{"video":[],"contents":[{"id":"wk-0","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":72.8,"end":102.8},"art":"Lago di Bolsena","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/6/6a/Lago_bolsena_tramonto.jpg/260px-Lago_bolsena_tramonto.jpg\"></div><br><div>\n\n<p>Il <b>lago di Bolsena</b> (in Latino: <i>Lacus Volsiniensis</i> / <i>Lacus Volsinii</i>) è un lago dell'Italia centrale formatosi oltre 300&nbsp;000 anni fa in seguito al collasso calderico di alcuni vulcani appartenenti alla catena dei monti Volsini. È il lago di origine vulcanica più grande d'Europa.</p>\n<p>Ha una forma ovale, tipica per la sua origine, due isole e un fiume emissario. Ha un'area totale di <span style=\"white-space:nowrap; display:inline-block\">113,5&nbsp;km²</span> (quinto in Italia), si trova a <span style=\"white-space:nowrap; display:inline-block\">305&nbsp;m</span> s.l.m., ha una profondità massima di 151&nbsp;m nel punto di coordinate 42.596833 N, 11.933000 E e una profondità media di 81&nbsp;m.</p>\n<p>Si trova interamente nel territorio della provincia di Viterbo e precisamente nella parte a Nord, detta Alta Tuscia. Per una parte considerevole è lambito dalla strada consolare Cassia, a pochi chilometri dal monte Amiata.</p>\n<p>Numerosi sono gli insediamenti turistici, con particolare propensione per il turismo a contatto con la natura, prevalentemente nei campeggi, agriturismi e \"bed and breakfast\".</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1191\nCPU time usage: 0.480 seconds\nReal time usage: 0.547 seconds\nPreprocessor visited node count: 2180/1000000\nPreprocessor generated node count: 15598/1500000\nPost‐expand include size: 20138/2048000 bytes\nTemplate argument size: 2330/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 21/40\nExpensive parser function count: 4/500\nLua time usage: 0.037/10.000 seconds\nLua memory usage: 538 KB/50 MB\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Lago di Bolsena\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Lago di Bolsena"},{"id":"wk-1","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":143,"end":173},"art":"Domenico Tiburzi","lang":"it","wiki":"<div>\n\n<p><b>Domenico Tiburzi</b> (Cellere, 28 maggio 1836 – Capalbio, 24 ottobre 1896) è stato un brigante italiano.</p>\n<p>Nacque da Nicola Tiburzi e Lucia Attili. Chiamato da tutti \"<i>Domenichino</i>\", fu il più famoso brigante della Maremma, divenuto una leggenda tra gli abitanti della provincia di Grosseto.</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1202\nCPU time usage: 0.200 seconds\nReal time usage: 0.239 seconds\nPreprocessor visited node count: 389/1000000\nPreprocessor generated node count: 2201/1500000\nPost‐expand include size: 6439/2048000 bytes\nTemplate argument size: 2122/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 11/40\nExpensive parser function count: 18/500\nLua time usage: 0.058/10.000 seconds\nLua memory usage: 1.39 MB/50 MB\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Domenico Tiburzi\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Domenico Tiburzi"},{"id":"wk-2","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":258.8,"end":288.8},"art":"Bisenzio (sito archeologico)","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/it/thumb/9/94/Bisenzio_1.JPG/300px-Bisenzio_1.JPG\"></div><br><div>\n\n<p><b>Bisenzio</b> era il nome di un'antica città sulle sponde del Lago di Bolsena, che fu definitivamente abbandonata nel 1816 a causa della malaria. Oggi è uno dei luoghi più caratteristici del lago.</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1118\nCPU time usage: 0.208 seconds\nReal time usage: 0.245 seconds\nPreprocessor visited node count: 661/1000000\nPreprocessor generated node count: 4507/1500000\nPost‐expand include size: 6296/2048000 bytes\nTemplate argument size: 1409/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 15/40\nExpensive parser function count: 5/500\nLua time usage: 0.011/10.000 seconds\nLua memory usage: 522 KB/50 MB\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Bisenzio (sito archeologico)\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Bisenzio (sito archeologico)"},{"id":"wk-3","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":395.9,"end":425.9},"art":"Ceramica etrusca","lang":"it","wiki":"<div>\n<p>La <b>ceramica etrusca</b> nativa, alla metà dell'VIII secolo a.C., era caratterizzata da argille grossolane, da vasi fatti a mano e cotti in modo approssimativo. Il materiale utilizzato, fino a tutto il IX secolo a.C., fu esclusivamente l'impasto. La conoscenza dei procedimenti greci, presumibilmente attraverso artigiani immigrati, introdusse una migliore depurazione dei materiali di partenza, l'uso del tornio veloce e il controllo della cottura. Le abbondanti importazioni greche venivano imitate o adattate insieme alle forme metalliche e ai modelli decorativi orientali. Allo stesso tempo, si mantenevano le vecchie tradizioni e la ceramica prodotta in territorio etrusco giunse a coprire una gamma molto varia di livelli qualitativi.</p>\n<p>I prodotti a fondo chiaro (dovuto al colore dell'argilla o alla presenza dell'ingubbio) si distinguono da quelli a fondo scuro del tipo denominato bucchero, il cui apogeo si pone tra il secondo quarto del VII e la metà del VI secolo a.C. e in cui la pittura è scarsamente presente e la decorazione è data da rilievi e incisioni.</p>\n<p>La prima ceramica etrusca dipinta a fondo chiaro è la ceramica etrusco-geometrica. A seguito della dominazione del mercato da parte della ceramica corinzia, e in seguito da parte della ceramica attica a figure nere, si sviluppano la ceramica etrusco-corinzia, intorno al 630 a.C. e, poco prima della metà del VI secolo a.C., la ceramica etrusca a figure nere. Al periodo delle figure nere appartengono due classi ceramiche compatte e di qualità superiore, la localizzazione delle quali è discussa ma che sono più propriamente classificate come greche: la ceramica calcidese, ormai prevalentemente localizzata nella zona di Rhegion, e le idrie ceretane, prodotte da un'unica bottega da localizzarsi sicuramente in Etruria, ma condotta da ceramografi greco-orientali. Tra le ceramiche fabbricate in Etruria, e ritenute prodotti di artigiani greco-orientali immigrati, sono stati classificati anche il Gruppo Campana e il Gruppo Northampton. Le figure nere etrusche finiscono alla metà del V secolo a.C. quando la ceramografia locale si volge alle figure rosse. La tecnica a figure rosse, in terra etrusca, sopravvisse, per un certo periodo, alla fine dello stile consumatosi nella patria originaria.</p>\n<p>I prodotti etruschi erano esportati in Campania. L'Etrusco-corinzio è stato trovato nei territori cartaginesi e nelle colonie greche occidentali. Il bucchero aveva un largo raggio di esportazioni che, soprattutto nella forma del kantharos, andava dalle colonie siciliane, alla Grecia propria e all'Egeo.</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1144\nCPU time usage: 0.096 seconds\nReal time usage: 0.112 seconds\nPreprocessor visited node count: 1/1000000\nPreprocessor generated node count: 4/1500000\nPost‐expand include size: 0/2048000 bytes\nTemplate argument size: 0/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 1/40\nExpensive parser function count: 0/500\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Ceramica etrusca\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Ceramica etrusca"},{"id":"wk-4","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":594.7,"end":624.7},"art":"Civita di Bagnoregio","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/c/c3/Civita_di_Bagnoregio_1.JPG/260px-Civita_di_Bagnoregio_1.JPG\"></div><br><div>\n<p><b>Civita</b> è una frazione del comune di Bagnoregio famosa per essere denominata \"La città che muore\".</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1127\nCPU time usage: 0.752 seconds\nReal time usage: 0.865 seconds\nPreprocessor visited node count: 4590/1000000\nPreprocessor generated node count: 20874/1500000\nPost‐expand include size: 24587/2048000 bytes\nTemplate argument size: 1961/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 21/40\nExpensive parser function count: 7/500\nLua time usage: 0.272/10.000 seconds\nLua memory usage: 753 KB/50 MB\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Civita di Bagnoregio\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Civita di Bagnoregio"},{"id":"wk-5","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":634.6,"end":664.6},"art":"Peperino","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/it/thumb/7/73/Peperino_003.jpg/280px-Peperino_003.jpg\"></div><br><div>\n<p>Il <b>peperino</b> o <b>piperino</b> è una roccia magmatica, tipica delle zone di Vitorchiano e Soriano nel Cimino, in provincia di Viterbo, e dei Colli Albani, in provincia di Roma, costituita da frammenti di trachite o di tefrite, e contenente leucite in varie percentuali. Il colore classico è il grigio macchiettato. È presente inoltre in varie zone dell'Italia centrale. Viene utilizzata nelle costruzioni tipicamente per la realizzazione di zoccolature, fasce, lastricati, soglie, scale.</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1208\nCPU time usage: 0.112 seconds\nReal time usage: 0.137 seconds\nPreprocessor visited node count: 233/1000000\nPreprocessor generated node count: 1179/1500000\nPost‐expand include size: 4968/2048000 bytes\nTemplate argument size: 754/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 8/40\nExpensive parser function count: 0/500\nLua time usage: 0.008/10.000 seconds\nLua memory usage: 521 KB/50 MB\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Peperino\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Peperino"},{"id":"tx-6","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":674.8,"end":704.8},"title":"Regula Zwiki","text":"<h3>Nello studio di Regula Zwiki, dove il marmo vola, fiori fossili sbocciano, antichi cocci ti guardano</h3>\n\n<table cellpadding=\"0\" cellspacing=\"0\">\n\t<tbody>\n\t\t<tr>\n\t\t\t<td><a href=\"http://4.bp.blogspot.com/-9KXeNaYMcX8/TdO_DxZVcjI/AAAAAAAAADQ/h1l00TMUDDY/s1600/IMG_2072.JPG\"><img src=\"http://4.bp.blogspot.com/-9KXeNaYMcX8/TdO_DxZVcjI/AAAAAAAAADQ/h1l00TMUDDY/s200/IMG_2072.JPG\" style=\"height:150px; width:200px\" /></a></td>\n\t\t</tr>\n\t\t<tr>\n\t\t\t<td>Regula Zwiki nel suo laboratorio</td>\n\t\t</tr>\n\t</tbody>\n</table>\n\n<p>Sono in un casale di Montefiascone che Regula Zwiki, svizzera da pi&ugrave; di venticinque anni in Tuscia,&nbsp;&nbsp;usa come laboratorio di scultura, che ora condivide con altri artisti, una burattinaia, una marionettista, un altro sculture e pittore suo compagno, una fotografa. Il suo laboratorio &egrave; all&rsquo;aperto in una veranda, per non far depositare le polveri della pietra al chiuso, e cos&igrave; il suo lavoro &egrave; scandito dai venti, dal freddo e dalla calura, come del resto succede alla pietra in natura.</p>\n\n<p><a href=\"http://tuscia-blog.blogspot.it/2011/05/nello-studio-di-regula-zwiki-dove-il.html\" target=\"_blank\">Continua a leggere...</a></p>\n"},{"id":"tx-7","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":754.4,"end":784.4},"title":"Francesco Marzetti","text":"<p><strong>Francesco Marzetti</strong>&nbsp;&egrave; un&nbsp;<strong>artista artigiano &nbsp;della Tuscia</strong>. Dal 1985 ha un suo&nbsp;<strong>atelier sul restauro della ceramica medievale</strong>&nbsp;dove svolge<strong>un&rsquo;attivit&agrave; di restauro mobili antichi, crea cornici di alta qualit&agrave; e opere artigianali di altissimo pregio</strong>, come&nbsp;<strong>lampade, porte, sedie</strong>.</p>\n\n<p><a href=\"http://www.artigianatoartisticolazio.it/AreaPubblica/LaStrada/scheda.aspx?azienda=135\" target=\"_blank\">Continua a leggere...</a></p>\n"},{"id":"wk-8","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":848.3,"end":878.3},"art":"Travertino","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/7/77/Calcáreo_Travertino1.jpg/280px-Calcáreo_Travertino1.jpg\"></div><br><div>\n\n<p>Il <b>travertino</b> è una roccia sedimentaria calcarea di tipo chimico, molto utilizzata in edilizia, in particolare a Roma, fin dal I millennio a.C.</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1200\nCPU time usage: 0.112 seconds\nReal time usage: 0.132 seconds\nPreprocessor visited node count: 236/1000000\nPreprocessor generated node count: 1191/1500000\nPost‐expand include size: 1996/2048000 bytes\nTemplate argument size: 353/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 8/40\nExpensive parser function count: 0/500\nLua time usage: 0.009/10.000 seconds\nLua memory usage: 521 KB/50 MB\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Travertino\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Travertino"},{"id":"wk-9","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":977.9,"end":1007.9},"art":"Tuscia","lang":"it","wiki":"<div>\n<p><b>Tuscia</b> era la denominazione attribuita all'Etruria dopo la fine del dominio etrusco, invalso a partire dalla Tarda antichità e per tutto l'Alto Medioevo. Il nome indicava in origine un territorio assai vasto che comprendeva tutta l'Etruria storica, la Toscana, l'Umbria occidentale e l'Alto Lazio, che le diverse vicissitudini storiche hanno ripartito in tre macroaree: la \"Tuscia romana\", corrispondente al Lazio settentrionale con l'antica provincia pontificia del Patrimonio di San Pietro, corrisponde oggi alla provincia di Roma nord fino al Lago di Bracciano; la \"Tuscia ducale\", che includeva i territori del Lazio e dell'Umbria occidentale soggetti al Ducato di Spoleto; la \"Tuscia longobarda\", grossomodo l'attuale Toscana, comprendente i territori sottoposti ai Longobardi e costituenti il Ducato di Tuscia.</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1145\nCPU time usage: 0.192 seconds\nReal time usage: 0.209 seconds\nPreprocessor visited node count: 43/1000000\nPreprocessor generated node count: 367/1500000\nPost‐expand include size: 361/2048000 bytes\nTemplate argument size: 112/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 8/40\nExpensive parser function count: 0/500\nLua time usage: 0.007/10.000 seconds\nLua memory usage: 516 KB/50 MB\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Tuscia\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Tuscia"},{"id":"wk-10","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":1027.4,"end":1057.4},"art":"Marta (Italia)","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/it/thumb/0/08/Marta_(Italia)-Stemma.png/80px-Marta_(Italia)-Stemma.png\"></div><br><div>\n<p><b>Marta</b> è un comune italiano di 3.537 abitanti della provincia di Viterbo nel Lazio.</p>\n<p>Situato nell'Alta Tuscia, a 315 m s.l.m., in posizione pittoresca sulla sponda meridionale del lago di Bolsena, dista dal capoluogo circa 24&nbsp;km.</p>\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1120\nCPU time usage: 1.076 seconds\nReal time usage: 1.405 seconds\nPreprocessor visited node count: 2984/1000000\nPreprocessor generated node count: 22504/1500000\nPost‐expand include size: 28660/2048000 bytes\nTemplate argument size: 3140/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 21/40\nExpensive parser function count: 8/500\nLua time usage: 0.184/10.000 seconds\nLua memory usage: 1.1 MB/50 MB\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Marta (Italia)\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Marta (Italia)"},{"id":"wk-11","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":1191.7,"end":1221.7},"art":"Amalasunta","lang":"it","wiki":"<div>\n\n<p><b>Amalasunta</b> (Ravenna, 495/500 – Isola Martana, 535) fu la figlia del re ostrogoto Teodorico. Con la morte del padre, nel 526, divenne reggente del regno degli Ostrogoti a nome del figlio Atalarico.</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1207\nCPU time usage: 0.108 seconds\nReal time usage: 0.269 seconds\nPreprocessor visited node count: 73/1000000\nPreprocessor generated node count: 548/1500000\nPost‐expand include size: 1065/2048000 bytes\nTemplate argument size: 84/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 8/40\nExpensive parser function count: 5/500\nLua time usage: 0.013/10.000 seconds\nLua memory usage: 671 KB/50 MB\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Amalasunta\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Amalasunta"}]}
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FILAS-MI-2011-1343 del 3/8/2012 – CUP F87I1200233007