{"video":[],"contents":[{"id":"wk-0","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":47.5,"end":77.5},"art":"Strade romane","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/8/8c/PompeiiStreet.jpg/224px-PompeiiStreet.jpg\"></div><br><div>\n\n\n\n<p>I Romani, per scopi militari, politici e commerciali, iniziarono la costruzione di lunghe strade diritte. Le <b>Strade Romane</b> erano essenziali per la crescita del loro Impero, in quanto consentivano di muovere rapidamente il loro esercito.</p>\n<p>L'enfasi romana sulla costruzione di strade diritte risultò spesso in tratti ripidi, relativamente impraticabili per gran parte del traffico commerciale. Queste lunghe \"autostrade\" furono molto importanti per il mantenimento della stabilità, e per l'espansione dell'Impero.</p>\n<p>Con il nome di vie (viae in latino) venivano indicate le strade extraurbane che partivano da Roma. Il termine deriva dalla radice indoeuropea <i>*wegh-</i> con il suffisso <i>-ya</i>, che significa \"andare\", ma che esprime anche il senso di \"trasporto\".</p>\n<p>La loro creazione fu inizialmente spontanea, e presero normalmente il nome dalla città alle quali conducevano (via Ardeatina verso Ardea), mentre altre avevano i nomi delle funzioni alle quali servivano (via Salaria) o delle popolazioni che arrivavano a raggiungere (via Latina). A partire dal IV secolo a.C. venne avviata la costruzione di nuove strade, dirette verso regioni lontane e aventi funzioni di tipo principalmente militare, alle quali venne dato il nome dei magistrati che le avevano realizzate, principalmente Censore e console: ne è un esempio la Via Appia, iniziata nel 312 a.C. da Appio Claudio Cieco per aprire la strada verso la Magna Grecia nel contesto delle guerre sannitiche.</p>\n<p>Le strade erano pensate per durare a lungo: prima di tutto veniva scavata una trincea profonda circa 45-60&nbsp;cm, che veniva riempita con successivi strati di terra, pietra e sabbia fino a raggiungere il livello del terreno. Il tutto veniva cementato con la calcina. Poi venivano rivestite di grosse lastre poligonali di basalto o calcare incastrate perfettamente tra loro; gli interstizi erano riempiti da breccia, poi brecciolino, infine le più importanti di rena compattata, per permettere alle bighe (carri leggeri) o ai cavalli di correre veloci (<span title=\"Il testo selezionato deve essere comprovato da una fonte affidabile. Modifica la pagina per aggiungere fonti.\" style=\"background:#ffeaea; color:#444444\">\"Cesare in tre giorni a tappe forzate dalla Gallia raggiunse Brindisi dove si imbarcò per l'Oriente\"</span>).</p>\n<p>Questi profondi letti di pietre sbriciolate servivano anche per far sì che le strade rimanessero asciutte, in quanto l'acqua sarebbe filtrata attraverso le pietre, invece di tramutare i terreni argillosi in fango. Erano larghe dai 4 ai 6 metri, così che si potessero incrociare due carri e, talvolta, ai lati vi erano dei marciapiedi lastricati. Le legioni fecero buon uso di queste strade, ed alcune sono tuttora utilizzate, dopo ben due millenni.</p>\n<p>Un proverbio popolare recita che \"tutte le strade portano a Roma\". <span title=\"\" style=\"background:#ffeaea; color:#444444\">Le strade romane erano disegnate in quel modo per ostacolare le province dall'organizzare una resistenza contro l'Impero</span>. Al momento della massima espansione dell'Impero la rete viaria romana misurava oltre 80.000 chilometri, ripartiti fra 29 strade che si irradiavano da Roma verso l'Italia e altre che toccavano tutti i territori dell'Impero, dalla Britannia alla Mesopotamia, dalle Colonne d'Ercole al Mar Caspio. Le strade erano dotate di pietre miliari, che indicavano la distanza in miglia dal miliario aureo, ideale \"chilometro zero\" posto nel Foro romano, ai piedi del Campidoglio, da dove venivano conteggiate le miglia di tutte le strade.</p>\n<p><span title=\"Il testo selezionato deve essere comprovato da una fonte affidabile. Modifica la pagina per aggiungere fonti.\" style=\"background:#ffeaea; color:#444444\">La mappa generale della ramificazione delle vie consolari romane era in marmo esposta nel Foro Romano</span>. Di essa venivano realizzate, e vendute, copie in pergamena, con sotto-mappe parziali, ognuna con un particolare itinerario. Quindi, così come accade oggi, il viaggiatore che aveva necessità di raggiungere l'Oriente da Roma acquistava l'itinerario della Via Appia, che lo portava a Brindisi, dove si sarebbe poi imbarcato per la sua destinazione.</p>\n<p>Alloggio e rifornimento erano assicurati da <i>tabernae</i> (taverne) o Poste. Il servizio postale era già allora assicurato in questo modo, ad ogni Posta si ritirava e si lasciava la posta, si cambiavano cavalli e cavalieri. Qui si poteva far tappa per mangiare e dormire, trovare acqua e biada per i cavalli e cambiarli quando si andava di fretta. Le tappe forzate si facevano cambiando continuamente i cavalli e si dormiva nella biga o carro mentre l'Auriga guidava.<br>\n</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1207\nCPU time usage: 0.260 seconds\nReal time usage: 0.307 seconds\nPreprocessor visited node count: 777/1000000\nPreprocessor generated node count: 5773/1500000\nPost‐expand include size: 15695/2048000 bytes\nTemplate argument size: 4671/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 12/40\nExpensive parser function count: 3/500\nLua time usage: 0.015s\nLua memory usage: 490 KB\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Strade romane\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Strade romane"},{"id":"wk-1","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":87.6,"end":117.6},"art":"Via Salaria","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/2/2c/Viae_Flaminia_Salaria_Tiburtina.jpg/234px-Viae_Flaminia_Salaria_Tiburtina.jpg\"></div><br><div>\n<p>La <b>Via Salaria</b> è una delle vie consolari costruite dagli antichi romani: va da Roma a Porto d'Ascoli sul mare Adriatico; oggi è classificata come strada statale dal nome SS 4.</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1135\nCPU time usage: 0.224 seconds\nReal time usage: 0.256 seconds\nPreprocessor visited node count: 517/1000000\nPreprocessor generated node count: 3457/1500000\nPost‐expand include size: 8339/2048000 bytes\nTemplate argument size: 1413/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 12/40\nExpensive parser function count: 1/500\nLua time usage: 0.019s\nLua memory usage: 490 KB\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Via Salaria\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Via Salaria"},{"id":"wk-2","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":161.6,"end":191.6},"art":"Appio Claudio Cieco","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/9/98/Roman_SPQR_banner.svg/80px-Roman_SPQR_banner.svg.png\"></div><br><div>\n<p><b>Appio Claudio Cieco</b> (350 a.C. – 271 a.C.) è stato un politico e letterato romano, nato di nobili origini in quanto membro dell'antica gens Claudia. Secondo la leggenda, <span title=\"Il testo selezionato deve essere comprovato da una fonte affidabile. Modifica la pagina per aggiungere fonti.\" style=\"background:#ffeaea; color:#444444\">la sua cecità, da cui gli derivò il soprannome di <i>Cieco</i>, fu dovuta all'ira degli dèi per la sua idea di unificare il pantheon grecoromano con quello celtico e quello germanico.</span></p>\n<p>Fu un personaggio particolarmente significativo, caratterizzato da una marcata sensibilità verso la società greca, che lo portò ad intendere la fusione tra di essa e il mondo romano come un profondo arricchimento per l'Urbe. Fu il primo intellettuale latino, dedito all'attività letteraria e interessato alla filosofia, nella tradizione romana arcaica considerate attività infruttuose ed indegne di un <i>civis</i>.<br>\n</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1199\nCPU time usage: 0.532 seconds\nReal time usage: 0.577 seconds\nPreprocessor visited node count: 4518/1000000\nPreprocessor generated node count: 22022/1500000\nPost‐expand include size: 3972/2048000 bytes\nTemplate argument size: 1683/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 16/40\nExpensive parser function count: 6/500\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Appio Claudio Cieco\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Appio Claudio Cieco"},{"id":"wk-3","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":203.6,"end":233.6},"art":"Via Aurelia","lang":"it","wiki":"<div>\n\n<p>La <b>via Aurelia</b> è un'antica via consolare iniziata alla metà del III secolo a.C. dal console Gaio Aurelio Cotta per collegare Roma a Cerveteri, poi prolungata fino collegare le nuove colonie militari di Cosa e Pyrgi fondate proprio nel corso del III secolo a.C. sul litorale tirrenico, in seguito alla definitiva sottomissione dell'Etruria.</p>\n<p>L'Aurelia (che nella numerazione delle strade statali adottata da parte dell'ANAS ha preso la numerazione di Strada statale 1 Via Aurelia o <i>SS1</i>) collega oggi Roma alla Francia costeggiando il Mar Tirreno ed il Mar Ligure.</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1190\nCPU time usage: 0.092 seconds\nReal time usage: 0.110 seconds\nPreprocessor visited node count: 38/1000000\nPreprocessor generated node count: 347/1500000\nPost‐expand include size: 363/2048000 bytes\nTemplate argument size: 13/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 8/40\nExpensive parser function count: 0/500\nLua time usage: 0.003s\nLua memory usage: 480 KB\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Via Aurelia\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Via Aurelia"},{"id":"wk-4","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":243.5,"end":273.5},"art":"Via Tiburtina Valeria","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/2/2c/Viae_Flaminia_Salaria_Tiburtina.jpg/234px-Viae_Flaminia_Salaria_Tiburtina.jpg\"></div><br><div>\n<p>La <b>via Tiburtina Valeria</b> era una delle vie consolari romane, che congiungeva Roma a <i>Tibur</i> (Tivoli). <i>Valeria</i> dal nome del console romano che ne dispose la pavimentazione in pietra.<br>\n</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1119\nCPU time usage: 0.292 seconds\nReal time usage: 0.318 seconds\nPreprocessor visited node count: 530/1000000\nPreprocessor generated node count: 3597/1500000\nPost‐expand include size: 8721/2048000 bytes\nTemplate argument size: 1840/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 12/40\nExpensive parser function count: 1/500\nLua time usage: 0.029s\nLua memory usage: 490 KB\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Via Tiburtina Valeria\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Via Tiburtina Valeria"},{"id":"wk-5","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":298.8,"end":328.8},"art":"Via Francigena","lang":"it","wiki":"<div>\n<p>La <b>Via Francigena, Francisca</b> o <b>Romea</b>, è parte di un fascio di vie, dette anche vie Romee, che conducevano dall'Europa centrale, in particolare dalla Francia, a Roma. Nel meridione d'Italia, in particolare in Puglia, è attestata inoltre una via Francesca, legata alla pratica dei pellegrinaggi, che taluni accostano alla via Francigena sostenendo esserne la prosecuzione a sud, verso Gerusalemme, benché non esistano prove storiche di tale affermazione. I primi documenti d'archivio che citano l'esistenza della Via Francesca risalgono al IX secolo e si riferiscono a un tratto di strada nell'agro di Chiusi, in provincia di Foggia, mentre nel X secolo il vescovo Sigerico descrisse il percorso di un pellegrinaggio che fece da Roma, a cui era giunto per ricevere dal Pontefice il \"pallium\", per ritornare a Canterbury, su quella che già dal XII&nbsp;verrà largamente chiamata Via Francigena. Il documento di Sigerico rappresenta una delle testimonianze più significative di questa rete di vie di comunicazione europea in epoca medioevale, ma non esaurisce le molteplici alternative che giunsero a definire una fitta ragnatela di collegamenti che il pellegrino percorreva a seconda della stagione, della situazione politica dei territori attraversati, delle credenze religiose legate alle reliquie dei santi:</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1119\nCPU time usage: 0.048 seconds\nReal time usage: 0.060 seconds\nPreprocessor visited node count: 28/1000000\nPreprocessor generated node count: 142/1500000\nPost‐expand include size: 804/2048000 bytes\nTemplate argument size: 128/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 3/40\nExpensive parser function count: 0/500\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Via Francigena\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Via Francigena"}]}

Le vie del tempo

 

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