{"video":[{"pos":{"top":0,"left":0},"time":{"start":488,"end":1521.882268},"spot":null,"idx":0,"id":"vd-0","videoId":0},{"pos":{"top":0,"left":0},"time":{"start":1038,"end":1521.882268},"spot":null,"idx":1,"id":"vd-1","videoId":1},{"pos":{"top":0,"left":0},"time":{"start":1293,"end":1521.882268},"spot":null,"idx":2,"id":"vd-2","videoId":2},{"pos":{"top":0,"left":0},"time":{"start":1308,"end":1521.882268},"spot":null,"idx":3,"id":"vd-3","videoId":3},{"pos":{"top":0,"left":0},"time":{"start":1360,"end":1521.882268},"spot":null,"idx":4,"id":"vd-4","videoId":4}],"contents":[{"id":"wk-0","pos":{"top":5,"left":97},"time":{"start":61,"end":91},"art":"Riserva naturale Bosco dei Rocconi","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/2/21/Riserva_Naturale_Provinciale_Rocconi_1.jpg/260px-Riserva_Naturale_Provinciale_Rocconi_1.jpg\"></div><br><div><p><span style=\"font-size: small;\"></span></p>\n\n<p>La <b>Riserva naturale Bosco di Rocconi</b> è situata nella Toscana meridionale e si estende per circa 371 ettari, nei comuni di Roccalbegna e Semproniano, lungo il corso del fiume Albegna.</p>\n<p>Parte della Riserva naturale (130 ha) è proprietà WWF, che vi ha istituito l'omonima Oasi a cui si accede dalla Strada Statale 323, al km 49. In parte ricade nel sito di interesse comunitario \"Monte Labbro e Alta Valle dell'Albegna\". Una parte del territorio è interessata dal sito di interesse regionale \"(SIR) Monte Labbro\".<br>\n</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1190\nCPU time usage: 0.208 seconds\nReal time usage: 0.251 seconds\nPreprocessor visited node count: 664/1000000\nPreprocessor generated node count: 8772/1500000\nPost‐expand include size: 5839/2048000 bytes\nTemplate argument size: 1873/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 14/40\nExpensive parser function count: 2/500\nLua time usage: 0.008s\nLua memory usage: 493 KB\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Riserva naturale Bosco dei Rocconi\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Riserva naturale Bosco dei Rocconi"},{"id":"wk-1","pos":{"top":5,"left":97},"time":{"start":200.4,"end":230.4},"art":"Malattia di Parkinson","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/4/44/Sir_William_Richard_Gowers_Parkinson_Disease_sketch_1886.svg/270px-Sir_William_Richard_Gowers_Parkinson_Disease_sketch_1886.svg.png\"></div><br><div>\n\n<p>La <b>malattia di Parkinson</b> sovente definita come <b>morbo</b> <b>di Parkinson</b>, <b>Parkinson</b>, <b>parkinsonismo idiopatico</b>, <b>parkinsonismo primario</b>, <b>sindrome ipocinetica rigida</b> o <b>paralisi agitante</b> è una malattia neurodegenerativa. I sintomi motori tipici della condizione sono il risultato della morte delle cellule che sintetizzano e rilasciano la dopamina. Tali cellule si trovano nella <i>substantia nigra</i>, una regione del mesencefalo.</p>\n<p>La causa che porta alla loro morte è sconosciuta. All'esordio della malattia, i sintomi più evidenti sono legati al movimento, ed includono tremori, rigidità, lentezza nei movimenti e difficoltà a camminare. In seguito, possono insorgere problemi cognitivi e comportamentali, con la demenza che si verifica nelle fasi avanzate. La malattia di Parkinson è più comune negli anziani, la maggior parte dei casi si verifica dopo i 50 anni.</p>\n<p>I sintomi motori principali sono comunemente chiamati parkinsonismo. La condizione è spesso definita come una sindrome idiopatica anche se alcuni casi atipici hanno un'origine genetica. Molti fattori di rischio e fattori protettivi sono stati indagati: ad esempio, l'aumento del rischio di contrarre la malattia nelle persone esposte ad idrocarburi solventi e pesticidi. La patologia è caratterizzata dall'accumulo di una proteina, chiamata alfa-sinucleina, in inclusioni denominate corpi di Lewy nei neuroni e dall'insufficiente formazione di dopamina. La distribuzione anatomica dei corpi di Lewy è spesso direttamente correlata all'espressione e al grado dei sintomi clinici di ciascun individuo.</p>\n<p>La diagnosi nei casi tipici si basa principalmente sui sintomi, con indagini di <i>neuroimaging</i> come conferma. I moderni trattamenti sono efficaci per gestire i sintomi motori precoci della malattia, grazie all'uso di agonisti della dopamina e del levodopa. Col progredire della malattia, i neuroni dopaminergici continuano a diminuire di numero, e questi farmaci diventano inefficaci nel trattamento della sintomatologia e, allo stesso tempo, producono una complicanza, la discinesia, caratterizzata da movimenti involontari. Una corretta alimentazione e alcune forme di riabilitazione hanno dimostrato una certa efficacia nell'alleviare i sintomi. La chirurgia e la stimolazione cerebrale profonda vengono utilizzate per ridurre i sintomi motori come ultima risorsa, nei casi più gravi in cui i farmaci risultano inefficaci.</p>\n<p>La malattia prende il nome dal medico inglese James Parkinson, che pubblicò la prima descrizione dettagliata nel suo trattato <i>An Essay on the Shaking Palsy</i> nel 1817.</p>\n<p>Diverse importanti organizzazioni promuovono la ricerca e il miglioramento della qualità della vita delle persone affette dalla malattia. Alcuni pazienti famosi, come l'attore Michael J. 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Molti di questi volumi sono stati illustrati da lui stesso.</p>\n<p>Laureatosi in architettura nel 1960, dopo essersi reso conto dei danni all'ambiente che molti colleghi architetti perpetravano, abbandonò la professione per dedicarsi alla protezione della natura. Come ha spesso detto, e come scrive sul sito del WWF, prima di \"convertirsi\" all'ambientalismo fu anche un cacciatore. Nel 1966 fonda il WWF Italia, ne diventa vicepresidente nel 1970 e poi presidente dal 1979 al 1992. Dal 1975 al 1980 è anche presidente della LIPU (<i>Lega Italiana Protezione Uccelli</i>).</p>\n<p>Ha progettato numerosi parchi nazionali e riserve naturali in Italia e all'estero.<br>\nHa rappresentato l'associazione <i>Italia Nostra</i>, di cui è stato dal 1970 al 1980 consulente per i problemi ecologici, nella Commissione <i>Conservazione Natura</i> del Consiglio Nazionale delle Ricerche dal 1966 al 1972.<br>\nÈ stato membro della Consulta per la Difesa del Mare e del Consiglio Nazionale dell'Ambiente.</p>\n<p>Dall'aprile 1992 al marzo 1994 è stato deputato nel Parlamento italiano nel gruppo dei Verdi.<br>\nDal marzo 1995 al 2005 ha ricoperto la carica di Presidente del Parco Nazionale d'Abruzzo e dal 1998 è stato rieletto Presidente del WWF Italia.</p>\n<p>Dal settembre 1997 è garante del lettore del mensile Modus vivendi (rivista), diretta da Marco Gisotti e Antonio Barone.</p>\n<p>Nel 2007, allo scadere del suo mandato come presidente del WWF Italia, Pratesi rimane nell'associazione come presidente onorario e Presidente del Comitato Scientifico <i>WWF Oasi</i>.</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1199\nCPU time usage: 0.148 seconds\nReal time usage: 0.183 seconds\nPreprocessor visited node count: 353/1000000\nPreprocessor generated node count: 2968/1500000\nPost‐expand include size: 8510/2048000 bytes\nTemplate argument size: 2300/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 11/40\nExpensive parser function count: 14/500\nLua time usage: 0.022s\nLua memory usage: 1.25 MB\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Fulco Pratesi\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Fulco Pratesi"},{"id":"wk-3","pos":{"top":5,"left":97},"time":{"start":299.1,"end":329.1},"art":"Falco biarmicus","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/5/51/Information-silk.svg/16px-Information-silk.svg.png\"></div><br><div>\n<p>Il <b>Lanario</b> (<i>Falco biarmicus</i>, Temminck 1825) vive in Africa, nella penisola arabica, in Asia minore, in Italia e nei Balcani. Non si trova in Europa centrale. Il nome deriva dalla classificazione precedente <i>Falco lanarius</i>. Il termine attuale si riferisce al fatto di avere un rostro aggiuntivo posto sotto il becco chiamato \"dente\" e presente in tutti i rapaci e in alcuni passeriformi come le averle (doppia arma, <i>bi-armicus</i>).</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1206\nCPU time usage: 0.184 seconds\nReal time usage: 0.225 seconds\nPreprocessor visited node count: 469/1000000\nPreprocessor generated node count: 5989/1500000\nPost‐expand include size: 7324/2048000 bytes\nTemplate argument size: 1169/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 12/40\nExpensive parser function count: 0/500\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Falco biarmicus\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Falco biarmicus"},{"id":"wk-4","pos":{"top":5,"left":99},"time":{"start":488.2,"end":518.2},"art":"Ciconia nigra","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/5/51/Information-silk.svg/16px-Information-silk.svg.png\"></div><br><div>\n<p>La <b>Cicogna nera</b> (<i><b>Ciconia nigra</b></i> Linnaeus, 1758) è un uccello della famiglia delle Ciconiidae.</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1199\nCPU time usage: 0.172 seconds\nReal time usage: 0.204 seconds\nPreprocessor visited node count: 464/1000000\nPreprocessor generated node count: 6049/1500000\nPost‐expand include size: 6819/2048000 bytes\nTemplate argument size: 1035/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 12/40\nExpensive parser function count: 0/500\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Ciconia nigra\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Ciconia nigra"},{"id":"wk-5","pos":{"top":5,"left":99},"time":{"start":666,"end":696},"art":"Buteo buteo","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/5/51/Information-silk.svg/16px-Information-silk.svg.png\"></div><br><div>\n<p>La <b>poiana comune</b> (<i>Buteo buteo</i> <span style=\"font-variant: small-caps\">Linnaeus, 1758</span>) è un uccello rapace della famiglia Accipitridae, tipico dell'Europa. Ha una lunghezza tipica tra i 51 e i 57&nbsp;cm con una apertura alare dai 110 ai 130&nbsp;cm, rendendolo un predatore di medie dimensioni. Il suo habitat copre la maggior parte dell'Europa e si estende in Asia. Vive in tutte le zone tranne che in quelle più fredde.</p>\n<p>Preferisce i boschi, ma di solito caccia in territori aperti. Mangia soprattutto piccoli mammiferi e, talvolta, carogne di animali (necrofagia).</p>\n<p>Le poiane sono state in passato tra gli uccelli più cacciati e avvelenati in tutta la Gran Bretagna. Da qualche decennio stanno aumentando di numero e si stanno estendendo ad est dalle loro precedenti roccaforti occidentali.</p>\n<p>Generalmente non si spostano in stormi ma possono essere visti insieme durante una migrazione o in un buon habitat. Lo scrittore vittoriano William Crossing disse di aver visto gruppi di 15 o più in alcuni posti.</p>\n<p>Il richiamo è un querulo <i>pii-eeh</i>.</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1208\nCPU time usage: 0.180 seconds\nReal time usage: 0.215 seconds\nPreprocessor visited node count: 459/1000000\nPreprocessor generated node count: 5991/1500000\nPost‐expand include size: 7349/2048000 bytes\nTemplate argument size: 1198/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 12/40\nExpensive parser function count: 0/500\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Buteo buteo\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Buteo buteo"},{"id":"wk-6","pos":{"top":5,"left":99},"time":{"start":962.8,"end":992.8},"art":"Lago di Burano","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/0/03/Flag_of_Italy.svg/20px-Flag_of_Italy.svg.png\"></div><br><div>\n\n<p>Il <b>Lago di Burano</b> è una laguna salmastra costiera all'estremità meridionale della Maremma grossetana, nel comune di Capalbio. Si estende per circa 236 ettari ed ha una profondità media di un metro. È separato dal Mar Tirreno da una stretta fascia di dune, che costituisce uno dei tratti costieri naturalisticamente meglio conservati della regione.</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1145\nCPU time usage: 0.512 seconds\nReal time usage: 0.575 seconds\nPreprocessor visited node count: 1859/1000000\nPreprocessor generated node count: 15041/1500000\nPost‐expand include size: 20479/2048000 bytes\nTemplate argument size: 3065/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 21/40\nExpensive parser function count: 3/500\nLua time usage: 0.011s\nLua memory usage: 493 KB\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Lago di Burano\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Lago di Burano"},{"id":"wk-7","pos":{"top":5,"left":99},"time":{"start":1332.5,"end":1362.5},"art":"Numenius arquata","lang":"it","wiki":"<div style=\"float:left;margin-right:10px\"><img src=\"http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/5/51/Information-silk.svg/16px-Information-silk.svg.png\"></div><br><div>\n\n\n<p>Il <b>chiurlo maggiore</b> (<i><b>Numenius arquata</b></i>, Linnaeus 1758) è un uccello della famiglia degli Scolopacidae dell'ordine dei Charadriiformes.</p>\n\n\n<!-- \nNewPP limit report\nParsed by mw1200\nCPU time usage: 0.672 seconds\nReal time usage: 0.710 seconds\nPreprocessor visited node count: 5579/1000000\nPreprocessor generated node count: 17436/1500000\nPost‐expand include size: 8416/2048000 bytes\nTemplate argument size: 1525/2048000 bytes\nHighest expansion depth: 12/40\nExpensive parser function count: 2/500\n-->\n</div><a href=\"http://it.wikipedia.org/wiki/Numenius arquata\" target=\"_blank\">Continua a leggere..</a>","title":"Numenius arquata"}]}

Gli angeli delle oasi

 

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