puma in alcuni dettagli d'aspetto (colore, pupilla tonda) ma piccolo come un gatto domestico.</p>\n<p>La parola \"puma\" viene dalla lingua amerindia quechua ed era considerato animale sacro dagli Aztechi e Maya del Messico. Nella lingua inglese esistono più di 40 nomi differenti per indicare il puma, spesso usati solo a livello regionale, come <i>cougar</i>, <i>mountain lion</i>, <i>panther</i>, <i>catamount</i>, e <i>painted cat</i>. In Brasile il puma viene chiamato <i>suçuarana</i>, dalla lingua tupi; da quest'ultimo termine, attraverso un complesso passaggio tra una lingua e un'altra, si è giunti al termine inglese \"cougar\", usato nei media statunitensi con una frequenza forse maggiore di \"puma\".</p>\n<p>Il nome \"mountain lion\" fa invece riferimento alla sua somiglianza estetica con una leonessa (dovuta al colore marrone-rossastro con la punta della coda nera), mentre \"catamount\" è derivato da <i>mountain cat</i> (gatto di montagna).</p>\n<p>Nell'America del Nord, in particolare negli Stati Uniti, la parola <i>panther</i> (\"pantera\") da sola si riferisce al puma, sebbene il termine <i>black panther</i> (\"pantera nera\") sia correttamente associato solo con le varianti affette da melanismo di leopardi o di giaguari, piuttosto che di puma. In Europa e in Asia, \"pantera\" significa \"leopardo\" e si può riferire sia al leopardo maculato sia a quello nero. Nell'America meridionale, \"pantera\" si riferisce solo al giaguaro, sia quello maculato, sia quello nero. Il gene del melanismo si può trovare in una grande varietà di felini, compresi il leone, la tigre, il leopardo, il giaguaro, il caracal, il jaguarondi, il serval, l'ocelot, il margay, la lince rossa; non sono mai stati documentati, tuttavia, casi di melanismo nell'America settentrionale in <i>Puma concolor</i>, anche se persistono leggende metropolitane di \"pantere nere\". Tali resoconti aneddotici hanno particolare vigore sugli Appalachi degli Stati Uniti orientali, una regione dove è comunemente accettato il fatto che il <i>Puma concolor</i> sia completamente estinto da prima della fine del XIX secolo, e dove non sono state documentate presenze ristabilite di popolazioni in propagazione fino al 2005.<br>\n</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1207\nCPU time usage: 0.240 seconds\nReal time usage: 0.269 seconds\nPreprocessor visited node count: 581/1000000\nPreprocessor generated node count: 6590/1500000\nPost‐expand include size: 9055/2048000 bytes\nTemplate argument size: 1578/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 12/40\nExpensive parser function count: 0/500\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Puma concolor\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Puma concolor"},{"id":"wk-7","pos":{"top":5,"left":98},"time":{"start":639,"end":669.3},"art":"Coniglio","lang":"it","wiki":"<div>\n\n\n<p>Con il termine <b>coniglio</b> si definisce un gruppo di animali appartenente alla famiglia dei leporidi, anche se il termine viene spesso usato per indicare la specie coniglio europeo (<i>Oryctolagus cuniculus</i>).</p>\n<p>Si distinguono dalle lepri per varie caratteristiche: ad esempio, appena nati i piccoli conigli sono privi di pelo, hanno gli occhi chiusi e sostanzialmente dipendono in modo totale dai genitori. I conigli, tranne quelli del gruppo coda di cotone, hanno l'abitudine di vivere in gallerie scavate nel terreno.</p>\n<p>I conigli, insieme a lepri e pica, costituiscono l'ordine dei Lagomorfi</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1134\nCPU time usage: 0.160 seconds\nReal time usage: 0.184 seconds\nPreprocessor visited node count: 188/1000000\nPreprocessor generated node count: 1769/1500000\nPost‐expand include size: 3098/2048000 bytes\nTemplate argument size: 1062/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 11/40\nExpensive parser function count: 3/500\nLua time usage: 0.004s\nLua memory usage: 484 KB\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Coniglio\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Coniglio"},{"id":"wk-8","pos":{"top":5,"left":98},"time":{"start":793.5,"end":823.5},"art":"Bison","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/5/51/Information-silk.svg/16px-Information-silk.svg.png\"></div><br><div>\n\n\n\n<p>I <b>bisonti</b> (<i>Bison</i>) sono dei mammiferi artiodattili della famiglia dei Bovidi. Il genere comprende sei specie, delle quali soltanto due sono sopravvissute: il bisonte americano ed il bisonte europeo.</p>\n<p>Studi genetici compiuti sui bisonti hanno dimostrato che le due specie oggi esistenti sono in realtà forme diverse della stessa specie. Gli zoologi odierni concordano inoltre sul fatto che il genere andrebbe probabilmente considerato come un sottogenere di <i>Bos</i>, comprendente i bovini domestici.</p>\n<p>A livello morfologico, <i>Bison</i> si distingue da <i>Bos</i> principalmente per avere 14 paia di costole anziché 12 e per la colonna vertebrale che nell'animale in piedi è parallela al suolo nel tratto lombare e fortemente inclinata verso il basso nel tratto toracico, anziché avere un andamento rettilineo. Questa caratteristica, unitamente all'enorme sviluppo delle apofisi spinose delle vertebre toraciche, fa sì che la porzione anteriore del tronco appaia più alta e più sviluppata della posteriore, conferendo all'animale il tipico aspetto gobbo. Anche la voce dei bisonti è differente da quella dei bovini addomesticati; l'emissione sonora più frequente consiste in un profondo grugnito, molto simile a quello del maiale.</p>\n<p>A metà tra <i>Bison</i> e <i>Bos</i> si colloca il genere asiatico <i>Poephagus</i>, nel quale viene classificato lo yak.</p>\n<p>I bisonti vengono spesso erroneamente chiamati \"bufali\", ma in realtà con questo termine si indicano più correttamente alcuni bovidi del genere <i>Bubalus</i> ed il bufalo africano <i>(Syncerus caffer)</i>.</p>\n<p>Da alcuni anni, dal vello del Bison bison è ricavato un filato per maglieria e aguglieria di particolare pregio.</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1202\nCPU time usage: 0.704 seconds\nReal time usage: 0.751 seconds\nPreprocessor visited node count: 5676/1000000\nPreprocessor generated node count: 17675/1500000\nPost‐expand include size: 8761/2048000 bytes\nTemplate argument size: 2108/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 12/40\nExpensive parser function count: 5/500\nLua time usage: 0.003s\nLua memory usage: 484 KB\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Bison\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Bison"},{"id":"wk-9","pos":{"top":5,"left":98},"time":{"start":1191,"end":1221.8},"art":"Testudines","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/5/51/Information-silk.svg/16px-Information-silk.svg.png\"></div><br><div>\n\n\n<p>L'ordine <b>Testudines</b> <span style=\"font-variant: small-caps\">Linnaeus, 1758</span> o <b>Chelonia</b> comprende rettili comunemente noti come <b>tartarughe</b> o <b>testuggini</b>.</p>\n<p>Più precisamente il termine <i>tartaruga</i> indica le tartarughe acquatiche (siano esse d'acqua dolce – come ad esempio gli Emydidae, con membrane di pelle tra gli artigli – o marine – con arti trasformati in pinne), carnivore e con carapace dal profilo basso; mentre si dice <i>testuggine</i> (dal latino <i>testudo</i>) qualunque specie sia adattata alla vita terrestre, erbivora, con possenti artigli e con carapace (generalmente) rialzato.</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1207\nCPU time usage: 0.180 seconds\nReal time usage: 0.211 seconds\nPreprocessor visited node count: 475/1000000\nPreprocessor generated node count: 6352/1500000\nPost‐expand include size: 6704/2048000 bytes\nTemplate argument size: 1366/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 12/40\nExpensive parser function count: 0/500\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Testudines\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Testudines"}]}
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