{"video":[],"contents":[{"id":"wk-0","pos":{"top":"11","left":"91"},"time":{"start":159.5,"end":189},"art":"Pancratium maritimum","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/5/51/Information-silk.svg/16px-Information-silk.svg.png\"></div><br><div>\n\n\n<p>Il <b>giglio di mare</b> (<i><b>Pancratium maritimum</b></i> L.) è una specie di giglio bulboso della famiglia delle Amaryllidaceae, che cresce spontaneamente sui litorali italiani, ma viene anche coltivato come pianta ornamentale.</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nCPU time usage: 0.396 seconds\nReal time usage: 0.452 seconds\nPreprocessor visited node count: 2353/1000000\nPreprocessor generated node count: 16146/1500000\nPost‐expand include size: 7485/2048000 bytes\nTemplate argument size: 1481/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 10/40\nExpensive parser function count: 2/500\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Pancratium maritimum\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Pancratium maritimum"},{"id":"tx-1","pos":{"top":"14","left":"92"},"time":{"start":260.1,"end":310},"title":"Brachytrupes megacephalus","text":"<p><a href=\"http://www.entomologiitaliani.net/public/forum/phpBB3/viewtopic.php?f=17&amp;t=566\">http://www.entomologiitaliani.net/public/forum/phpBB3/viewtopic.php?f=17&amp;t=566</a></p>\n"},{"id":"tx-2","pos":{"top":"13","left":"93"},"time":{"start":330,"end":360},"title":"Spermatofora","text":"<h3><a href=\"http://www.treccani.it/\">Treccani, l&#39;enciclopedia italiana</a></h3>\n\n<h1>Spermatofora</h1>\n\n<p>Enciclopedie on line</p>\n\n<p>spermatofora (o spermatoforo) In zoologia, dispositivo atto a contenere o a raggruppare gli spermatozoi che, in tal modo, fuoriescono dalle vie genitali maschili non sospesi in una massa fluida, lo sperma, ma riuniti insieme, o racchiusi in una capsula di natura albuminoide o pseudochitinosa, o agglutinati intorno a un sostegno assile, simile a un pennacchio, per essere utilizzati nella fecondazione interna delle femmine. Le s</p>\n\n<p><a href=\"http://www.treccani.it/enciclopedia/spermatofora/\">Leggi tutto</a></p>\n"},{"id":"wk-3","pos":{"top":"13","left":"92"},"time":{"start":420.7,"end":480},"art":"Formicaleone","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/5/51/Information-silk.svg/16px-Information-silk.svg.png\"></div><br><div>\n\n\n<p>I <b>Mirmeleontidi</b> (<b>Myrmeleontidae</b> <span style=\"font-variant: small-caps\">Latreille</span>, 1802), dal greco <i>myrmex</i>-formica e <i>leon</i>-leone, sono una famiglia di insetti neotteri, comunemente noti con il nome <b>Formicaleone</b>.</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nCPU time usage: 0.236 seconds\nReal time usage: 0.280 seconds\nPreprocessor visited node count: 573/1000000\nPreprocessor generated node count: 7516/1500000\nPost‐expand include size: 8581/2048000 bytes\nTemplate argument size: 2288/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 12/40\nExpensive parser function count: 3/500\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Myrmeleontidae\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Myrmeleontidae"},{"id":"wk-4","pos":{"top":"11","left":"93"},"time":{"start":708.8,"end":768},"art":"Scarabeo stercorario","lang":"it","wiki":"<div>\n\n<p>L'espressione <b>Scarabeo stercorario</b> si riferisce a diverse specie di scarabei che si nutrono di sterco e che raccolgono il loro nutrimento (per conservarlo o per deporvi le uova) facendone caratteristiche pallottole e facendole rotolare sul suolo. Questo genere di comportamento viene esibito da diverse specie delle famiglie <i>Scarabaeidae</i> e <i>Geotrupidae</i>.</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nCPU time usage: 0.084 seconds\nReal time usage: 0.102 seconds\nPreprocessor visited node count: 133/1000000\nPreprocessor generated node count: 1280/1500000\nPost‐expand include size: 2674/2048000 bytes\nTemplate argument size: 924/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 10/40\nExpensive parser function count: 3/500\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Scarabeo stercorario\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Scarabeo stercorario"},{"id":"wk-5","pos":{"top":"13","left":"92"},"time":{"start":929.8,"end":959},"art":"Farfalla","lang":"it","wiki":"<div>\n\n\n\n<p>La <b>farfalla</b> è un insetto che, come le falene, appartiene all'ordine dei Lepidotteri.</p>\n<p>La distinzione tra farfalle e falene non risponde a una classificazione scientifica tassonomica, ma deriva dall'uso comune. In base a tale distinzione \"popolare\", alcuni autori del passato hanno proposto una distinzione tra Ropaloceri o \"Rhopalocera\" (farfalle), che nella classificazione moderna corrispondono alle superfamiglie Hesperioidea e Papilionoidea, ed Eteroceri o \"Heterocera\" (falene). Questa distinzione oggi, però, non è più scientificamente accettata.</p>\n<p>Le farfalle hanno abitudini generalmente diurne ed hanno antenne clavate, a differenza di quelle delle falene, che sono spesso pettinate o filiformi, e chiudono le ali a libro in posizione di riposo.</p>\n<p>Questa distinzione di comodo, al pari di quella tra macrolepidotteri e microlepidotteri, pur non essendo più ritenuta valida, viene talvolta ancora utilizzata dagli entomologi per ragioni pratiche, dato che corrisponde a differenze nei metodi di studio dei diversi gruppi.</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nCPU time usage: 0.148 seconds\nReal time usage: 0.178 seconds\nPreprocessor visited node count: 158/1000000\nPreprocessor generated node count: 2002/1500000\nPost‐expand include size: 3265/2048000 bytes\nTemplate argument size: 933/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 10/40\nExpensive parser function count: 3/500\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Farfalla\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Farfalla"},{"id":"wk-6","pos":{"top":"12","left":"93"},"time":{"start":978.6,"end":1008},"art":"Corbezzolo","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/5/51/Information-silk.svg/16px-Information-silk.svg.png\"></div><br><div>\n<p>Il <b>corbezzolo</b> (<i>Arbutus unedo</i> <small>L., 1753</small>), detto anche <b>albatro</b>, è un cespuglio o un piccolo albero appartenente alla famiglia delle Ericaceae, diffuso nei paesi del Mediterraneo occidentale e nelle coste meridionali d'Irlanda.</p>\n<p>I frutti maturano nell'anno successivo rispetto alla fioritura che dà loro origine, in autunno. La pianta si trova quindi a ospitare contemporaneamente fiori e frutti maturi, cosa che la rende particolarmente ornamentale, per la presenza sull'albero di tre vivaci colori: il rosso dei frutti, il bianco dei fiori e il verde delle foglie.</p>\n<p>Il poeta Giovanni Pascoli dedicò al corbezzolo una poesia. In essa si fa riferimento al passo dell'Eneide in cui Pallante, ucciso da Turno, era stato adagiato su rami di corbezzolo; il poeta vide nei colori di questa pianta una prefigurazione della bandiera italiana e considerò Pallante il primo <i>martire della causa nazionale</i>. Recita l'ode di Pascoli:</p>\n\n<p>E difatti nel Risorgimento il corbezzolo, proprio a causa dei colori che assume in autunno, uguali a quelli della bandiera nazionale, era considerato un simbolo del tricolore.<br>\n</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nCPU time usage: 0.248 seconds\nReal time usage: 0.291 seconds\nPreprocessor visited node count: 467/1000000\nPreprocessor generated node count: 5519/1500000\nPost‐expand include size: 5489/2048000 bytes\nTemplate argument size: 812/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 8/40\nExpensive parser function count: 0/500\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Arbutus unedo\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Arbutus unedo"}]}
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