{"video":[{"pos":{"top":0,"left":0},"time":{"start":0,"end":3078.617687},"spot":null,"idx":0,"id":"vd-0","videoId":0},{"pos":{"top":0,"left":0},"time":{"start":2032,"end":3078.617687},"spot":null,"idx":1,"id":"vd-1","videoId":1}],"contents":[{"id":"wk-0","pos":{"top":5,"left":98},"time":{"start":185.2,"end":215.2},"art":"Periophthalmus argentilineatus","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/5/51/Information-silk.svg/16px-Information-silk.svg.png\"></div><br><div>\n\n<p><i><b>Periophthalmus argentilineatus</b></i>, conosciuto solitamente come <b>perioftalmo argentato</b> o <b>saltatore del fango</b>, è un pesce della famiglia Gobiidae.</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1131\nCPU time usage: 0.228 seconds\nReal time usage: 0.256 seconds\nPreprocessor visited node count: 466/1000000\nPreprocessor generated node count: 6017/1500000\nPost‐expand include size: 7399/2048000 bytes\nTemplate argument size: 2170/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 12/40\nExpensive parser function count: 0/500\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Periophthalmus argentilineatus\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Periophthalmus argentilineatus"},{"id":"wk-1","pos":{"top":5,"left":98},"time":{"start":312.2,"end":342.2},"art":"Inca","lang":"it","wiki":"<div>\n<p>Gli <b>Inca</b> furono gli artefici di una delle maggiori civiltà precolombiane che si sviluppò nell'altipiano andino, tra il XIII e il XVI secolo, giungendo a costituirvi un vasto impero.</p>\n<p>Il termine <i>Inca</i> è perlopiù usato come sostantivo, generalmente al plurale (<i>gli Inca</i>), ma viene utilizzato anche come aggettivo per qualificare manifestazioni varie di questo popolo (ad esempio si utilizzano espressioni quali <i>architettura inca</i>, <i>religione inca</i>, <i>scrittura inca</i>). Il complesso delle attività culturali e formative della collettività in esame viene comunemente indicato come <i>civiltà inca</i>, ma non è raro l'utilizzo del termine <i>gli Inca</i> per riferirsi, in senso lato, alla loro cultura.</p>\n\n\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1203\nCPU time usage: 0.112 seconds\nReal time usage: 0.124 seconds\nPreprocessor visited node count: 53/1000000\nPreprocessor generated node count: 387/1500000\nPost‐expand include size: 331/2048000 bytes\nTemplate argument size: 82/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 8/40\nExpensive parser function count: 0/500\nLua time usage: 0.003s\nLua memory usage: 484 KB\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Inca\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Inca"},{"id":"wk-2","pos":{"top":5,"left":98},"time":{"start":620.1,"end":650.1},"art":"Venezuela","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/0/06/Flag_of_Venezuela.svg/125px-Flag_of_Venezuela.svg.png\"></div><br><div>\n\n<p><span style=\"font-size: small;\"></span></p>\n<p>Il <b>Venezuela</b> (nome ufficiale in spagnolo: <b>República Bolivariana de Venezuela</b>, in italiano: <b>Repubblica Bolivariana del Venezuela</b>) è una repubblica federale e democratica situata nel nord dell'America Meridionale. Fa parte dell'America Latina o Latinoamerica. Fu il primo Stato latinoamericano ad emanciparsi dalla Corona spagnola e proclamare la propria indipendenza il 5 luglio 1811. Ha per capitale Caracas.</p>\n<p>Il Paese, oggi strutturato in 23 Stati e un distretto federale (attualmente definito <i>Distrito Capital</i>), è delimitato a nord dal Mar dei Caraibi (che a sua volta comprende la frontiera marittima con la Repubblica Dominicana, Aruba, Antille Olandesi, Porto Rico, Isole Vergini, Martinica, Guadalupa e Trinidad e Tobago), a est confina con la Guyana, a sud e a sud-est con il Brasile, a ovest e a sud-ovest con la Colombia. Il Venezuela si estende su una superficie terrestre totale di 916.445 km², comprensiva della cross continentale, dell'isola di Margarita e delle Dipendenze federali venezuelane. Il punto più settentrionale del suo territorio è rappresentato dall'isola di Aves. Il Paese esercita la sovranità su 860.000 km² di superficie marina sotto il concetto Zona economica esclusiva. Il Venezuela ha anche una storica controversia territoriale con la Guyana su una superficie di circa 159.500 chilometri quadrati compresi nella Guayana Esequiba situata lungo il confine orientale, designata come <i>Zona en Reclamación</i>.</p>\n<p>Il territorio facente attualmente parte del Venezuela fu abitato da alcuni gruppi tribali amerindi fra cui i caribe. Fu scoperto da Cristoforo Colombo, al servizio di Isabella I di Castiglia e Ferdinando II d'Aragona, nel 1498. Da questo periodo inizia la colonizzazione da parte della Spagna e il processo di mescolanza etnica e culturale. Dopo la proclamazione dell'indipendenza e per buona parte dell'Ottocento e della prima metà del Novecento, a causa dell'instabilità interna e di una serie di lotte civili, il Venezuela non riuscì ad avere uno sviluppo economico soddisfacente. Fu solo a partire dalla seconda metà degli anni quaranta del Novecento, con la massiccia immigrazione europea (tra cui molti Italiani) e lo sfruttamento intensivo delle proprie risorse minerarie (e in particolare del petrolio) che iniziò rapidamente a modernizzarsi, sperimentando una forte crescita economica. Sul finire degli anni cinquanta del XX secolo, all'indomani della caduta del dittatore Marcos Pérez Jiménez (1958) si impose nel paese un sistema di governo democratico, in vigore fino ai nostri giorni.</p>\n<p>Il Venezuela è ancor oggi considerato un paese in via di sviluppo con un'economia basata principalmente sulle operazioni di estrazione, raffinazione e commercializzazione del petrolio e di altre risorse minerarie. L'agricoltura riveste ormai una scarsa importanza mentre l'industria ha avuto negli ultimi decenni uno sviluppo diseguale (in gran parte è ancora un'industria di assemblaggio e montaggio).</p>\n<p>È considerato come uno dei 17 paesi con la maggiore diversità ecologica nel mondo, con una geografia variegata che combina regioni tropicali, climi desertici, giungle, ampie pianure e ambienti andini. In questo Stato si trova la più grande area protetta dell'America Latina (nota come: <i>Zone soggette a regime di amministrazione speciale</i>), che copre circa il 63% del territorio nazionale.</p>\n<p>La sua popolazione conta circa 28 milioni di abitanti (2008) in gran parte meticci nati dall'incrocio delle etnie indigene sia con bianchi di origine generalmente ispanica che con creoli e africani. Sono presenti nel Paese anche molti europei (spagnoli, italiani e portoghesi in particolare) e loro discendenti, mentre gli indigeni allo stato puro e gli asiatici rappresentano una parte trascurabile della popolazione. La multietnicità del Venezuela ha fortemente influenzato sia la sua vita sociale e culturale che l'arte.</p>\n<p>L'attuale capo dello Stato è Nicolás Maduro.</p>\n<p>La lingua ufficiale è lo spagnolo.<br>\n</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1115\nCPU time usage: 0.356 seconds\nReal time usage: 0.400 seconds\nPreprocessor visited node count: 640/1000000\nPreprocessor generated node count: 4811/1500000\nPost‐expand include size: 10997/2048000 bytes\nTemplate argument size: 2879/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 10/40\nExpensive parser function count: 0/500\nLua time usage: 0.017s\nLua memory usage: 825 KB\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Venezuela\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Venezuela"},{"id":"wk-3","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":800,"end":830.9},"art":"Fali people","lang":"en","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http:null\"></div><br><div><p>The <b>Fali people</b> (called the <b>Bana</b> in Nigeria) are a small ethnic group of west and central Africa. The Fali are concentrated in mountainous areas of northern Cameroon, but some also live in northeastern Nigeria. The Fali are composed of four major groups, each corresponding to a geographic region: The Bossoum Fali, the Kangou Fali, the Peske–Bori Fali, and the Tingelin Fali. The Fali in Cameroon have been described as being centered around Garoua as well as the rocky plateaus and peaks of the Adamawa mountains in the country's north. The Fali are sometimes referred to as the <b>Kirdi</b>, meaning \"pagan,\" a term given by the neighboring Muslim Fulani; the term <i>Kirdi</i> also describes up to 25 other cultures and was originally a pejorative, although some writers have reappropriated it.</p>\n<p>The term <i>Fali</i> is from a Fula word meaning \"perched,\" a reference to how Fali compounds appear on the sides of mountains. The Fali in Nigeria primarily live in the Mubi District, Mubi Division of the former Gongola State.</p>\n<p>The Fali speak the Fali language, one of the Chad-Adamawa languages.</p>\n<p>The Fali primarily engage in farming and hunting. Major crops include millet, chickpeas, peanuts (groundnuts), squash, tobacco, okra, and cotton. The Fali are exogamous, patrilineal, and hierarchical, with society being made up of clans with distinct territories and chiefs, and tracing their origin to a common ancestor. They observe virilocal residence.</p>\n<p>The Fali people trace their ancestry to the Ngomma, who founded the ancient capital of Timpil. Other accounts trace the Fali's origins to the Sao civilization on Lake Chad, which flourished from the tenth to the 16th centuries.</p>\n<p>The Fali religion is traditional African. It has been identified as monotheistic, involving belief in a creator god, Faw, and a mother goddess, Ona, the Earth. Followers of the Fali religion make prayers and offerings to ancestors to intercede with Faw on behalf of the living. The Fali \"conceive of Faw not only as creator and organizer, but also as a just God who is undepictable by human intelligence.\" The religion also includes belief in supernatural beings, including genies, sacred crocodiles, and the black snake, the master of darkness. By 2009, increasing numbers of Fali were converting to Islam, although many converts maintain syncretic beliefs. A 1996 work estimated the total population of Fali at 95,000 people, with 80 percent being Muslim and the remainder being Roman Catholic, Protestant, animist, or syncretic.</p>\n<p><i>Cissus quadrangularis</i> is significant to Fali in Cameroon, and the Fali are reported to wash their dead in a decoction of the plant. The Fali believe that the development of the plants is important to fertility; a <i>C. quadrangularis</i> is planted on proposed construction sites, and if the plant does not flourish, a new site is chosen.<br>\n</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1148\nCPU time usage: 0.204 seconds\nReal time usage: 0.221 seconds\nPreprocessor visited node count: 376/1000000\nPreprocessor generated node count: 3103/1500000\nPost‐expand include size: 2775/2048000 bytes\nTemplate argument size: 1622/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 12/40\nExpensive parser function count: 0/500\n-->\n</div><a href=\"http://en.wikipedia.org/wiki/Fali people\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Fali people"},{"id":"wk-4","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":967.4,"end":997.4},"art":"Antilope","lang":"en","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http:null\"></div><br><div>\n\n<p><i><b>Antilope</b></i> is a genus in the subfamily Antilopinae that consists of a single living species, the blackbuck (<i>A. cervicapra</i>). The genus also includes fossil species, such as <i>A. subtorta</i>, <i>A. planicornis</i>, and <i>A. intermedius</i>.<br>\n</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1115\nCPU time usage: 0.564 seconds\nReal time usage: 0.600 seconds\nPreprocessor visited node count: 2948/1000000\nPreprocessor generated node count: 16907/1500000\nPost‐expand include size: 10183/2048000 bytes\nTemplate argument size: 3408/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 15/40\nExpensive parser function count: 0/500\nLua time usage: 0.006s\nLua memory usage: 486 KB\n-->\n</div><a href=\"http://en.wikipedia.org/wiki/Antilope\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Antilope"},{"id":"wk-5","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":1322.2,"end":1352.2},"art":"Hylobatidae","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/5/51/Information-silk.svg/16px-Information-silk.svg.png\"></div><br><div>\n<p>Gli <b>Ilobatidi</b> (<i>Hylobatidae</i>), comunemente noti come <b>gibboni</b>, sono una famiglia di Primati, classificati assieme agli Ominidi nella superfamiglia degli Ominoidi.</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1193\nCPU time usage: 0.176 seconds\nReal time usage: 0.238 seconds\nPreprocessor visited node count: 450/1000000\nPreprocessor generated node count: 5891/1500000\nPost‐expand include size: 6797/2048000 bytes\nTemplate argument size: 1419/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 12/40\nExpensive parser function count: 0/500\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Hylobatidae\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Hylobatidae"},{"id":"wk-6","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":1585.3,"end":1615.3},"art":"Taoismo","lang":"it","wiki":"<div>\n\n\n\n\n<p>Il <b>Taoismo</b> o <b>Daoismo</b>, termine di conio occidentale, designa sia le dottrine a carattere filosofico e mistico, esposte principalmente nelle opere attribuite a Laozi e Zhuāngzǐ (composte tra il IV e III secolo a.C.), sia la religione taoista, istituzionalizzatasi come tale all'incirca nel I secolo d.C.. Nonostante la distribuzione ubiquitaria in Cina e la ricchezza di testi, si tratta probabilmente della meno conosciuta tra le maggiori religioni al mondo .<br>\nCome ricorda Stephen R. Bokenkamp, i cinesi non possedevano un termine per indicare le proprie religioni fino all'arrivo del Buddhismo nei primi secoli della nostra Era, quando opposero al <i>Fójiào</i> (佛教, gli insegnamenti del Buddha) il <i>Dàojiào</i> (道教, gli insegnamenti del Tao).</p>\n<p><br>\nAllo stesso modo, <span title=\"Il testo selezionato deve essere comprovato da una fonte affidabile. Modifica la pagina per aggiungere fonti.\" style=\"background:#ffeaea; color:#444444\">ricorda Farzeen Baldrian</span>, gli studiosi classificatori del periodo Han indicarono, in modo \"mal definito\", come Dàojiā (道家, scuola daoista) autori ed opere a loro precedenti. </p>\n<p><br>\nMario Sabattini e Paolo Santangelo così concludono:</p>\n\n<p><br>\nAncora il termine Daoismo con il suo suffisso <i>-ismo</i> non avrebbe quindi alcuna controparte nella lingua cinese. <span title=\"\" style=\"background:#ffeaea; color:#444444\">Esso verrebbe utilizzato in tal guisa solo negli scritti occidentali</span>.<br>\n</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1206\nCPU time usage: 0.208 seconds\nReal time usage: 0.266 seconds\nPreprocessor visited node count: 166/1000000\nPreprocessor generated node count: 1287/1500000\nPost‐expand include size: 5283/2048000 bytes\nTemplate argument size: 1416/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 5/40\nExpensive parser function count: 0/500\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Taoismo\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Taoismo"},{"id":"wk-7","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":1808.9,"end":1838.9},"art":"Antilope cervicapra","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/5/51/Information-silk.svg/16px-Information-silk.svg.png\"></div><br><div>\n<p>L'<b>antilope cervicapra</b> (<i>Antilope cervicapra</i> <small>Linnaeus 1758</small>) è un mammifero dell'ordine degli Artiodattili, della famiglia dei Bovidi e della sottofamiglia delle Antilopi, diffuso nella regione indiana.</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1208\nCPU time usage: 0.160 seconds\nReal time usage: 0.188 seconds\nPreprocessor visited node count: 444/1000000\nPreprocessor generated node count: 6033/1500000\nPost‐expand include size: 5554/2048000 bytes\nTemplate argument size: 729/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 12/40\nExpensive parser function count: 0/500\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Antilope cervicapra\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Antilope cervicapra"},{"id":"wk-8","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":2212.1,"end":2242.1},"art":"Panthera tigris","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/5/51/Information-silk.svg/16px-Information-silk.svg.png\"></div><br><div>\n\n\n<p>La <b>tigre</b> (<i><b>Panthera tigris</b></i> <span style=\"font-variant: small-caps\">Linnaeus</span>, 1758) è un mammifero della famiglia dei felidi. Con un peso che può arrivare fino a 300 kg, la tigre è il più grande dei cosiddetti \"grandi felini\" che costituiscono il genere <i>Panthera</i> (tigre, leone, giaguaro, leopardo e leopardo delle nevi), ed è l'unico felide moderno a raggiungere le dimensioni dei più grandi felidi preistorici. È un cosiddetto predatore alfa, ovvero si colloca all'apice della catena alimentare, non avendo predatori in natura, a parte l'uomo. Oltre che dalle dimensioni notevoli, è caratterizzata dalla particolare colorazione del mantello striato che serve a \"spezzare\" otticamente la figura dell'animale; il disegno del mantello varia leggermente da sottospecie a sottospecie. Vi sono tuttavia delle varianti al colore del mantello, principalmente nella sottospecie nominale <i>Panthera tigris tigris</i> (tigre indiana \"del Bengala\"), la più comune tra queste è quella con strisce nere su sfondo bianco.<br>\n</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1133\nCPU time usage: 0.348 seconds\nReal time usage: 0.389 seconds\nPreprocessor visited node count: 673/1000000\nPreprocessor generated node count: 7060/1500000\nPost‐expand include size: 10713/2048000 bytes\nTemplate argument size: 2142/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 12/40\nExpensive parser function count: 0/500\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Panthera tigris\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Panthera tigris"}]}
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FILAS-MI-2011-1343 del 3/8/2012 – CUP F87I1200233007