{"video":[{"pos":{"top":0,"left":0},"time":{"start":296,"end":758.01542},"spot":null,"idx":0,"id":"vd-0","videoId":0}],"contents":[{"id":"wk-0","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":149.2,"end":179.2},"art":"Partenogenesi","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http:null\"></div><br><div><p>La <b>partenogenesi</b> (dal greco παρθένος, «vergine» e γένεσις, «nascita», ovvero riproduzione verginale) è un modo di riproduzione di alcune piante e animali in cui lo sviluppo dell'uovo avviene senza che questo sia stato fecondato. È la modalità di riproduzione sessuata non anfigonica più frequente in natura e può essere considerata come una riproduzione sessuale “asessuata” perché, pur implicando la formazione di gameti, non richiede fecondazione.</p>\n<p>Tale discendenza può essere <i>telitoca</i> (discendenza composta di sole femmine), <i>arrenotoca</i> (discendenza composta di soli maschi) o <i>deuterotoca</i> (discendenza composta da entrambi i sessi), ovviamente ogni organismo non può riprodursi in più di un tipo di partenogenesi. Lo sviluppo partenogenico dell'uovo si può indurre artificialmente, trattando le uova con diversi stimoli fisici e chimici di vario tipo; si distingue, pertanto, una partenogenesi naturale che si verifica in condizioni non sperimentali.</p>\n<p>La partenogenesi si è evoluta in numerosi gruppi animali, indipendentemente da rigide compartimentazioni sistematiche, a più livelli di evoluzione e affinamento.</p>\n\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1146\nCPU time usage: 0.076 seconds\nReal time usage: 0.090 seconds\nPreprocessor visited node count: 16/1000000\nPreprocessor generated node count: 80/1500000\nPost‐expand include size: 0/2048000 bytes\nTemplate argument size: 0/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 3/40\nExpensive parser function count: 0/500\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Partenogenesi\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Partenogenesi"},{"id":"wk-1","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":217.7,"end":247.7},"art":"biodiversità","lang":"it","wiki":"<div>\n<p>La <b>biodiversità</b> in ecologia è l'insieme di tutti gli organismi viventi nelle loro diverse forme e degli ecosistemi ad essi correlati. Implica tutta la variabilità biologica: di geni, specie, habitat ed ecosistemi. Le risorse genetiche sono considerate una componente della biodiversità.</p>\n<p>Secondo il Glossario Dinamico ISPRA-CATAP, per biodiversità entro un determinato ambiente si intende la varietà di organismi viventi in esso presenti. Può essere descritta in termini di geni, specie ed ecosistemi.</p>\n<p>L'anno 2010 è stato dichiarato dall'ONU l'Anno internazionale della biodiversità. Il decennio 2011-2020 è stato dichiarato Decennio della Biodiversità.</p>\n\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1197\nCPU time usage: 0.096 seconds\nReal time usage: 1.119 seconds\nPreprocessor visited node count: 58/1000000\nPreprocessor generated node count: 410/1500000\nPost‐expand include size: 782/2048000 bytes\nTemplate argument size: 99/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 4/40\nExpensive parser function count: 0/500\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Biodiversità\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Biodiversità"},{"id":"wk-2","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":287.9,"end":317.9},"art":"Sparus aurata","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/5/51/Information-silk.svg/16px-Information-silk.svg.png\"></div><br><div>\n<p>L’<b>orata</b> (<i><b>Sparus aurata</b></i> <span style=\"font-variant: small-caps\">Linnaeus</span>, 1758) è un pesce osseo di mare e di acque salmastre, appartenente alla famiglia Sparidae.<br>\nIl nome deriva dalla caratteristica striscia di color oro che il pesce mostra fra gli occhi.</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1203\nCPU time usage: 0.176 seconds\nReal time usage: 0.236 seconds\nPreprocessor visited node count: 538/1000000\nPreprocessor generated node count: 6053/1500000\nPost‐expand include size: 9746/2048000 bytes\nTemplate argument size: 2768/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 12/40\nExpensive parser function count: 0/500\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Sparus aurata\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Sparus aurata"},{"id":"wk-3","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":324.5,"end":354.5},"art":"Coris julis","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/5/51/Information-silk.svg/16px-Information-silk.svg.png\"></div><br><div>\n<p><i><b>Coris julis</b></i> <span style=\"font-variant: small-caps\">Linnaeus, 1758</span>, comunemente conosciuto come <b>donzella</b>, è un pesce appartenente alla famiglia Labridae.</p>\n\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1206\nCPU time usage: 0.204 seconds\nReal time usage: 0.293 seconds\nPreprocessor visited node count: 502/1000000\nPreprocessor generated node count: 6301/1500000\nPost‐expand include size: 7976/2048000 bytes\nTemplate argument size: 1543/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 12/40\nExpensive parser function count: 0/500\nLua time usage: 0.019/10.000 seconds\nLua memory usage: 1.12 MB/50 MB\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Coris julis\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Coris julis"},{"id":"wk-4","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":420.3,"end":450.3},"art":"Amphiprioninae","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/5/51/Information-silk.svg/16px-Information-silk.svg.png\"></div><br><div>\n<p>La sottofamiglia <b>Amphiprioninae</b> comprende un gruppo di pesci teleostei comunemente chiamati <b>pesci pagliaccio</b>. Sono chiamati così per le loro livree estremamente colorate, tendenti al rosso-arancio e striate di bianco o nero. Il corpo è compresso latero-lateralmente, con grandi pinne arrotondate e adatte solo a piccoli spostamenti. Sono diffusi nell'Oceano Indiano e nel Pacifico.</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1203\nCPU time usage: 0.152 seconds\nReal time usage: 0.209 seconds\nPreprocessor visited node count: 407/1000000\nPreprocessor generated node count: 6041/1500000\nPost‐expand include size: 3982/2048000 bytes\nTemplate argument size: 719/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 12/40\nExpensive parser function count: 0/500\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Amphiprioninae\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Amphiprioninae"},{"id":"wk-5","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":455.2,"end":485.2},"art":"Konrad Lorenz","lang":"it","wiki":"<div>\n<p><b>Konrad Zacharias Lorenz</b> (Vienna, 7 novembre 1903 – Altenberg, 27 febbraio 1989) è stato uno zoologo ed etologo austriaco. Viene considerato il fondatore della moderna etologia scientifica, da lui stesso definita come «ricerca comparata sul comportamento» (<i>vergleichende Verhaltensforschung</i>).</p>\n<p>Nel 1973 la sua attività trova coronamento con l'assegnazione del Premio Nobel per la medicina e la fisiologia (condiviso con Nikolaas Tinbergen e Karl von Frisch) per i suoi studi sulle componenti innate del comportamento e in particolare sul fenomeno dell'<i>imprinting</i> nelle oche selvatiche.</p>\n<p>Lorenz deve tuttavia gran parte della propria popolarità alle opere di divulgazione scientifica. Pioniere dell'ambientalismo, si è inoltre occupato per tutta la vita di filosofia, specialmente di teoria della conoscenza, contribuendo alla fondazione dell'epistemologia evoluzionistica ed elaborando un'interpretazione biologica e filogenetica dell'apriorismo kantiano.</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1125\nCPU time usage: 0.224 seconds\nReal time usage: 0.254 seconds\nPreprocessor visited node count: 84/1000000\nPreprocessor generated node count: 1050/1500000\nPost‐expand include size: 2310/2048000 bytes\nTemplate argument size: 75/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 7/40\nExpensive parser function count: 10/500\nLua time usage: 0.124/10.000 seconds\nLua memory usage: 1.49 MB/50 MB\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Konrad Lorenz\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Konrad Lorenz"},{"id":"wk-6","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":519.2,"end":549.2},"art":"Omosessualità negli animali","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http:null\"></div><br><div><p>L'<b>omosessualità negli animali</b> è la presenza, nel mondo animale, di comportamenti e pratiche omosessuali.</p>\n<p>Negli ultimi quindici anni sono stati documentati comportamenti omosessuali che vanno dai giochi sessuali a comportamenti genitoriali in coppie omosessuali in circa 1.500 specie, sia in cattività che in ambiente naturale. Questi comportamenti sembrano diffusi tra insetti, uccelli e mammiferi (in particolare delfini e pecore), e soprattutto tra le scimmie antropomorfe.</p>\n\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1114\nCPU time usage: 0.220 seconds\nReal time usage: 0.241 seconds\nPreprocessor visited node count: 152/1000000\nPreprocessor generated node count: 856/1500000\nPost‐expand include size: 2702/2048000 bytes\nTemplate argument size: 22/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 4/40\nExpensive parser function count: 0/500\nLua time usage: 0.024/10.000 seconds\nLua memory usage: 1.18 MB/50 MB\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Omosessualità negli animali\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Omosessualità negli animali"},{"id":"wk-7","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":579.5,"end":609.5},"art":"Ciconiidae","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/5/51/Information-silk.svg/16px-Information-silk.svg.png\"></div><br><div>\n\n<p>I <b>Ciconidi</b> (<b>Ciconiidae</b> <span style=\"font-variant: small-caps\">J.E.Gray, 1840</span>) sono una famiglia di uccelli appartenenti all'ordine dei Ciconiformi. La specie più nota della famiglia è probabilmente la cicogna bianca (<i>Ciconia ciconia</i>) che vive anche in Europa e compie lunghe migrazioni in Africa.</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1120\nCPU time usage: 0.284 seconds\nReal time usage: 0.314 seconds\nPreprocessor visited node count: 468/1000000\nPreprocessor generated node count: 6362/1500000\nPost‐expand include size: 5420/2048000 bytes\nTemplate argument size: 1158/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 12/40\nExpensive parser function count: 0/500\nLua time usage: 0.005/10.000 seconds\nLua memory usage: 516 KB/50 MB\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Ciconiidae\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Ciconiidae"},{"id":"wk-8","pos":{"top":5,"left":96},"time":{"start":621.5,"end":651.5},"art":"Cervus elaphus corsicanus","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/5/51/Information-silk.svg/16px-Information-silk.svg.png\"></div><br><div>\n<p>Il <b>cervo sardo</b> (<i>Cervus elaphus corsicanus</i> <span style=\"font-variant: small-caps\">Erxleben, 1777</span>) o <b>cervo corso</b> è una sottospecie endemica sardo-corsa del cervo europeo (<i>Cervus elaphus</i>), un mammifero ruminante dell'ordine degli Artiodattili. Il nome scientifico richiama la sua prima osservazione in Corsica, ma l'animale si è quasi estinto nell'isola attorno alla metà degli anni sessanta per esservi reintrodotto solo alla fine degli anni novanta.</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1145\nCPU time usage: 0.260 seconds\nReal time usage: 0.293 seconds\nPreprocessor visited node count: 474/1000000\nPreprocessor generated node count: 6087/1500000\nPost‐expand include size: 5917/2048000 bytes\nTemplate argument size: 1000/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 12/40\nExpensive parser function count: 0/500\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Cervus elaphus corsicanus\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Cervus elaphus corsicanus"}]}

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